LEICAPASSIONFORUM

Come ho fatto in precedenza per la X2, ora vorrei sottoporvi un altro test che stò facendo, nella speranza che l’argomento sia di interesse e possano quindi scaturire indicazioni e consigli utili. Questa volta mi interesserebbe conoscere i vostri pareri circa i supporti inkjet per la stampa in bianco e nero. Ciò non toglie che la discussione si possa poi allargare al colore.

Da quando ho iniziato a stampare per conto mio, mi sono spesso servito di alcune carte Epson (Velvet Fine Art, Matte Heavy Weight ed Archival Matte), supporti che ormai conosco bene (credo). Poi però ho iniziato a provarne di altre. Finalmente inizio a tirare le somme dei vari confronti, a riconoscerne ed apprezzarne le differenze, ma decisamente non riesco ad eleggerne una come unica preferita.

Così nei giorni scorsi mi sono deciso a fare un ulteriore test, forse pateticamente semplicistico, ovvero stampare un’unica immagine su 6 carte diverse tra quelle che avevo disponibili in casa:
- Canson Baryta Photograpique 310g
- Hahnemuehle Photo Rag Smooth 308g
- Hahnemuehle Torchon 285g
- Ilford Gold Fibre Silk 310g
- Epson Traditional 325g
- Epson Enhanced Matte 192g

La mia stampante è una Epson R2880. Il software che utilizzo per la conversione dei file Raw e la stampa è Capture One 7 Pro.
Una volta asciugate, ho scansionato le stampe, o meglio una singola porzione di dettaglio, con uno scanner piano Epson a 300dpi, senza alcuna regolazione.

Vi riporto qui di seguito la versione jpeg delle scansioni, e lascio a voi le prime considerazioni a riguardo.

Immagine 1 - Alcune carte inkjet


Immagine 2 - Le 6 stampe finite


Scansione 1 - Canson Baryta Photograpique 310g


Scansione 2 - Hahnemuehle Photo Rag Smooth 308g


Scansione 3 - Hahnemuehle Torchon 285g


Scansione 4 - Ilford Gold Fibre Silk 310g


Scansione 5 - Epson Traditional 325g


Scansione 6 - Epson Enhanced Matte 192g

Ciao Roberto, ti rispondo dall'iPhone perché ho problemi con il mio provider e per un po' sarò off line per cambio gestore..purtroppo il piccolo schermo del cell non mi consente di vedere bene le tue prove..però posso dirti che avendole provate quasi tutte le carte che hai citato con esclusione delle epson, trovo per gusti personali che la canson e' quella che si avvicina di più al risultato che otterresti in CO con la Gallerie!! Forse il punto di bianco e' un po' più caldo!!
Da appassionato di stampa sarebbe bello confronti alla mano purtroppo abitiamo troppo lontani...scusa se t rispondo un po' stringatamente ma sono al lavoro!

Grazie Roberto per l'impegno e la condivisione dei risultati ottenuti.
Pur non stampando digitale apprezzo molto questo desiderio di scoprire, sperimentare per raggiungere il miglior risultato.
Certamente come sottolinea Paolo un vero confronto è migliore avendo in mano le stampe.
Anche per questo, ma non solo per questo, lo staff del forum sta studiando la possibilità di organizzare, anche per il prossimo giugno, come consuetudine da anni, un "nuovo" LPD2014.
Chiedo scusa per questa piccola deviazione dal tema, ma mi sembrava importante condividere l'idea.
E adesso continuiamo a parlare di stampa fotografica.
Chi volesse approfondire il tema LPD2014 lo faccia contattando privatamente lo staff, evitando di "inquinare" ulteriormente questo interessante post. Grazie.

Grazie Roberto molto interessante.
A pelle direi Canson anche io, fine anno ho stampato da un Prof con Epson 9900 proprio con questa carta dopo varie prove e ne sono rimasto entusiasta.
Se fai altri tentativi di questo genere nn mancare di condividere.

