Annerimento negativo
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Annerimento negativo
Ciao a tutti,
un altalenante nel postare ma cmq vi pongo il seguente quesito:
- dagli ultimi due sviluppi (uso Kodak Tmax DEV a 1+4 a 24 °C e Kodak Tmax Fixer a 1+4 sempre a 24°C) ho notato i "neri" dei negativi (Neopan 400, Neopna 1600 e Kodak Tmax 100) un po debolucci;
Provando ad ipotizzare che l'esposizione sia corretta vorrei chiedervi (di solito tendo a sovrasviluppare un pochino, quindi dovrei aumentare anche la densità, se non erro) quale può essere la fase critica di sviluppo/arresto/fissaggio/lavaggio sulla quale agire per ottenere l'annerimento giusto (questo mi è saltato all'occhio poichè anche i numeri e le scritte sui borde non sono di un nero esaltante).
Grazie anticipatamente per eventuali consigli.
Andrea.
un altalenante nel postare ma cmq vi pongo il seguente quesito:
- dagli ultimi due sviluppi (uso Kodak Tmax DEV a 1+4 a 24 °C e Kodak Tmax Fixer a 1+4 sempre a 24°C) ho notato i "neri" dei negativi (Neopan 400, Neopna 1600 e Kodak Tmax 100) un po debolucci;
Provando ad ipotizzare che l'esposizione sia corretta vorrei chiedervi (di solito tendo a sovrasviluppare un pochino, quindi dovrei aumentare anche la densità, se non erro) quale può essere la fase critica di sviluppo/arresto/fissaggio/lavaggio sulla quale agire per ottenere l'annerimento giusto (questo mi è saltato all'occhio poichè anche i numeri e le scritte sui borde non sono di un nero esaltante).
Grazie anticipatamente per eventuali consigli.
Andrea.
non vorrei dire una cavolata, ma le scritte e i numeri contafogramma non vengono "sviluppati" dal rilevatore. Comunque di certo non diventano neri perchè esposti alla luce (come potrebbbero se stan fuori dal fotogramma?). Per giudicare il corretto annerimento devi valutare la CODA della pellicola, quella che c'è all'inizio e che prende luce in fase di caricamento e scarcamento della pellicola. Se il negativo è sviluppato a sufficienza la coda dev' essere di un nero intenso, ma non tale che osservando controluce una forte fonte luminosa - il sole o una lampada alogena - tu non possa vederla in trasparenza.
Saluti !
Saluti !
la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
proverbio fotografico cinese
marco
http://marcoeugenio52.blogspot.it
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- Elia Freddi
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Mi dispiace, ma devo contraddire Marco.
I numeretti sul bordo della pellicola appaiono solo durante il normale sviluppo. La prova e' che se si passa nel fissaggio la pellicola non sviluppata, anche i numeri spariscono.
Riguardo la valutazione dell'annerimento della pellicola, si puo' fare solo con uno strumento, e l'occhio non e' il piu' adatto per le sue capacita' di adattamento e compensazione. Come minimo si deve usare un'esposimetro, sul sito Nadir c'era un bel tutorial su come fare la misura. Lo strumento migliore e' un densitometro a trasmissione, ma pochi ce l'hanno.
L'annerimento e' dovuto alla presenza dell'argento metallico nell'emulsione. L'argento metallico si forma solo durante lo sviluppo, mentre le fasi sucessive (stop e fissaggio) sono ininfluenti.
Supponendo che il tuo processo sia sotto controllo, cioe' tutto venga ripetuto allo stesso modo, direi che la causa pricipale dovrebbe essere l'esaurimento per ossidazione dello sviluppo.
Il caldo estivo potrebbe avere accelerato l'ossidazione dello sviluppo, specialmente se conservato gia' diluito.
Ciao
I numeretti sul bordo della pellicola appaiono solo durante il normale sviluppo. La prova e' che se si passa nel fissaggio la pellicola non sviluppata, anche i numeri spariscono.
