Primo sviluppo colore con c41...primi dubbi
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
Primo sviluppo colore con c41...primi dubbi
Oggi ho fatto i miei primi 3 rulli di fuji 400 col kit tetenal, a parte il discorso di dover lavorare in bagnomaria per il resto non mi sembra difficile...qualcosa è venuto fuori, anche se ho diversi dubbi,ho fatto una soluzione da 1 e ho lavorato a 30c° ora mi chiedo dopo lo sviluppo prima della sbianca è meglio fare uno bagno di stoppaggio? non e poi lo stabilizzatore si butta? secondo voi il tempo varierà per lo sviluppo e sbiancha a seconda delle pellicole che avrò fatto? ho fatto la soluzione da litro ma naturalmente nella tank ho messo solo 500 cc avendo un rullo.... dovevo fare tutto il litro di soluzione? sembrano stupidaggini ma le istruzioni lasciano un pò a desiderare....comunque lunedì prime prove di stampa colore vediamo cosa viene fuori...
Re: Primo sviluppo colore con c41...primi dubbi
Nel kit dovrebbe esserci una tabella temperatur/tempi
il tempo della sbianca/fissaggio deve essere almeno di un 50% superiore a quello dello sviluppo.
I tempi e le temperature devono essere costanti per tutti i tpi di pellicole.
Se questi parametri non sono stabili certi e costanti, oltre a rischiare di rovinare la pellicola, rendono la fase di stampa un calvario.
I prodotti esausti andrebbero dati ad appositi centri di raccolta,
altrimenti non ci lamentiamo poi che mangiamo la verdura all'ipodolfito con
edta ferrico all'aroma di aldeide formica.
il tempo della sbianca/fissaggio deve essere almeno di un 50% superiore a quello dello sviluppo.
I tempi e le temperature devono essere costanti per tutti i tpi di pellicole.
Se questi parametri non sono stabili certi e costanti, oltre a rischiare di rovinare la pellicola, rendono la fase di stampa un calvario.
I prodotti esausti andrebbero dati ad appositi centri di raccolta,
altrimenti non ci lamentiamo poi che mangiamo la verdura all'ipodolfito con
edta ferrico all'aroma di aldeide formica.
Un saluto, Aldo Claudio.
aldoclaudio.medorini@gmail.com
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