...smaltimento...

si parla di pellicole, processi, materiali, attrezzature, sviluppo, stampa, fotografia analogica

Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba

Avatar utente
andrea tonellotto
Messaggi: 4269
Iscritto il: sab apr 28, 2007 3:27 pm
Località: piazzola sul brenta (PD)

Messaggio da andrea tonellotto » mer lug 09, 2008 8:58 am

...grazie anche a te...

Avatar utente
alberto60
Messaggi: 118
Iscritto il: mer feb 17, 2010 11:30 am

Messaggio da alberto60 » lun mag 10, 2010 12:08 pm

grazie a tutti per le informazioni farò senz'altro come mi avete suggerito.

alberto
Alberto
La fotografia per me è l' espressione dell'inesprimibile

Avatar utente
pberrettarossa
Messaggi: 529
Iscritto il: ven mar 05, 2010 5:57 pm
Località: Castellammare - Napoli

Messaggio da pberrettarossa » mer mag 12, 2010 11:01 am

Giusto per testimoniare la mia esperienza:

smaltimento dei chimici di sviluppo e stampa nello stabilimento farmaceutico presso il quale lavoro: c'è un depuratore ad hoc con controllo restrittivo dei residui... diversamente non sarei altrettanto sicuro del corretto trattamento!
Alternativa: il laboratorio di chimica dell'università; le quantità esigue che porto non incidono sui termini del contratto che l'università ha stipulato con la società addetta al ritiro e smaltimento.

In realtà, utilizzo il metodo di "appoggio" a terzi anche in altri contesti come per lo smaltimento dell'olio della moto o della batteria. Spesso i Comuni non sono in grado di garantire un buon trattamento di differenzazione dei rifiuti: basta pensare ai gas dei frigoriferi rottamati o al riciclo dei materiali degli elettrodomestici in genere... discorso quasi infinito.

La tipologia dei "nostri" chimici e il loro quantitativo non sarebbe tale da impensierire un depuratore cittadino, a patto che questo funzioni! Ben peggiori sono gli eccessi di detersivi e disincrostanti (discorso che non varrebbe per un laboratorio fotografico!) Ovviamente non è un invito a scaricare in casa ma a riflettere sull'allegro utilizzo di altri generi di inquinanti.

Inutile aggiungere, che anche la me*da fa danni: i costruttori abusivi (in Italia assai fiorenti) non si creano problemi delle acque nere e reflui vari, contaminando così le nostre falde!
Paolo Berrettarossa

Avatar utente
Giuseppe Toffoli
Messaggi: 1109
Iscritto il: lun nov 19, 2007 12:28 am
Località: padova
Contatta:

Messaggio da Giuseppe Toffoli » mer mag 12, 2010 12:32 pm

Mi è capitato qualche settimana fa di andare a vedere un fotografo che stampa con la tecnica della Gomma Bicromatata, splendide realizzazioni, sia di fotografie sue che di eccellenti fotografi, sono rimasto a bocca aperta per la bellezza e l'empatia che quelle stampe trasmettevano, i formati arrivavano al 50x70, immaginatevi un po...

Alla fine della serata una persona chiese all'autore come si è comportato in tutti questi 30 anni di lavoro (amatoriale si intende, ma è stato molto) con lo smaltimento del Bicromato di potassio, al primo posto tra le sostanze più pericolose in senso ambientale, dato il suo contenuto di cromo esavalente.

Sapete la risposta?

Mii? cosa vùto che ghàbia fato, gò sempre scaricà nel lavandin.... Traduzione: Cosa pensi che abba fatto, ho sempre scaricato nel lavandino....

Mi ha rovinato la serata! Non aggiungo altro....

Ciao
Ciao, Giuseppe T. http://giuseppe.toffoli.net
Wetzlar 26-29/01/2011

albatro
Messaggi: 56
Iscritto il: gio nov 13, 2008 7:32 pm
Località: San Giorgio su Legnano(MI)

Messaggio da albatro » mer mag 12, 2010 1:06 pm

Da parte mia non nego che alcune volte i miei chimici sono finiti nel water....ora li verso in fusti da 25 litri in attesa di trovare un luogo dove smaltirli correttamente.
Ho provato nella discarica del mio paese ma quando sono andato per depositarli mi hanno fatto svuotare la tanica dentro un container per le macerie......
Ho chiesto consigli anche dove mi fornisco e mi hanno spiegato che comunque la pericolosità dei nostri chimici è quando sono allo stato puro,una volta diluiti con acqua e portati all'esaurimento non è che siano poi più inquinanti di altri detersivi,sgrassanti ecc. domestici.
Questo è quanto mi hanno detto,comunque per ora continuo a versarli nei fusti ma una volta pieni sinceramente non so ancora quale fine fargli fare.
Ciao
Gabriele

Avatar utente
39per1
Messaggi: 1848
Iscritto il: sab gen 31, 2009 5:12 pm
Località: Ancona
Contatta:

Messaggio da 39per1 » mer mag 12, 2010 1:06 pm

Roberto Piero Ottavi ha scritto:Secondo me si inventeranno una specie di tesserino foto-sanitario da presentare ogni volta che si acquistano sviluppi e fissaggi (senza il quale sarà proibito venderli) e di pari passo una tassa che sarà proporzionale alla quantità di chimici acquistati l'anno precedente.
E potrai, avendo pagato, gettarli nel water e sentirti a posto.
Esattamente come a Milano con l'Ecopass : nessuno ti proibisce di inquinare, basta che paghi... :evil: :evil:
Sotto questo punto di vista il digitale è sicuramente più ecologico...
Ciao
...purtroppo ha ragione RPO: non essendo prodotto da attività manifaturiera, industriale ospedaliera professionale, è equiparato all'ordinario rifiuto urbano a smaltimento ordinario, via "tazza del censurato"...
Se questo può quietare la tua coscienza, non è che, poi, gli altri rifiuti finiscano sempre, per legge, in maniera differente o differenziata: l'importante è che esistano autocertificazioni, moduli di data certa, certificati di conformità/diformità vari di zero impatto pratico....
Complimenti per il senso civico, ce l'ho avuto pure io quando volevo smaltire unn vecchio teelvisore a tubo catodico, con risultato in stile....
Ciao.
Davide
"...qui, un giorno, 4000 uomini del Peloponneso ne impegnarono in battaglia 300 miriadi."
Erodoto, Storie, VII, 228

Rispondi