Mario Giacomelli
Inviato: mer ott 08, 2014 3:58 pm
Mario Giacomelli
La più completa monografia dedicata all'opera del grande fotografo. Un volume di grande formato e qualità editoriale.
448 pagine con 587 foto bicr; ril 24,5x31 – A cura di Germano Celant e con testi di Simona Guerra.
Edizione numerata con tiratura limitata a 3600 copie.
Edizione anno: 2001
E’ la grande antologica prodotta all’indomani della morte del Maestro, raccoglie tutte le migliori e più celebrate Opere.
Ci sono quindi incluse le serie dei "pretini", le immagini realizzate all'Ospizio, a Lourdes, a Scanno o ancora quelle ispirate da "A Silvia" di Leopardi.
Il meglio a mio avviso.
Credo che la potenza evocativa del suo bianco e nero, dai contrasti quasi sempre esagerati, conduca ad un proprio universo, nell’intimità suggestionata dalla poesia.
Il lettore è indirizzato in questo mondo senza sforzo, non c’è bisogno di tante spiegazioni (ndr: concetto caro anche ad A. Adams...), perché la semplicità del suo linguaggio è talmente diretto da generare emozioni a chiunque voglia attingere alla sua grande opera.
Personalmente non ho visto in quelle immagini come la ricerca dell’estetica, Giacomelli ha avuto la forza di trascendere dalle regole e di ribaltare la visione fotografica del suo tempo in un personalissimo rapporto con le cose, con l’umanità, con il suo mondo.
Mi hanno sempre sorpreso, ad esempio, i paesaggi che realizzava, quasi tutti senza cielo, scattati dall’alto, nella ricerca di un luogo mentale più che fisico, impressi in stampe uniche che hanno offerto un nuovo punto di vista.
Le opere di Giacomelli, secondo me, non vogliono documentare la realtà, non offrono un racconto delle cose, ma forniscono un’occasione per proiettarci nell’intimità più profonda.
In ultimo, fà riflettere che il Maestro non è praticamente mai uscito dalla sua amata Senigallia, mentre la sua opera ha avuto un riscontro nel mondo senza uguali.
Vale
La più completa monografia dedicata all'opera del grande fotografo. Un volume di grande formato e qualità editoriale.
448 pagine con 587 foto bicr; ril 24,5x31 – A cura di Germano Celant e con testi di Simona Guerra.
Edizione numerata con tiratura limitata a 3600 copie.
Edizione anno: 2001
E’ la grande antologica prodotta all’indomani della morte del Maestro, raccoglie tutte le migliori e più celebrate Opere.
Ci sono quindi incluse le serie dei "pretini", le immagini realizzate all'Ospizio, a Lourdes, a Scanno o ancora quelle ispirate da "A Silvia" di Leopardi.
Il meglio a mio avviso.
Credo che la potenza evocativa del suo bianco e nero, dai contrasti quasi sempre esagerati, conduca ad un proprio universo, nell’intimità suggestionata dalla poesia.
Il lettore è indirizzato in questo mondo senza sforzo, non c’è bisogno di tante spiegazioni (ndr: concetto caro anche ad A. Adams...), perché la semplicità del suo linguaggio è talmente diretto da generare emozioni a chiunque voglia attingere alla sua grande opera.
Personalmente non ho visto in quelle immagini come la ricerca dell’estetica, Giacomelli ha avuto la forza di trascendere dalle regole e di ribaltare la visione fotografica del suo tempo in un personalissimo rapporto con le cose, con l’umanità, con il suo mondo.
Mi hanno sempre sorpreso, ad esempio, i paesaggi che realizzava, quasi tutti senza cielo, scattati dall’alto, nella ricerca di un luogo mentale più che fisico, impressi in stampe uniche che hanno offerto un nuovo punto di vista.
Le opere di Giacomelli, secondo me, non vogliono documentare la realtà, non offrono un racconto delle cose, ma forniscono un’occasione per proiettarci nell’intimità più profonda.
In ultimo, fà riflettere che il Maestro non è praticamente mai uscito dalla sua amata Senigallia, mentre la sua opera ha avuto un riscontro nel mondo senza uguali.
Vale