Quale stampante?
Inviato: ven lug 22, 2016 10:57 pm
Un amico del forum, dopo aver visto la mia stampante in azione ma soprattutto le mie stampe , ha deciso di buttarsi, più o meno a capofitto, nel mondo affascinante della stampa fotografica digitale. Fin'ora ha stampato in camera oscura con ottimi risultati ma è intenzionato ad affiancare il sistema tradizionale a quello di più recente tecnologia.
Mi ha chiesto in particolare di confrontare la mia Epson Stylus Pro 3880 con la nuova Canon Pixma Pro-1 che lo ha colpito dopo averla vista presso un rivenditore.
Per cui l'altra sera mi sono divertito a sviscerare i diversi aspetti di questi due modelli e della Epson Stylus Photo R3000, anche se la mia analisi si limita ad esaminare le caratteristiche illustrate in vari siti internet.
Dopo avergli scritto un lungo MP con le mie impressioni ho deciso di rendere partecipi anche voi, sia per arricchire questa sezione del forum con opinioni che secondo me sono sempre utili sia per stimolare anche altri a dire la propria.
La R3000 andava presa necessariamente in esame perché è il modello da confrontare con la Canon per dimensioni massime del foglio stampabile, che è il formato A3+. La 3880 arriva fino al formato A2, che però non so quanto sia necessario. Io non l’ho mai usato fin’ora. Certo, se divento famoso e comincio a fare mostre, l’A2 mi servirà…
Una premessa necessaria è che la discriminante nella scelta non è la qualità di stampa, quella è eccellente in tutti i casi, per cui bisogna guardare l’operatività, gli ingombri, le cartucce, eccetera.
La caratteristica che salta all’occhio della Canon è che ha ben 12 cartucce, di cui 5 dedicate al bianconero, il che è una cosa eccellente. Poi ha anche una cartuccia detta “Chroma Optimizer”, che serve solo per la stampa su carta lucida o semilucida. Sicuramente c’è un’opzione selezionabile dai menu per escluderla del tutto. Certo che se uno vuole stampe davvero lucide questo è il top. Ho avuto in passato la Epson R800 che aveva l’analogo “Gloss Optimizer” ma non lo usavo mai.
Altra caratteristica importante è la funzione di cambio automatico del nero foto col nero matte, cioè la stampante, a seconda del tipo di carta che uno imposta (lucida o opaca), sceglie da sola il tipo di nero adatto senza che si debba sostituire manualmente la cartuccia, cosa che invece si doveva fare fino a poco tempo fa con quasi tutte le stampanti. Questo lo fanno tutti e tre i modelli che ho esaminato. La mia ci mette un po’ a fare il cambio, e spreca una quantità minima di inchiostro ogni volta, per cui cerco sempre di fare stampe dello stesso tipo a gruppi. Non so se anche la Canon fa così, è una caratteristicha che non si trova spiegata, almeno in rete. Se il cambio fosse istantaneo e se usasse due testine diverse, sarebbe il massimo, ma è da verificare.
Per dimensioni è confrontabile con la mia Epson, anche se la Epson, come ripeto, può stampare più grande.
Dimensioni Canon Pixma Pro-1, formato A3+ (L x A x P): cm 69,5 x 23,9 x 46,2
Dimesioni Epson Stylus Pro 3880, formato A2 (L x A x P): 68,4 x 25,7 x 37,6
Il peso non l’ho preso in esame, tanto sono entrambe dei bestioni.
Sempre per quanto riguarda le cartucce, la Canon ne ha 12 da 36 ml, che è un’ottima cosa. La Epson R300 arriva solo fino a 25,9 ml e mi pare che in forum qualcuno si sia lamentato di ciò. La 3880 ha 9 cartucce da 80 ml + la “cartuccia manutenzione”, un serbatoio sostituibile periodicamente che accoglie gli scarti di inchiostro dopo le pulizie automatiche periodiche. Negli altri casi, e credo anche con la Canon, questo viene assorbito da una o più spugnette che a lungo andare (si parla di anni) vanno sostituite, ma è un’operazione che l’assistenza fa regolarmente. In rete si trovano anche dei video che spiegano come pulirle da sè.
La Canon ha in catalogo anche la Pro-100 e la Pro-10, ma questa, la Pro-1, è la migliore delle tre. Vedo che la larghezza massima di stampa è di 35,6 cm, ma per sfruttare questa misura si deve impostare un formato personalizzato e tagliare la carta su misura. L’A3+, preconfezionato, è di 32,9 cm.
Dicono che sia silenziosa, che non sembra ma può essere un vantaggio se la si mette in ambienti “sensibili”.
Altro vantaggio è l’ingresso Ethernet, che può far comodo quando si hanno le uscite del computer tutte occupate oppure se la si deve sistemare lontano dal computer. I cavi USB arrivano, che io sappia, fino a 5 metri al massimo. La mia Epson non ce l’ha, e credo neanche la R3000.
Sia la Epson 3880 che la Canon possono stampare anche su supporti di alto spessore e prevedono il caricamento da dietro, in un ingresso apposito.