Riguardo la valutazione dell'annerimento della pellicola, si puo' fare solo con uno strumento, e l'occhio non e' il piu' adatto per le sue capacita' di adattamento e compensazione. Come minimo si deve usare un'esposimetro, sul sito Nadir c'era un bel tutorial su come fare la misura. Lo strumento migliore e' un densitometro a trasmissione, ma pochi ce l'hanno.
L'annerimento e' dovuto alla presenza dell'argento metallico nell'emulsione. L'argento metallico si forma solo durante lo sviluppo, mentre le fasi sucessive (stop e fissaggio) sono ininfluenti.
Supponendo che il tuo processo sia sotto controllo, cioe' tutto venga ripetuto allo stesso modo, direi che la causa pricipale dovrebbe essere l'esaurimento per ossidazione dello sviluppo.
Il caldo estivo potrebbe avere accelerato l'ossidazione dello sviluppo, specialmente se conservato gia' diluito.
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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Premettendo che non ho mai usato gli sviluppi Kodak, per esperienza posso dirti che gli sviluppi a 24° danno sempre risultati imprevedibili (credimi) meglio restare sui 20°, dove sia possibile.
Nel caso del TMax, mi sembra che la differenza sia di una manciata di minuti o poco più, per cui...
L'aumento di "qualità" dello sviluppo si ottiene arrivando alla massima diluizione possibile del chimico non aumentando la temperatura di sviluppo.
Ciao
Nel caso del TMax, mi sembra che la differenza sia di una manciata di minuti o poco più, per cui...
L'aumento di "qualità" dello sviluppo si ottiene arrivando alla massima diluizione possibile del chimico non aumentando la temperatura di sviluppo.
Ciao
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
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Manuel Alvarez Bravo
la scritta con il marchio e i numeri contafotogrammi si trovano sul bordo della pellicola, che a volte rimanendo a stretto contatto con la spiralina del tank-sviluppatrice non entra bene in contatto con lo sviluppo - prendo atto di quello che mi ha insegnato Elio e lo ringrazio; perciò secondo la mia esperienza lo scarso annerimento di tali scritte non è un sicuro indice di sottosviluppo (a me ogni tanto il fenomeno capita sui bordi di negativi i cui l'immagine fotografca è ben sviluppata).
Mi sembra perciò corretto ribadire che l'eventuale sottosvilupppo va giudicato sulla coda del film, o con il metodo "eyeballing" o certamente meglio con il densitometro, per chi ce l' ha (e sono in pochi in genere)
Ciao
Mi sembra perciò corretto ribadire che l'eventuale sottosvilupppo va giudicato sulla coda del film, o con il metodo "eyeballing" o certamente meglio con il densitometro, per chi ce l' ha (e sono in pochi in genere)
Ciao
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Concordo pienamente con Elia Freddi
Ma vedo che non sei un chimico e mi permetto di dirti che tradotto per gli umani l'esaurimento per ossidazione corrisponde all'aver "preso aria" da parte dello sviluppo che deve esser conservato molto ben chiuso, altrimenti si ossida e funziona meno o nulla.
E l'effetto è proprio quello di produrre dei neri fiacchi.
(In caso di emergenza si può provare ad allungare il tempo o aumentare la temperatura, ma sono pagliativi solo per le emergenze)
grazie
ciao
loris l
Ma vedo che non sei un chimico e mi permetto di dirti che tradotto per gli umani l'esaurimento per ossidazione corrisponde all'aver "preso aria" da parte dello sviluppo che deve esser conservato molto ben chiuso, altrimenti si ossida e funziona meno o nulla.
E l'effetto è proprio quello di produrre dei neri fiacchi.
(In caso di emergenza si può provare ad allungare il tempo o aumentare la temperatura, ma sono pagliativi solo per le emergenze)
grazie
ciao
loris l
Bene!
Grazie mille a tutti per gli interventi.
A questo punto penso possa anche essere come dite l'ossidazione del TMax, anche se diluito non l'ho mai tenuto e faccio sempre la soluzione per lo sviluppo al momento.
