LEICAPASSIONFORUM

Segnalo questo articolo (in italiano) in cui cerco di fare un confronto tra plotter fotografico e minilab. Forse non tutti hanno presente le differenze che ci sono nell'uso di una periferica con la capacità di riprodurre "un buon numero di colori" e una che invece fa un po' più di fatica.

http://gestionecolore.blogspot.com/2012 ... otter.html

Ci sto ancora lavorando, se avete suggerimenti e correzioni è tutto benvenuto. Grazie!

Ciao Vittorio,
arrivo tardi, ma casomai avessi in programma aggiornamenti all'articolo aggiungo un piccolo parere.

L'articolo mi piace, è sintetico ma comprensibile, due cose spesso in antitesi!

Non so se sono l'unico a non gradire particolarmente i video, ma suggerirei, se possibile, di aggiungere un paio di immagini statiche per il raffronto dei gamut inkjet/minilab.
Altra piccola osservazione: ci sono minilab con prestazioni apprezzabilmente migliori di quelli che citi nell'articolo. Pur non raggiungendo il gamut della inkjet che hai usato come riferimento, si sfiorano le 500'000 unità di volume su normale carta lucida, che tutto sommato non è male.
Aggiungerei inoltre almeno qualche breve nota sui rispettivi vantaggi e svantaggi: dato che confronti tecnologie così diverse (stampa laserchimica RA-4 con getto d'inchiostro a pigmenti), qualche nota su punti di forza e di debolezza delle rispettive soluzioni mi sarebbe piaciuto leggerla (es.: non si parla da nessuna parte di bronzing, ma un utente potrebbe trovarlo un aspetto importante nella scelta).

Fer

Grazie Fernando!
Scusami se rispondo solo ora, il messaggio mi era sfuggito.
Apprezzo molto i tuoi suggerimenti.
Di quale MiniLab parli? Potrei vedere se ne riesco a trovare uno "a portata di strumento" per fare delle misure di persona.
Le immagini statche sono purtroppo inutili perché sulla piattaforma dove è stato pubblicato l'articolo
Grazie Fernando!
Scusami se rispondo solo ora, il messaggio mi era sfuggito.
Apprezzo molto i tuoi suggerimenti.
Di quale MiniLab parli? Potrei vedere se ne riesco a trovare uno "a portata di strumento" per fare delle misure di persona.
Le “immagini statiche” sono purtroppo inutili perché sulla piattaforma dove è stato pubblicato l'articolo ho notato che viene “ricompresso” praticamente qualsiasi file caricato, per cui il suggerimento è quello di fare delle prove personali (ricordando ovviamente che il monitor può non dare un’idea completa della differenza in stampa e, anzi, spesso non la dà).
Avevo in mente di trattare fenomeni come gloss differential, bronzing, metamerismo in un articolo successivo, dove avrei esaminato il “retino” delle varie soluzioni di stampa, ma il tempo purtroppo è tiranno.
Mai dire mai, può essere che in seguito l’articolo venga ulteriormente ampliato.