mi è successa una cosa strana
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mi è successa una cosa strana
ho sviluppato un trix 400 esposto nominalmente con la pirocatechina...
ho aggiunto anche l'imbibente (come consigliato per d-23) nello sviluppo, ma non conoscendo un'h di chimica mi sono trovato un bel negativo color terra bruciata, come lo sviluppo....
ovvio dire che non lo rifarò ma non mi era mai successo!!!!bo
rincomincio da capo...
ho aggiunto anche l'imbibente (come consigliato per d-23) nello sviluppo, ma non conoscendo un'h di chimica mi sono trovato un bel negativo color terra bruciata, come lo sviluppo....
ovvio dire che non lo rifarò ma non mi era mai successo!!!!bo
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- Andrea De Sanctis
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Non puoi mettere un'immagine del negativo,i numerini si vedono?
Potrebbe anche essere un problema di fissaggio esaurito,in tal caso puoi recuperare tutto rifissando il negativo con un bagno fresco,ma bisognerebbe vedere.
Comunque la pirocatechina non è molto indicata per pellicole da 400,però il bagno di sviluppo,quale sia,dev'essere limpido,se dici che è color terra bruciata,quasi sicuramente è esaurito,fai la solita prova di immergere una coda di pellicola,e vedi se annerisce rapidamente.
Ciao
Potrebbe anche essere un problema di fissaggio esaurito,in tal caso puoi recuperare tutto rifissando il negativo con un bagno fresco,ma bisognerebbe vedere.
Comunque la pirocatechina non è molto indicata per pellicole da 400,però il bagno di sviluppo,quale sia,dev'essere limpido,se dici che è color terra bruciata,quasi sicuramente è esaurito,fai la solita prova di immergere una coda di pellicola,e vedi se annerisce rapidamente.
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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Re: mi è successa una cosa strana
..................................................marzio ha scritto:ho sviluppato un trix 400 esposto nominalmente con la pirocatechina...
ho aggiunto anche l'imbibente (come consigliato per d-23) nello sviluppo, ma non conoscendo un'h di chimica mi sono trovato un bel negativo color terra bruciata, come lo sviluppo....
ovvio dire che non lo rifarò ma non mi era mai successo!!!!bo
rincomincio da capo...
sono rimasto un po' indietro...
l'imbibente nello sviluppo?
rubes
Re: mi è successa una cosa strana
ehehe trovato il guaio...rubes ha scritto:..................................................marzio ha scritto:ho sviluppato un trix 400 esposto nominalmente con la pirocatechina...
ho aggiunto anche l'imbibente (come consigliato per d-23) nello sviluppo, ma non conoscendo un'h di chimica mi sono trovato un bel negativo color terra bruciata, come lo sviluppo....
ovvio dire che non lo rifarò ma non mi era mai successo!!!!bo
rincomincio da capo...
sono rimasto un po' indietro...
l'imbibente nello sviluppo?
rubes
1.rivelatore
2.fissaggio
3.imbibente
4.acqua per lavare
sbagliato
il problema e che ho pensato di alzare la soda caustica nello sviluppo pensando che la 400 fosse più morbida di una 50..
il problema è che la pirocatechina diventa nera, il componente che ferma il processo è il sodio solfito, meno ne metti più il negativo diventa marrone (fino a quasi nero)
di conseguenza visto che ho aumentato la soda caustica dovevo anche aumentare il sodio solfito(cosa che non ho fatto)..
il problema e che ho pensato di alzare la soda caustica nello sviluppo pensando che la 400 fosse più morbida di una 50..
il problema è che la pirocatechina diventa nera, il componente che ferma il processo è il sodio solfito, meno ne metti più il negativo diventa marrone (fino a quasi nero)
di conseguenza visto che ho aumentato la soda caustica dovevo anche aumentare il sodio solfito(cosa che non ho fatto)..
- Elia Freddi
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- Andrea De Sanctis
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Cari Amici,
L'imbibente è semplicemente un tensioattivo che non interferisce nella composizione chimica di un bagno di sviluppo,si può mettere per evitare la formazione di bolle sul negativo e per una migliore " scivolosità" del bagno di sviluppo sull'emulsione.
Così come si posoono mettere dei chelanti quando si usa acqua molto dura,in genere EDTA,per impedire formazioni di macchie di calcare sull'emulsione.
