Dopo alcuni mesi dedicati a vari test sulla combinazione Leica M8 e ottiche Leica / Zeiss ZM e Voigtlander, nel corso del mese di agosto, non più relegato sul luogo di lavoro, ho avuto modo di mettere alla prova il mio corredo sul campo.
In una borsa , non si sa mai, la Leica M6 con una decina di rullini era pronta a prendere il posto della M8 … ma non ce n’è stato bisogno, la M8 non mi ha dato alcun problema di funzionamento.
Avendo passato un mese in Sicilia, nello stesso luogo dove l’anno scorso ho scattato una dozzina di rullini con la Leica M3, ho avuto modo di verificarne le differenze sia sotto il profilo operativo, sia al mio rientro a Torino osservandone e parametrandone i risultati.
Per avere un raffronto più immediato e realistico fra le due serie di scatti, ho fotografato nelle medesime circostanze, ossia a Taormina durante la notte, nel mercato del pesce e durante la festa della Madonna della Lettera sempre in notturna così come ad Acireale durante la ripetizione della sfilata dei carri di carnevale.
Lo scorso anno avevo nella borsa un Summicron 35 ed un Summilux 50, quest’anno mi sono allargato e sulla M8 montavo il 12 /5,6 Voigtlander, il 21/2,8 Zeiss ZM, il Leica Summicron 35/2 7 lenti ed il Leica 90/2,8 nano, le cui focali corrispondono sulla Leica digitale rispettivamente ad un 16mm, un 28mm, un 45 mm ed un 120mm.
Sul campo ho potuto apprezzare sia l’autonomia di scatto prima di dover cambiare la scheda, operazione per altro più rapida che nel caso di un rullino che lo scorso anno era stato la causa della perdita di alcuni scatti importanti durante la festa della Madonna della Lettera, oltre alla possibilità di variare gli iso con un semplice tocco, evitando che alcune fotografie risultassero mosse come lo scorso anno e nei casi dubbi la facoltà di rivedere lo scatto mi ha dato subito la certezza della necessità o meno di ripeterlo.
Il rumore allo scatto, certamente superiore a quello della M3, non è stato notato né da me né dai soggetti fotografati, anche nei casi in cui le immagini le ho “rubate” a distanza ravvicinata.
La batteria non mi ha causato problemi e, nonostante ne avessi sempre con me una carica di scorta, non ho mai dovuto utilizzarla.
Lo scorso anno avevo scattato 12 rullini, quindi circa 450 fotografie, il sistema digitale, che molti a ragione sostengono spinga a scattare in sequenza senza pensare, con la Leica M8 non mi ha portato fuori strada, ho scattato 600 fotografie (solo 150 in più rispetto all’anno dedicato alla pellicola) tenendo conto che la fotocamera è uscita più spesso con me … ed è venuta anche in spiaggia ( qui troviamo appunto i 150 scatti in questione).
La qualità delle immagini raffrontata con quelle dell’anno precedente non lascia dubbi: una volta trattati i file DNG con serietà, le fotografie stampate in Bianco Nero non hanno nulla da invidiare a quelle dello scorso anno, in più ho avuto la possibilità di destinarne un certo numero alla stampa a colori, dove quest’ultima era indispensabile per restituire l’atmosfera che mi trovavo davanti al momento dello scatto.
Insomma, un bilancio positivo a dimostrazione del quale posto alcune immagini scattate nelle medesime circostanze a distanza di un anno con le due fotocamere.
I primi due scatti sono stati effettuati col Leica M3 e pellicola Fuji Neopan 400, scansionata a 4800 dpi:


I cinque scatti seguenti sono stati effettuati nelle medesime circostanze con la Leica M8:





Lo scatto seguente è stato effettuato con la Leica M3:
