Fuji neopan 400 e.... poca luce.

[Ottavio_Colosio]

..

EDIT: Tirare una pellicola in realtà è una chimera, non puoi aumentarne la sua sensibilità in nessun caso. Puoi soltanto riuscire a piazzare più o meno bene la zona V (o grigio medio), ma ti perdi le estremità (le ombre e le altissime luci). quindi, conviene sempre e soltanto ragionare su dove cadono nella scena le ombre e le luci e quindi modulare il contrasto con lo sviluppo, nei limiti del possibile.

Parole sante

[Rocco S.]

Grazie Ottavio e Federico, è proprio nelle cose ovvie che si insidiano quelle certezze che si rivelano effimere.
Mi aggancio a quanto detto da Ottavio cercando di capire ancora meglio....
In definitiva, una volta "tirarata" la pellicola e il relativo sviluppo da fare nelle modalità e tempi che non sempre sono classificati con certezza assoluta, comunque mi danno un negativo più "lavorabile" rispetto ad uno sviluppo stand.
Federico hai ragione in merito alla sensibilità nominale, che ho cercato di comprendere già leggendo la bibbia di A.Adams, ma che non credo riuscirei a ricondurre nella pratica....
E in ultimo in merito alle foto postate, il fotogramma originale è "tecnicamente" migliore, ma nei vari scatti fatti e sistemati, non nego che contrastare l'immagine fino quasi a chiudere le ombre per far risaltare l'atmosfera che di corretto aveva ben poco , non mi dispiace in questo caso specifico, e qui la teoria và a farsi friggere!

[Paolo Aufieri]

Credo che lo stand sia proprio il meno indicato per lavorare di estensione e compressione del sistema zonale!
A mio avviso servono rivelatori energici..poco compensatori che variando i tempi di sviluppo influiscono in modo significativo sulle varie zone..
Considera poi che un rullo di 36 pose devi esporlo tutto alla medesima condizione di luce altrimenti cade il discorso!! Io a furia di sperimentazioni ho trovato varie vie di mezzo..certo è' che espongo sempre per la zona 3 e comprimo moderatamente in fase di sviluppo in base al contrasto della scena..però poi stampo da ingranditore altrimenti tutto il discorso cade!

[Ottavio_Colosio]

Esatto,
uno sviluppo stand e' sempre piuttosto fiacco e tende ad aggiungere un velo come
del resto e vero che con lo stand qualcosa da dare in pasto ad uno scanner esce sempre... ma
un negativo ben bilanciato e virtualmente perfetto e' un'altra cosa,
ovvero quel negativo che stampi senza intervenire con variazioni di contrasto o altro su di una carta media.
Per quello che riguarda il contrasto e l'energia del rivelatore dipende anche dalla scena,
dal contrasto di essa, dal contrasto della pellicola ed anche dal contrasto della carta che poi si utilizzera' in stampa.
A mio avviso specializzarsi su di una pellicola ed il tipo di rivelatore e come usarlo e' sempre la
scelta migliore, contrariamente si finisce con il "pastrocchiare" molte emulsioni e rivelatori
andando un po a caso.. .
Il discorso di Federico non fa una piega anche se, secondo me, l'applicazione pratica delle
zone sul piccolo formato e' un po difficile, piu' abbordabile decisamente sul grande formato.
Ancora, Federico fa giustamente notare che gli ISO segnati sulla confezione del rullino non
sono poi cosi veritieri, quel dato e' l'indice di esposizione ( medio mi vien da aggiungere )
la sensibilita' effettiva e' un'altra cosa ed e' su questa piu' corretto lavorare.
Le pellicole "mentono" tanto piu' si sale con l'indice di esposizione, da una 400
ci si aspetta facilmente una 200.

[Fede74]

A mio avviso specializzarsi su di una pellicola ed il tipo di rivelatore e come usarlo e' sempre la
scelta migliore, contrariamente si finisce con il "pastrocchiare" molte emulsioni e rivelatori
andando un po a caso.. .

Quoto solamente questa frase ma sono d'accordo con tutto quello che ha scritto Ottavio.
La considerazione citata però è assolutamente da far legge, soprattutto all'inizio.
La buona conoscenza dei materiali e delle loro possibilità (e due variabili su cui intervenire sono già tante) é una strada obbligata, a mio avviso, se si vuole raggiungere una discreta consapevolezza di ciò che si può ottenere.

[Riccardox]

Per quello che riguarda il contrasto e l'energia del rivelatore dipende anche dalla scena,
dal contrasto di essa... nisce con il "pastrocchiare" molte emulsioni e rivelatori
andando un po a caso...

E dipende pure dall'umidità dell'aria, più c'è n'è più si abbassa il contrasto

Citare il sistema zonale nel piccolo formato non ha alcun senso secondo me, posto che le teorie di AA siano da prendere in considerazioni, valgono solo per il grande formato dove ogni singolo scatto fa storia a se.

[Emilio Vendramin]

...
Citare il sistema zonale nel piccolo formato non ha alcun senso secondo me, posto che le teorie di AA siano da prendere in considerazioni, valgono solo per il grande formato dove ogni singolo scatto fa storia a se.

Anche secondo me.
Questa verità andrebbe incisa su una lapide da murare in ogni camera oscura ...