Per quanto riguarda la pirocatechina,mi permetto di riportare parte della risposta che diedi ad un amico,sul vecchio forum,che mi chiedeva se è possibile diminuire la quantità di sodio idrossido,nello sviluppo in due bagni,per ottenere una grana più fine,sperando di chiarire il particolare motivo dell'impiego della pirocatechina:
La grana del negativo è così chiamata perchè,osservando un negativo sviluppato al microscopio,si nota che è costituito da numerosi grani d'argento di forma irregolare,le dimensioni dei grani dipendono dalla sensibilità della pellicola,una pellicola di 400 Asa ha grani molto maggiori di una da 50.
Uno sviluppo finegranulante ha bisogno di notevoli quantità di solventi degli alogenuri d'argento,tutti i più famosi rivelatori (D-76,Microphen,D-23,D-25 ecc.)contengono 100 grammi per litro di sodio solfito,che tra le tante proprietà ha anche quella di essere un solvente degli alogenuri d'argento.
Questa premessa mi sembra indispensabile per discutere del trattamento in due bagni con la pirocatechina,che è doppiamente particolare sia per il fatto della tecnica in due bagni sia per le caratteristiche proprie della pirocatechina,questo rivelatore si usa soprattutto perchè esercita un effetto tannante sulla gelatina che ,essendo dovuto ai suoi prodotti d'ossidazione,è particolarmente spiccato nei punti della pellicola più anneriti,cioè in corrispondenza delle alte luci,tale indurimento della gelatina ostacola la diffusione del bagno negli strati più interni dell'emulsione e quindi un rallentamento dello sviluppo nelle zone più esposte con conseguente diminuzione dei contrasti ed elevata compensazione,inoltre poichè i bagni di sviluppo tannanti esplicano la loro azione in superficie e non in profondità,le immagini ottenute sono prive di alone,che appunto è prodotto dall'annerimento degli strati più profondi dell'emulsione.
Sfortunatamente il solfito di sodio già in quantità appena superiori ai 10gr/litro inibisce tale effetto tannante della pirocatechina,il solfito è un antiossidante e le peculiarità della pirocatechina son dovute ai suoi prodotti di ossidazione, quindi avresti una grana più fine,ma perderesti le caratteristiche di questo rivelatore(indurimento della gelatina ed effetto compensatore).Mentre ti consiglio di aggiungere 5 o 6 grammi di solfito al primo bagno,avresti una maggiore durata del bagno,e praticamente nessuna perdita dell'effetto tannante.
Quanto all'alcali è indispensabile una base fortissima,qual'è appunto il sodio idrossido, per far funzionare un rivelatore come la pirocatechina,che essendo un isomero dell'idrochinone ,orto-diidrossibenzene la pirocatechina,para-diidrossibenzene l'idrochinone,ha le stesse capacità chimiche ,come potere riducente,di quest'ultimo cioè estrema lentezza nell'azione,infatti non si usano bagni contenenti solo idrochinone i cui prodotti di ossidazione non hanno alcun effetto tannante sulla gelatina.
Inoltre più energico è l'alcali,più grossa è la grana,come ben sa chi adopera un famosissimo rivelatore contenente questa base,cioè il Rodinal che a basse diluizioni(1+10) si adoperava per ottenere,volutamente, una grana gigante;ma la quantità di sodio idrossido nel trattamento a due bagni a base di pirocatechina è già abbastanza modesta,10 grammi per litro corrispondono ad una soluzione all'1%,non ritengo si possa ulteriormente diminuirla senza il rischio di compromettere l'intero procedimento.
Premesso tutto questo,sperando interessi a qualcuno,la corretta formulazione di uno sviluppo in due bagni a base di pirocatechina è
Sol A
Pirocatechina gr.5
Sodio solfito gr.5
Acqua fino ad 1 litro
Sol B
Sodio Idrossido gr.10
Acquq fino ad 1 litro
5 minuti nel primo bagno,5 nel secondo.Il primo bagno si recupera,il secondo è un usa e getta.
Poi si risciaqua abbondantemente,se non si vuole usare il bagno di stop, e si fissa,quindi risciacquo finale ed eventuale bagno di 1 minuto in acqua distillata ed imbibente(il migliore è l'Agepon di Agfa).
Ciao
L'imbibente è semplicemente un tensioattivo che non interferisce nella composizione chimica di un bagno di sviluppo,si può mettere per evitare la formazione di bolle sul negativo e per una migliore " scivolosità" del bagno di sviluppo sull'emulsione.