Scusate l'ignoranza, ma nell'arco di 5 ore tenuto nella caraffa mentre sviluppo e usato all'occorrenza, può già iniziare tale processo?
@Riccardox: io cerco di portarlo sempre a 24° C perchè è la sua temperatura di lavoro e ho sempre diluito a 1+4. Mi sono sempre trovato bene ma visto che ho iniziato ad avere dei problemucci accetto volentieri consigli: tu cosa usi a diluizioni maggiori?
Grazie mille a tutti per gli interventi.
A questo punto penso possa anche essere come dite l'ossidazione del TMax, anche se diluito non l'ho mai tenuto e faccio sempre la soluzione per lo sviluppo al momento.
Scusate l'ignoranza, ma nell'arco di 5 ore tenuto nella caraffa mentre sviluppo e usato all'occorrenza, può già iniziare tale processo?
@Riccardox: io cerco di portarlo sempre a 24° C perchè è la sua temperatura di lavoro e ho sempre diluito a 1+4. Mi sono sempre trovato bene ma visto che ho iniziato ad avere dei problemucci accetto volentieri consigli: tu cosa usi a diluizioni maggiori?
- Elia Freddi
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No, per fortuna non lo sono!lorisloren ha scritto:...
Ma vedo che non sei un chimico...
gi ha scritto:...
Scusate l'ignoranza, ma nell'arco di 5 ore tenuto nella caraffa mentre sviluppo e usato all'occorrenza, può già iniziare tale processo?
...
Questo significa che tu prepari una certa quantita' di sviluppo alla diluizione 1+4 e poi lo metti in una caraffa e lo usi per sviluppare piu' pellicole in serie? Se cosi' e', allora, hai notato differenze tra la prima pellicola e l'ultima? Quante pellicole sviluppi con una caraffa? E poi, compensi il tempo di sviluppo come Kodak raccomanda?
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
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Caro gi (Giovanni? Giacomo? Giosvè? Bho...) se si vuole sviluppare a 24° non bisogna cercare di portare la temperatura a 24° ma occorre miscelare il rivelatore esattamente a 24°, aiutandosi con un termometro di precisione.gi ha scritto:...@Riccardox: io cerco di portarlo sempre a 24° C perchè è la sua temperatura di lavoro e ho sempre diluito a 1+4. Mi sono sempre trovato bene ma visto che ho iniziato ad avere dei problemucci accetto volentieri consigli: tu cosa usi a diluizioni maggiori?
Comunque le tabelle Kodak per il TMax danno temperature di esercizio da 20° a 24° fino a 27° e 29°.
La variabilità tra i 20° ed i 24° e circa nell'ordine del minuto/minuto e mezzo (dipende dalle pellicole) per cui già da questo dovremo capire l'importanza della precisione.
Impensabile diluire un rivelatore a 24° e tenerlo nella caraffa per un arco di 5 ore, o pensare ad un suo ri-utilizzo.
Personalmente uso spesso il Rollei High speed in diluizione (1+19) normalmente indicato (1+7).
Ripeto che il TMax non lo conosco per cui dovrai chiedere a qualcun altro... sorry
Ciao
Riccardo
riccardox.2@libero.it
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Manuel Alvarez Bravo
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Ciao,
lavoro nel seguente modo:
- in questi giorni temperatura di acqua, sviluppo e fissaggio erano già a 24°C, in alternativa porto le due componenti (con un bagnomaria) a tale temperatura, altre soluzioni per fare ciò quali sono?
- solitamente cerco di accumulare circa una decina di rulli e dedico una serata allo sviulppo;
- ogni sviluppo successivo compenso i tempi come da scheda tecnica (in particolare: primi 4 rulli tempo da manuale; secondi 4 rulli tempo da manuale+1 minuto; ultimi 4 rulli tempo da manuale+2 minuti= totale 12 rulli..io in realtà arrivo a 10..);
- ogni volta controllo la temperatura e valuto se fare dei bagnomaria per riportare le chimiche a 24°C;
@ Elia: procedo come sopra e devo dire che non ho notato differenze (almeno secondo la mia esperienza) tra primo e ultimo rullo;
@ Riccardox: mi chiamo Andrea..
lavoro nel seguente modo:
- in questi giorni temperatura di acqua, sviluppo e fissaggio erano già a 24°C, in alternativa porto le due componenti (con un bagnomaria) a tale temperatura, altre soluzioni per fare ciò quali sono?
