provinatura
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provinatura
Forse qualcuno l'ha già scritto però non mi sembra di averlo visto. Mi piacerebbe sapere come effettuate la provinatura per ottenere i tempi per una corretta esposizione della carta, sotto l'ingranditore.
grazie
Antonio Riva
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Antonio Riva
A.RIVA
- Domenico Caminiti
- Messaggi: 3156
- Iscritto il: mar feb 19, 2008 11:25 am
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Ciao Antonio.
Io disponevo le strisce di negativi direttamente su un foglio di carta di gradazione media, pressati da una lastra di vetro. Un'esposizione di circa 12 secondi e ad occhio traevo i tempi e la gradazione approssimativi per ogni fotogramma.
Ciao.
Io disponevo le strisce di negativi direttamente su un foglio di carta di gradazione media, pressati da una lastra di vetro. Un'esposizione di circa 12 secondi e ad occhio traevo i tempi e la gradazione approssimativi per ogni fotogramma.
Ciao.
Domenico
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
- Filippo Natali
- Messaggi: 321
- Iscritto il: lun lug 28, 2008 10:12 am
- Località: Ferrara
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Io ritaglio una striscia di carta, la appoggio nel punto che ritengo più significativo per calcolare l'esposizione, la copro con un cartoncino nero e faccio diverse esposizioni di stessa durata (ad esempio 1 secondo) scoprendo via via un tratto di striscia.
In questo modo ottengo un provino "a scalare" che mi permette di valutare (dopo averlo asciugato) il tempo di esposizione ottimale. A volte ne faccio diversi per raffinare il calcolo.
In questo modo ottengo un provino "a scalare" che mi permette di valutare (dopo averlo asciugato) il tempo di esposizione ottimale. A volte ne faccio diversi per raffinare il calcolo.
Ciao!
Filippo
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- Matteo Riondato
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- Iscritto il: mer gen 30, 2008 9:55 am
- Località: Palo Alto, California, USA
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Anche io procedo come Filippo, ma:
Sviluppo,Stop,Fixer per un paio di minuti + asciugatura forzata con il phon?
Adams consiglia addirittura il microonde, ma io il microonde in C.O. non ce l'ho...
Per esperienza personale diretta e indirettamente dopo aver letto The Print di A.Adams, mi sembra che l'asciugatura sia fondamentale, soprattutto per valutare correttamente le densita' dei bianchi. Tuttavia spesso il tempo e' poco e aspettare un'asciugatura "all'aria" troppo dispendioso. Come fare?Filippo Natali ha scritto:(dopo averlo asciugato)
Sviluppo,Stop,Fixer per un paio di minuti + asciugatura forzata con il phon?
Adams consiglia addirittura il microonde, ma io il microonde in C.O. non ce l'ho...
Ciao!
Matteo Riondato (Rionda)
Bassano '09, '10, '11.
http://www.flickr.com/photos/rionda
http://www.riondabsd.net/
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- Filippo Natali
- Messaggi: 321
- Iscritto il: lun lug 28, 2008 10:12 am
- Località: Ferrara
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Il microonde ho smesso di usarlo quando i muffin a colazione hanno iniziato a sapere di idrochinone, adesso uso il phon a velocità minimaMatteoRiondato ha scritto:Anche io procedo come Filippo, ma:
Sviluppo,Stop,Fixer per un paio di minuti + asciugatura forzata con il phon?
Adams consiglia addirittura il microonde, ma io il microonde in C.O. non ce l'ho...
Ciao!
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- Messaggi: 1060
- Iscritto il: ven apr 27, 2007 11:21 pm
- Località: Avigliana (Torino)
In genere procedo come Filippo e Matteo. Se la foto mi interessa particolarmente faccio una stampa (a foglio intero) di prova e poi correggo e ripeto fino ad ottenere l' effetto desiderato.
Sto cercando di imparare a giudicare in modo "occhiometrico" la densità dei negativi e devo dire che va sempre meno peggio (meno fogli iettati nel cestone). Trovo più facile capire la densità di un negativo MF che quella di un negativo 35 (ovviamente).
Un caro saluto. Giovanni
PS: aggiungo che per ora non ho mai usato il phon, ma forte del' esperienza degli amici del forum proverò quanto prima ( e dire che "la stampa" ed "il negativo" li ho letti, amati, riletti e digeriti )
Sto cercando di imparare a giudicare in modo "occhiometrico" la densità dei negativi e devo dire che va sempre meno peggio (meno fogli iettati nel cestone). Trovo più facile capire la densità di un negativo MF che quella di un negativo 35 (ovviamente).
Un caro saluto. Giovanni
PS: aggiungo che per ora non ho mai usato il phon, ma forte del' esperienza degli amici del forum proverò quanto prima ( e dire che "la stampa" ed "il negativo" li ho letti, amati, riletti e digeriti )
Giovanni
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- Messaggi: 3003
- Iscritto il: dom dic 30, 2007 10:59 pm
- Località: Bari
per provinare al fine di avere un'indicazione sul corretto tempo di esposizione della stampa, parti esponendo per prima cosa tutto il foglio per un determinato tempo base, diciamo 5 o 10 secondi a seconda delle dimensioni del foglio e quindi dell'altezza della testata dell'ingranditore; poi con un cartoncino comincia a coprire circa un quinto della superficie della stampa ed esponi la superficie restante di di nuovo per lo stesso tempo iniziale, supponiamo altri 5"; poi vai avanti coprendo un altro quinto in più per volta, questa volta raddoppiando il tempo di esposizione, quindi 10" per il terzo quinto, 20" per il quarto quinto e infine 40"per l'ultimo quinto residuo.
In questo modo alla fine avrai il foglio suddiviso in 5 strisce, esposte in successione per 5", 5+ 5 = 10", 5+5+10 = 20", 5+5+10 +20 = 40" e infine 5+5+10+20+40 = 80". Naturalmente puoi fare lo stesso partendo da un tempo iniziale diverso, ma sempre con il principio di ripetere due volte quello iniziale e poi sempre raddoppiare. In questo modo ciascuna striscia avrà esattamente un'esposizione doppia - 1 stop - della precedente ed è questo che ti permette poi di valutare eventuali tempi intermedi. Tutto ciò ovviamente mantenendo fisso il diaframma. Oppure considerando le accoppiate tempo - diaframma come in una normale esposizione fotografica: se il tempo di esposizione corretto risulta 80", molto lungo e scomodo, posso dimezzarlo aprendo di uno stop il diaframma. a parole sembra complicato, in pratica se provi è semplicissimo - un saluto e dimmi che ne pensi - ciao
In questo modo alla fine avrai il foglio suddiviso in 5 strisce, esposte in successione per 5", 5+ 5 = 10", 5+5+10 = 20", 5+5+10 +20 = 40" e infine 5+5+10+20+40 = 80". Naturalmente puoi fare lo stesso partendo da un tempo iniziale diverso, ma sempre con il principio di ripetere due volte quello iniziale e poi sempre raddoppiare. In questo modo ciascuna striscia avrà esattamente un'esposizione doppia - 1 stop - della precedente ed è questo che ti permette poi di valutare eventuali tempi intermedi. Tutto ciò ovviamente mantenendo fisso il diaframma. Oppure considerando le accoppiate tempo - diaframma come in una normale esposizione fotografica: se il tempo di esposizione corretto risulta 80", molto lungo e scomodo, posso dimezzarlo aprendo di uno stop il diaframma. a parole sembra complicato, in pratica se provi è semplicissimo - un saluto e dimmi che ne pensi - ciao
la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
proverbio fotografico cinese
marco
http://marcoeugenio52.blogspot.it
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