Così come si posoono mettere dei chelanti quando si usa acqua molto dura,in genere EDTA,per impedire formazioni di macchie di calcare sull'emulsione.
Per quanto riguarda la pirocatechina,mi permetto di riportare parte della risposta che diedi ad un amico,sul vecchio forum,che mi chiedeva se è possibile diminuire la quantità di sodio idrossido,nello sviluppo in due bagni,per ottenere una grana più fine,sperando di chiarire il particolare motivo dell'impiego della pirocatechina:
La grana del negativo è così chiamata perchè,osservando un negativo sviluppato al microscopio,si nota che è costituito da numerosi grani d'argento di forma irregolare,le dimensioni dei grani dipendono dalla sensibilità della pellicola,una pellicola di 400 Asa ha grani molto maggiori di una da 50.
Uno sviluppo finegranulante ha bisogno di notevoli quantità di solventi degli alogenuri d'argento,tutti i più famosi rivelatori (D-76,Microphen,D-23,D-25 ecc.)contengono 100 grammi per litro di sodio solfito,che tra le tante proprietà ha anche quella di essere un solvente degli alogenuri d'argento.
Questa premessa mi sembra indispensabile per discutere del trattamento in due bagni con la pirocatechina,che è doppiamente particolare sia per il fatto della tecnica in due bagni sia per le caratteristiche proprie della pirocatechina,questo rivelatore si usa soprattutto perchè esercita un effetto tannante sulla gelatina che ,essendo dovuto ai suoi prodotti d'ossidazione,è particolarmente spiccato nei punti della pellicola più anneriti,cioè in corrispondenza delle alte luci,tale indurimento della gelatina ostacola la diffusione del bagno negli strati più interni dell'emulsione e quindi un rallentamento dello sviluppo nelle zone più esposte con conseguente diminuzione dei contrasti ed elevata compensazione,inoltre poichè i bagni di sviluppo tannanti esplicano la loro azione in superficie e non in profondità,le immagini ottenute sono prive di alone,che appunto è prodotto dall'annerimento degli strati più profondi dell'emulsione.
Sfortunatamente il solfito di sodio già in quantità appena superiori ai 10gr/litro inibisce tale effetto tannante della pirocatechina,il solfito è un antiossidante e le peculiarità della pirocatechina son dovute ai suoi prodotti di ossidazione, quindi avresti una grana più fine,ma perderesti le caratteristiche di questo rivelatore(indurimento della gelatina ed effetto compensatore).Mentre ti consiglio di aggiungere 5 o 6 grammi di solfito al primo bagno,avresti una maggiore durata del bagno,e praticamente nessuna perdita dell'effetto tannante.
Quanto all'alcali è indispensabile una base fortissima,qual'è appunto il sodio idrossido, per far funzionare un rivelatore come la pirocatechina,che essendo un isomero dell'idrochinone ,orto-diidrossibenzene la pirocatechina,para-diidrossibenzene l'idrochinone,ha le stesse capacità chimiche ,come potere riducente,di quest'ultimo cioè estrema lentezza nell'azione,infatti non si usano bagni contenenti solo idrochinone i cui prodotti di ossidazione non hanno alcun effetto tannante sulla gelatina.
Inoltre più energico è l'alcali,più grossa è la grana,come ben sa chi adopera un famosissimo rivelatore contenente questa base,cioè il Rodinal che a basse diluizioni(1+10) si adoperava per ottenere,volutamente, una grana gigante;ma la quantità di sodio idrossido nel trattamento a due bagni a base di pirocatechina è già abbastanza modesta,10 grammi per litro corrispondono ad una soluzione all'1%,non ritengo si possa ulteriormente diminuirla senza il rischio di compromettere l'intero procedimento.
Premesso tutto questo,sperando interessi a qualcuno,la corretta formulazione di uno sviluppo in due bagni a base di pirocatechina è
Sol A
Pirocatechina gr.5
Sodio solfito gr.5
Acqua fino ad 1 litro
Sol B
Sodio Idrossido gr.10
Acquq fino ad 1 litro
5 minuti nel primo bagno,5 nel secondo.Il primo bagno si recupera,il secondo è un usa e getta.
Poi si risciaqua abbondantemente,se non si vuole usare il bagno di stop, e si fissa,quindi risciacquo finale ed eventuale bagno di 1 minuto in acqua distillata ed imbibente(il migliore è l'Agepon di Agfa).
Ciao
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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