Scusate tanto.
Ho avuto 5 reflex Nikon digitali (d70, d70s, D200 (2) e D700).
La più cara di esse m'è costata meno di 2500€.
In
una di queste 5 fotocamere, con decine di migliaia di scatti sul groppone, dopo due anni, s'è verificato un fenomeno analogo (hot pixel) peraltro percepibili solo ad ISO alti (800).
L'ho mandata in assistenza, m'è tornata indietro dopo una settimana col problema risolto e - tanto per gradire - aggiornata nel firmware e con sensore pulito.
Gratis.
Ho acquistato la M8, pagandola quasi il doppio della più cara delle Nikon.
La batteria di scorta (95€) , che ho acquistato assieme alla fotocamera, era difettosa e non si ricaricava. Per averne una in sostituzione, ho atteso 2 settimane (primario negozio di Milano, dealer Leica).
Mandata in assistenza per la pulizia del sensore, ha impiegato quasi un mese a tornare a "casa" (n.b.: da Opera a Milano...).
L'ho riposta con cura, sono andato in ferie con le Nikon; torno a casa dalla mia amata M8, e vedo che, dopo meno di 2000 scatti, c'è questo fastidioso fenomeno, ben percepibile anche alla sensibilità minima.
So anch'io che c'è il timbro clone, ma - sarò un originalone - mi piace pensare che un nome glorioso che si fa pagare non poco debba garantire quantomeno ciò che nomi meno gloriosi ed onerosi non hanno difficoltà a tutelare.
In ogni caso, e con tutto l'amore viscerale per la qualità assoluta e constatata in oltre 15 anni di sistema Leica M (pellicola) consentitemi almeno un po' di perplessità.
Se poi occorre difendere la bandiera a tutti i costi, alzo le mani.
Buona luce