Vale

Come hanno detto già gli altri, a video si può dire poco. Comunque ci provo, osservandole dal monitor di casa, calibrato.
Dunque, la cosa che vedo per prima è la "struttura" della carta, quella che alcuni chiamano "matericità". Quella più evidente ce l'ha la HM Torchon (che non conosco), ma anche nella Photo Rag Smooth è evidente, seguita dalla Epson Enhanced Matte. Nelle altre non la distinguo, ma occorre considerare che stai paragonando carte lucide e carte opache insieme, quindi stampate, immagino, con i due diversi inchiostri corrispondenti. In genere trovo che le carte opache diano maggiore profondità ai toni e le preferisco per il BN, ma in questi casi vedo differenze molto lievi per quanto riguarda questa caratteristica, complice, sempre secondo me, il livellamento causato dallo scanner. Mi pare che la Ilford Gold Fibre Silk abbia qualcosina in più da questo punto di vista.
Anche per quanto riguarda la nitidezza non ci sono grosse differenze, guardando il pizzo della camicia, le rughe della mano e le sbeccature in fondo al flauto. Anche qui, di poco, mi pare meglio la Canson Baryta.
Come tonalità la Torchon è decisamente la più calda, caratteristica che in genere gradisco, mentre la più "cool" mi sembra la Epson Traditional. Non conosco la HM Torchon ma quello che vedo qui mi incuriosisce, anche se temo che sia un po' cara, cioè in linea coi prezzi del "mulino" tedesco, che tuttavia sforna carte di altissima qualità. Come cara è la Epson Traditional che ho sperimentato anch'io da poco ma da cui sono rimasto un po' deluso (anche qui non mi entusiasma), per cui non farò il bis.
Mancano qui la Canson Rag Photographique 310, la mia preferita, e la Epson Archival Matte che però assomiglia moltissimo alla sorella Enhanced. Fra quelle che richiedono l'inchiostro nero photo invece prediligo anch'io la Canson Baryta, che ha una superficie perlacea. Non uso, se non di rado, le carte lucide propriamente dette, prima di tutto per i riflessi e poi perchè sono tutte "resinate", più chimiche, anche se hanno una nitidezza e un'incisione notevoli. A questo proposito vorrei sentire la tua opinione Roberto, e quella di altri.

Comunque sono sempre molto interessanti queste prove, hai fatto bene a proporle, non ostante i limiti già detti. Un paio di anni fa, ad un incontro a Bassano, ho proposto anch'io i miei esperimenti con carte diverse "dal vivo", suscitando edificanti discussioni, e mi piacerebbe vedere anche produzioni altrui...

Michele Azzali ha scritto:…la cosa che vedo per prima è la "struttura" della carta, quella che alcuni chiamano "matericità". Quella più evidente ce l'ha la HM Torchon (che non conosco), ma anche nella Photo Rag Smooth…

Non solo la struttura della carta dice molto, ma anche la grammatura, la rigidità e la brillantezza; la mia intenzione è sempre quella di mostrare l’immagine su un supporto dall’aspetto professionale, elegante e che regali la sensazione di qualcosa di prezioso, da maneggiare con cura.
A questo proposito, gradirei il vostro parere anche sull’abitudine a lasciare una marginatura intorno alla foto. Sono partito da mezzo centimetro, e col tempo sono arrivato a 2 centimetri. Ogni tanto mi prendo qualche licenza e stampo l’immagine verticalmente decentrata.

Michele Azzali ha scritto:…occorre considerare che stai paragonando carte lucide e carte opache insieme, quindi stampate, immagino, con i due diversi inchiostri corrispondenti…

Ho stampato a 1440dpi col sistema Epson ABW, usando i Media Type consigliati dai rispettivi produttori, anche se ho letto on-line che in alcuni casi vale la pena usarne di diversi, ma credo che difficilmente arriverò mai ad un tale livello di perfezionismo.

Michele Azzali ha scritto:…In genere trovo che le carte opache diano maggiore profondità ai toni e le preferisco per il BN, ma in questi casi vedo differenze molto lievi… Anche per quanto riguarda la nitidezza non ci sono grosse differenze, guardando il pizzo della camicia, le rughe della mano e le sbeccature in fondo al flauto…

Esatto, le differenze bisogna proprio andarle a cercare con attenzione, confrontando da vicino, magari con la lente. Nel 99,9% dei casi, chi fruisce di una stampa non avrà mai un riscontro diverso per la stessa foto, e bisogna riconoscere che il livello di definizione raggiunta dal sistema 35mm digitale è impressionante.

Michele Azzali ha scritto:…Come tonalità la Torchon è decisamente la più calda, caratteristica che in genere gradisco, mentre la più "cool" mi sembra la Epson Traditional. Non conosco la HM Torchon ma quello che vedo qui mi incuriosisce, anche se temo che sia un po' cara…

Anche la tonalità della HM Photo Rag si è rivelata più calda delle altre. La Torchon è stata una vera sorpresa. La sua struttura, almeno per questo tipo di immagine, aggiunge qualcosa di decisivo. Il suo prezzo è di poco più basso di quello della Photo Rag.