Tutti i modelli sono correttamente “pilotabili” con profili ICC per la stampa, che se si vuole una certa qualità, soprattutto in BN, sono fondamentali. A tale proposito si apre una parentesi delicata: ci sono due “scuole di pensiero”, per lo meno per quanto riguarda la Epson. C’è chi stampa coi profili e chi stampa con la modalità “BN avanzato”, prevista dal driver della stampante, che dà risultati “preconfezionati”, seppure ottimi, ma ha qualche limite, almeno secondo me.
Io stampo coi profili soprattutto perché la ditta che produce le mie carte preferite, la Canson, ha dei profili ottimi fatti da loro per la mia stampante. Ho controllato, li fanno anche per la Canon.
Anche Canon prevede questa “scorciatoia” per il BN, con un menu apposito del driver.
Un punto molto importante è proprio questo del driver, cioè quello strumento, quel pannello che si apre subito dopo aver cliccato “stampa” da Lightroom. Conosco solo quello della Epson, di cui sono molto soddisfatto e a cui sono abituato da anni, anche con modelli precedenti, ma ignoro completamente l’operatività con Canon.
Per cui uno deve decidere se tener conto di questo: con Epson siamo in diversi qui nel forum a poter dare una mano e risolvere rapidamente eventuali problemi, con Canon sarebbe più "isolato", ma avrebbe il fascino di “imparare da sè”, che sicuramente uno che proviene dalla camera oscura apprezza. Inoltre se prende Canon io personalmente sarei curioso di confrontare i due sistemi con lui.
Questo modello della Canon devo dire che mi sembra azzeccatissimo. Fin’adesso non c’è stata storia, nel senso che oggi questo è il primo modello Canon che, almeno personalmente, ritengo all’altezza delle mie esigenze per qualità, capacità delle cartucce e operatività, senza “sbattimenti” di pulizie ugelli e cambi troppo frequenti di cartucce.
Anche per quanto riguarda la reperibilità dei consumabli hanno fatto enormi progressi, le cartucce di inchiostro sono acquistabili direttamente dal sito Canon, comodissimo. Abitando in una città di provincia dovrei seguire obbligatoriamente questa strada dato che non c’è un grosso rivenditore di materiale fotografico come nelle città grandi, che sicuramente tratterebbe Canon. La Canon produce anche carte fotografiche dedicate, di vari tipi, che sono già configurate nel driver. Le carte “della casa” si usano molto per foto di famiglia o simili.
Attenzione alla compatibilità col sistema operativo: il mio è l'ormai obsoleto Mac OS 10.6.8 (Snow Leopard) per cui la Canon non risulterebbe compatibile se non con l’installazione di un driver particolare (per altro facilmente scaricabile dal sito Canon).
La Canon può essere anche collegata direttamente con la fotocamera. Una funzione che io non userei ma forse ad altri interessa.
Mi ha chiesto in particolare di confrontare la mia Epson Stylus Pro 3880 con la nuova Canon Pixma Pro-1 che lo ha colpito dopo averla vista presso un rivenditore.
Per cui l'altra sera mi sono divertito a sviscerare i diversi aspetti di questi due modelli e della Epson Stylus Photo R3000, anche se la mia analisi si limita ad esaminare le caratteristiche illustrate in vari siti internet.
Dopo avergli scritto un lungo MP con le mie impressioni ho deciso di rendere partecipi anche voi, sia per arricchire questa sezione del forum con opinioni che secondo me sono sempre utili sia per stimolare anche altri a dire la propria.
La R3000 andava presa necessariamente in esame perché è il modello da confrontare con la Canon per dimensioni massime del foglio stampabile, che è il formato A3+. La 3880 arriva fino al formato A2, che però non so quanto sia necessario. Io non l’ho mai usato fin’ora. Certo, se divento famoso e comincio a fare mostre, l’A2 mi servirà…
Una premessa necessaria è che la discriminante nella scelta non è la qualità di stampa, quella è eccellente in tutti i casi, per cui bisogna guardare l’operatività, gli ingombri, le cartucce, eccetera.
La caratteristica che salta all’occhio della Canon è che ha ben 12 cartucce, di cui 5 dedicate al bianconero, il che è una cosa eccellente. Poi ha anche una cartuccia detta “Chroma Optimizer”, che serve solo per la stampa su carta lucida o semilucida. Sicuramente c’è un’opzione selezionabile dai menu per escluderla del tutto. Certo che se uno vuole stampe davvero lucide questo è il top. Ho avuto in passato la Epson R800 che aveva l’analogo “Gloss Optimizer” ma non lo usavo mai.
Altra caratteristica importante è la funzione di cambio automatico del nero foto col nero matte, cioè la stampante, a seconda del tipo di carta che uno imposta (lucida o opaca), sceglie da sola il tipo di nero adatto senza che si debba sostituire manualmente la cartuccia, cosa che invece si doveva fare fino a poco tempo fa con quasi tutte le stampanti. Questo lo fanno tutti e tre i modelli che ho esaminato. La mia ci mette un po’ a fare il cambio, e spreca una quantità minima di inchiostro ogni volta, per cui cerco sempre di fare stampe dello stesso tipo a gruppi. Non so se anche la Canon fa così, è una caratteristicha che non si trova spiegata, almeno in rete. Se il cambio fosse istantaneo e se usasse due testine diverse, sarebbe il massimo, ma è da verificare.