- solitamente cerco di accumulare circa una decina di rulli e dedico una serata allo sviulppo;
- ogni sviluppo successivo compenso i tempi come da scheda tecnica (in particolare: primi 4 rulli tempo da manuale; secondi 4 rulli tempo da manuale+1 minuto; ultimi 4 rulli tempo da manuale+2 minuti= totale 12 rulli..io in realtà arrivo a 10..);
- ogni volta controllo la temperatura e valuto se fare dei bagnomaria per riportare le chimiche a 24°C;
@ Elia: procedo come sopra e devo dire che non ho notato differenze (almeno secondo la mia esperienza) tra primo e ultimo rullo;
@ Riccardox: mi chiamo Andrea..
No Andrea, lo sviluppo a 24° s'intende per il solo rivelatore non per stop e fissaggio.gi ha scritto:Ciao,
lavoro nel seguente modo:
- in questi giorni temperatura di acqua, sviluppo e fissaggio erano già a 24°C, in alternativa porto le due componenti (con un bagnomaria) a tale temperatura, altre soluzioni per fare ciò quali sono?
Non so a quale manuale tu ti riferisca ma mi sembra una tecnica un pò grossolana, a quanto ne so gli aumenti dovrebbero essere nell'ordine del 10%. In ogni caso mi sembra un ri-utilizzo del rivelatore assolutamente eccessivo, la perdita di qualità in questo modo è (secondo me) garantita.gi ha scritto:- ogni sviluppo successivo compenso i tempi come da scheda tecnica (in particolare: primi 4 rulli tempo da manuale; secondi 4 rulli tempo da manuale+1 minuto; ultimi 4 rulli tempo da manuale+2 minuti= totale 12 rulli..io in realtà arrivo a 10..);
Come detto sopra stop e fissaggio vanno a 20°. I bagni maria al massimo mantengono la temperatura di un circa tot gradi... se poi questo viene fatto di frequente con il rivelatore che sale e scende di temperatura per delle ore mentre viene ri-utizzato... non credo proprio tu possa aspettarti risultati garantiti o di qualità.gi ha scritto:- ogni volta controllo la temperatura e valuto se fare dei bagnomaria per riportare le chimiche a 24°C;
In pratica Andrea, nella tua "catena di sviluppo" ci sono troppe varianti per poterti dare indicazioni precise su eventuali problemi, a mio modesto parere.
Ciao
Riccardo
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"Non so a quale manuale tu ti riferisca ma mi sembra una tecnica un pò grossolana, a quanto ne so gli aumenti dovrebbero essere nell'ordine del 10%. In ogni caso mi sembra un ri-utilizzo del rivelatore assolutamente eccessivo, la perdita di qualità in questo modo è (secondo me) garantita."
Questo è da scheda tecnica del Kodak T-Max (da un max di 12 pellicole con gli aumenti che ho citato)
Tengo il fissaggio a 24°C per semplicità operativa (Il Kodak TMax Rapid Fixer può lavorare tra 20 e 27 gradi, sempre da scheda tecnica).
Se non mi posso fidare delle schede allora inizio ad avere qualche problemuccio..in ogni caso per risolvere il problema bagnomaria potrei pensare a costruirmi una vasca termostatata? Qualcuno ha esperienza in merito?
Questo è da scheda tecnica del Kodak T-Max (da un max di 12 pellicole con gli aumenti che ho citato)
Tengo il fissaggio a 24°C per semplicità operativa (Il Kodak TMax Rapid Fixer può lavorare tra 20 e 27 gradi, sempre da scheda tecnica).