Michele Azzali ha scritto:…Come cara è la Epson Traditional che ho sperimentato anch'io da poco ma da cui sono rimasto un po' deluso (anche qui non mi entusiasma), per cui non farò il bis…

Si, la Epson Traditional è decisamente cara. E’ quella con la resa più fredda, ma non è detto che ciò sia sempre un difetto, dipende dal soggetto e dalla destinazione delle stampe, oltre che dal gusto personale. E’ l’unica confezionata avvolta in una protezione di plastica nera anziché trasparente, chissà perché…

Michele Azzali ha scritto:…Mancano qui la Canson Rag Photographique 310, la mia preferita, e la Epson Archival Matte che però assomiglia moltissimo alla sorella Enhanced…

E’ vero, le due Epson matte, la Enhanced e la Archival, hanno la stessa grammatura e si assomigliano tantissimo. La Enhanced è più veloce nell’asciugarsi.

La Canson Rag Photographique ancora non l’ho mai provata. Posso “istigarti” ad aggiungere una tua scansione (o più di una) alla discussione? Magari trovi un sistema migliore del mio per confrontare le carte inkjet on-line… Si accettano suggerimenti.

Più avanti riuscirò forse a provare la HM William Turner ed alcune Felix Shoeller. Confido nella collaborazione e la disponibilità del fotografo titolare del negozio in cui mi servo ultimamente.

Paolo Aufieri ha scritto:...la Canson e' quella che si avvicina di più al risultato che otterresti in CO con la Gallerie!! Forse il punto di bianco e' un po' più caldo!!...

Interessante, grazie.

valerio.falzetti ha scritto:...Se fai altri tentativi di questo genere nn mancare di condividere...

Non mancherò.

Come ho già detto stampo solo con ingranditore.
Ma credo di poter dire qualcosa sul problema dei margini sollevato da Roberto, perché alla fine una stampa è sempre una stampa.
Premesso che uso per le stampe finali al 99% il formato 30x40 questi i miei margini (scelti dopo varie esperienze con misure diverse:
FOTO ORIZZONTALE (neg.135) bordo perimetrale cm.3
FOTO VERTICALE (neg.135) bordo sup. e laterale cm.3 e su bordo inferiore cm.5
FOTO QUADRATA (neg. 120) bordo cm.3 sui tre lati e tutto quello che resta sulla base.
Spero di non avervi annoiato.

Emilio Vendramin ha scritto: Premesso che uso per le stampe finali al 99% il formato 30x40 questi i miei margini (scelti dopo varie esperienze con misure diverse:
FOTO ORIZZONTALE (neg.135) bordo perimetrale cm.3
FOTO VERTICALE (neg.135) bordo sup. e laterale cm.3 e su bordo inferiore cm.5
FOTO QUADRATA (neg. 120) bordo cm.3 sui tre lati e tutto quello che resta sulla base.

Ok, grazie Emilio.

Hai ragione Roberto, il 35mm attuale digitale con una stampante tipo la tua e modelli superiori da dei risultati che onestamente a livello di definizione e nitidezza in CO la raggiungo solo dal 6x4,5 in su! Su questo non ci piove!
Concordo con te sul fatto che maneggiare una stampa deve veramente dare la sensazione di avere un oggetto prezioso..io per stampe in digitale amo molto un piccolissimo bordino nero dello spessore di 2mm al massimo a contatto con l'immagine in bianco nero e poi un bel bordo bianco carta diciamo dai tre centimetri e più che ricorda quasi un passepartout!!
Anche quando stampo con ingranditore faccio il trafiletto nero...qui però è molto più complicato perché ho dovuto creare delle maschere apposite!!