Per dimensioni è confrontabile con la mia Epson, anche se la Epson, come ripeto, può stampare più grande.
Dimensioni Canon Pixma Pro-1, formato A3+ (L x A x P): cm 69,5 x 23,9 x 46,2
Dimesioni Epson Stylus Pro 3880, formato A2 (L x A x P): 68,4 x 25,7 x 37,6
Il peso non l’ho preso in esame, tanto sono entrambe dei bestioni.
Sempre per quanto riguarda le cartucce, la Canon ne ha 12 da 36 ml, che è un’ottima cosa. La Epson R300 arriva solo fino a 25,9 ml e mi pare che in forum qualcuno si sia lamentato di ciò. La 3880 ha 9 cartucce da 80 ml + la “cartuccia manutenzione”, un serbatoio sostituibile periodicamente che accoglie gli scarti di inchiostro dopo le pulizie automatiche periodiche. Negli altri casi, e credo anche con la Canon, questo viene assorbito da una o più spugnette che a lungo andare (si parla di anni) vanno sostituite, ma è un’operazione che l’assistenza fa regolarmente. In rete si trovano anche dei video che spiegano come pulirle da sè.
La Canon ha in catalogo anche la Pro-100 e la Pro-10, ma questa, la Pro-1, è la migliore delle tre. Vedo che la larghezza massima di stampa è di 35,6 cm, ma per sfruttare questa misura si deve impostare un formato personalizzato e tagliare la carta su misura. L’A3+, preconfezionato, è di 32,9 cm.
Dicono che sia silenziosa, che non sembra ma può essere un vantaggio se la si mette in ambienti “sensibili”.
Altro vantaggio è l’ingresso Ethernet, che può far comodo quando si hanno le uscite del computer tutte occupate oppure se la si deve sistemare lontano dal computer. I cavi USB arrivano, che io sappia, fino a 5 metri al massimo. La mia Epson non ce l’ha, e credo neanche la R3000.
Sia la Epson 3880 che la Canon possono stampare anche su supporti di alto spessore e prevedono il caricamento da dietro, in un ingresso apposito.
Tutti i modelli sono correttamente “pilotabili” con profili ICC per la stampa, che se si vuole una certa qualità, soprattutto in BN, sono fondamentali. A tale proposito si apre una parentesi delicata: ci sono due “scuole di pensiero”, per lo meno per quanto riguarda la Epson. C’è chi stampa coi profili e chi stampa con la modalità “BN avanzato”, prevista dal driver della stampante, che dà risultati “preconfezionati”, seppure ottimi, ma ha qualche limite, almeno secondo me.
Io stampo coi profili soprattutto perché la ditta che produce le mie carte preferite, la Canson, ha dei profili ottimi fatti da loro per la mia stampante. Ho controllato, li fanno anche per la Canon.
Anche Canon prevede questa “scorciatoia” per il BN, con un menu apposito del driver.
Un punto molto importante è proprio questo del driver, cioè quello strumento, quel pannello che si apre subito dopo aver cliccato “stampa” da Lightroom. Conosco solo quello della Epson, di cui sono molto soddisfatto e a cui sono abituato da anni, anche con modelli precedenti, ma ignoro completamente l’operatività con Canon.
Per cui uno deve decidere se tener conto di questo: con Epson siamo in diversi qui nel forum a poter dare una mano e risolvere rapidamente eventuali problemi, con Canon sarebbe più "isolato", ma avrebbe il fascino di “imparare da sè”, che sicuramente uno che proviene dalla camera oscura apprezza. Inoltre se prende Canon io personalmente sarei curioso di confrontare i due sistemi con lui.
Questo modello della Canon devo dire che mi sembra azzeccatissimo. Fin’adesso non c’è stata storia, nel senso che oggi questo è il primo modello Canon che, almeno personalmente, ritengo all’altezza delle mie esigenze per qualità, capacità delle cartucce e operatività, senza “sbattimenti” di pulizie ugelli e cambi troppo frequenti di cartucce.
Anche per quanto riguarda la reperibilità dei consumabli hanno fatto enormi progressi, le cartucce di inchiostro sono acquistabili direttamente dal sito Canon, comodissimo. Abitando in una città di provincia dovrei seguire obbligatoriamente questa strada dato che non c’è un grosso rivenditore di materiale fotografico come nelle città grandi, che sicuramente tratterebbe Canon. La Canon produce anche carte fotografiche dedicate, di vari tipi, che sono già configurate nel driver. Le carte “della casa” si usano molto per foto di famiglia o simili.
Attenzione alla compatibilità col sistema operativo: il mio è l'ormai obsoleto Mac OS 10.6.8 (Snow Leopard) per cui la Canon non risulterebbe compatibile se non con l’installazione di un driver particolare (per altro facilmente scaricabile dal sito Canon).
La Canon può essere anche collegata direttamente con la fotocamera. Una funzione che io non userei ma forse ad altri interessa.