Se non mi posso fidare delle schede allora inizio ad avere qualche problemuccio..in ogni caso per risolvere il problema bagnomaria potrei pensare a costruirmi una vasca termostatata? Qualcuno ha esperienza in merito?
- Danio Cabrini
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Io,per avere risultati costanti,sono del parere che sia meglio
usare diluizioni "one shot".L'unico avvertimento è sapere quanto può durare la soluzione stock.Per la temperatura,più si sale coi gradi
più il contrasto aumenta assieme alla grana e se non si usa uno sviluppo finegranulante specifico i risultati possono essere meno facilmente controllabili.
Penso che Elia abbia comunque centrato il problema.
Ciao,Danio
usare diluizioni "one shot".L'unico avvertimento è sapere quanto può durare la soluzione stock.Per la temperatura,più si sale coi gradi
più il contrasto aumenta assieme alla grana e se non si usa uno sviluppo finegranulante specifico i risultati possono essere meno facilmente controllabili.
Penso che Elia abbia comunque centrato il problema.
Ciao,Danio
- Elia Freddi
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Io faccio da sempre come Danio: uso uno sviluppo "usa e getta".
Dalla descrizione che hai dato sembra proprio che tu stia usando lo sviluppo seguendo alla lettera le indicazioni di mamma Kodak (vedi la pubblicazione J-86, http://www.kodak.com/global/en/professi ... 86/j86.pdf).
A me viene il dubbio che comunque ti esponi a problemi inutili. Immagino che tu usi un tank Paterson, per cui per fare 4 pellicole impieghi circa un litro di sviluppo. Io non passerei mai 10-12 pellicole nello stesso sviluppo: pur compensando il tempo, secondo me le ultime pellicole non saranno mai sviluppate come le prime.
Questo comunque a prescindere dalla possibilita' che lo sviluppo si possa essere un po' ossidato.
L'ossidazione dello sviluppo e' piu' veloce se durante la conservazione c'e':
- aria (ovvio)
- temperatura alta
- luce forte
- diluizione
Andrea: la diluizione 1+4 viene fatta solo prima di sviluppare le pellicole oppure con largo anticipo? E come conservi li sviluppo?
Infine, vorrei fare notare che saggiamente mamma Kodak dice anche che le sue specifiche sono un punto di partenza...
Ciao
Dalla descrizione che hai dato sembra proprio che tu stia usando lo sviluppo seguendo alla lettera le indicazioni di mamma Kodak (vedi la pubblicazione J-86, http://www.kodak.com/global/en/professi ... 86/j86.pdf).
A me viene il dubbio che comunque ti esponi a problemi inutili. Immagino che tu usi un tank Paterson, per cui per fare 4 pellicole impieghi circa un litro di sviluppo. Io non passerei mai 10-12 pellicole nello stesso sviluppo: pur compensando il tempo, secondo me le ultime pellicole non saranno mai sviluppate come le prime.
Questo comunque a prescindere dalla possibilita' che lo sviluppo si possa essere un po' ossidato.
L'ossidazione dello sviluppo e' piu' veloce se durante la conservazione c'e':
- aria (ovvio)
- temperatura alta
- luce forte
- diluizione
Andrea: la diluizione 1+4 viene fatta solo prima di sviluppare le pellicole oppure con largo anticipo? E come conservi li sviluppo?
Infine, vorrei fare notare che saggiamente mamma Kodak dice anche che le sue specifiche sono un punto di partenza...
Ciao
Elia
Solms 2011: ich war dabei.
Solms 2011: ich war dabei.
Si Ok Andrea, ma la scheda tecnica Kodak dice ciò che si può fare (cioè i limiti fisici del chimico in questione) non ciò che è meglio fare... volendo farne un uso a 24° io credo che il "one shoot" sia imprescindibilegi ha scritto:...Se non mi posso fidare delle schede allora inizio ad avere qualche problemuccio...
Personalmente uso sempre e comunque sviluppare "one shoot".
Ciao
Riccardo
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