Bordino nero: molto elegante.
Io riesco a farlo solo quando stampo il 120 e sono stato così "attento in ripresa" da mettere nel quadro solo quello che deve starci e nulla di più ... ma non sempre ci riesco

Per quanto riguarda la "maneggiabilità" delle stampe sono d'accordo con voi e sono sempre alla ricerca del miglior modo per valorizzarle. Su margini e bordini la penso come Paolo Aufieri, seppure con qualche dubbio sui ritratti: il bordino nero intorno ad un ritratto potrebbe essere mal interpretato, soprattutto se il formato non è grande, o comunque questo è sempre il mio timore.
Quando stampavo in analogico ho tentato diverse volte di aggiungere un bordino nero (o piuttosto un bordone...) alle foto ma era difficile e occorreva una grande precisione nell'allineare le maschere per le bruciature, e senza un'attrezzatura professionale era frustrante. Mi permetto di dare un suggerimento a chi vuol provare: un bel pennarello, ma con mano molto ferma e attenti alle sbavature. Insomma era sempre un c...ino.

Roberto Frieri ha scritto:La Canson Rag Photographique ancora non l’ho mai provata. Posso “istigarti” ad aggiungere una tua scansione (o più di una) alla discussione? Magari trovi un sistema migliore del mio per confrontare le carte inkjet on-line… Si accettano suggerimenti.

Non ho scanner ma mi servo di un fotografo di Trento per quando ho necessità (sto digitalizzando il mio archivio analogico "a puntate" ), per cui sarebbe un po' laborioso. Suggerimenti non ne ho, nel senso che non mi vengono in mente altri sistemi, ma naturalmente posso mostrarti il tutto dal vivo. A tale proposito domenica pomeriggio sarò "in giro" in zona Basso Sarca/Alto Garda, basta che mi metta qualche pacco di stampe in auto e se non hai programmi prestabiliti possiamo incontrarci. Altrimenti anche più avanti, gli amici veneziani stanno minacciando di salire in Trentino a Primavera e sarebbe bello fare un mini L-passion Day, naturalmente esteso a tutti quelli che vorranno venire!

Ragazzi stamattina sono stato ospite di un nuovo laboratorio di stampa fine-art che ha aperto proprio nella città dove vivo (che c__o).Mattinata stupenda passata a stampare con attrezzatura e una competenza veramente impressionante..sembravo nel paese dei balocchi ho provato e visto decine e decine di prove su quasi tutte le carte che conoscevo..il tutto osservato su un tavolo schermato e illuminto da apposite lempade tarate...insomma un'esperienza veramente speciale! Il titolare mi ha dedicato tutta la mattina e ha salvato in base alla stampa su una carta in particolare una sorta di profilo di lavoro in modo da avere omogeneità in caso di stampe future su quel supporto!!
La colorimetria e' veramente complessa se si vogliono fare le cose per bene!!
Scusate l'ot ma volevo condividere questa esperienza con voi!!

Paolo Aufieri ha scritto:...io per stampe in digitale amo molto un piccolissimo bordino nero dello spessore di 2mm al massimo a contatto con l'immagine in bianco nero...

Non sempre, ma ogni tanto piacerebbe anche a me aggiungere il bordino nero.
Purtroppo stampando da Capture One proprio non c'è verso. Spero in qualche indicazione dal forum ufficiale di Phase One.

Michele Azzali ha scritto:...Mi permetto di dare un suggerimento a chi vuol provare: un bel pennarello, ma con mano molto ferma e attenti alle sbavature...

Un indelebile ad asciugatura immediata... Ma col tempo rimarrà stabile?

Michele Azzali ha scritto:...domenica pomeriggio sarò "in giro" in zona Basso Sarca/Alto Garda ... se non hai programmi prestabiliti possiamo incontrarci...

Forse riesco a venire, diciamo verso le 14.30 - 15.00 dove ci siamo trovati la volta scorsa? Ti confermo entro sabato via MP.
Porto anche la X2, se ti interessa provarla. Ci metti una SD delle tue così ti porti a casa qualche scatto.
Se non sbaglio abbiamo in arretrato anche un discorso sulla calibrazione col Color Munki...

Michele Azzali ha scritto:...gli amici veneziani stanno minacciando di salire in Trentino a Primavera e sarebbe bello fare un mini L-passion Day, naturalmente esteso a tutti quelli che vorranno venire!

Un'idea intrigante.

Paolo Aufieri ha scritto:...ha salvato in base alla stampa su una carta in particolare una sorta di profilo di lavoro in modo da avere omogeneità in caso di stampe future su quel supporto!! La colorimetria e' veramente complessa se si vogliono fare le cose per bene!!!

Che lo si veda in positivo o in negativo, questo significa anche perdere l'unicità della stampa finita. A differenza della camera oscura, in digitale ogni singola stampa può risultare virtualmente indistinguibile dalle altre.