M9 + Tri-Elmar 16/18/21

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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pippi1971
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M9 + Tri-Elmar 16/18/21

Messaggio da pippi1971 » sab mag 01, 2010 9:57 am

Vorrei domandarvi una conferma su di un dubbio nell'utilizzo di quanto in oggetto.
Con la M8 quando innestavo il Tri-Elmar (con rilevamento ottiche ON) appariva un menu che mi chiedeva di selezionare la focale utilizzata, quando cambiavo la focale tornavo nel menu e selezionavo "rilevamento ottica automatico" ed il menu della scelta della focale appariva.
La M9 non mi dà questa possibilità, ovvero si imposta automaticamente su di un Tri-Elmar generico e per impostare la focale in uso devo andare sull'elenco obiettivi (dove trovo il Tri-Elmar con le tre focali distinte).
La differenza fondamentale è che con la M8 non potevo mai usare il Tri-Elmar senza specificare quale focale stessi usando, mentre con la M9 sì.
In definitiva usare il Tri-Elmar e non dover accedere ai menu quando cambio focale è una grandissima comodità, ma che sia meglio (per la resa) impostare la focale che sto utilizzando o questa è solo una comodità per gli EXIF?
Ciao,
Pio-Andrea G.

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » sab mag 01, 2010 1:18 pm

Non ho la M9 e quando ho testato la macchina non ho fatto caso a questo particolare ma credo che le cortissime focali in gioco richiedano determinate correzioni soprattutto agli angoli e che nel full frame se ne senta la necessita' molto di più che nella M8/M8.2.
In poche parole credo che sia opportuno che tu informi la macchina sulla specifica focale impostata sul Tri Elmar 16-18-21.
Ciao
Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.

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Ario Arioldi
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Messaggio da Ario Arioldi » sab mag 01, 2010 2:10 pm

Il riconoscimento delle ottiche nella M8 e nella M9 avviene mediante due imput combinati e cioè a)il codice binario impresso sulla flangia dell'ottica b)la cornicetta ingaggiata dall'ottica stessa.
Il WATE fa eccezione perchè la cornicetta ingaggiata è sempre la stessa e perchè ha un trattamento diverso nella M9 rispetto alla M8: nella M8 la correzione del file DNG è differente a seconda della focale, che quindi deve essere impostata manualmente essendo l'imput delle cornicette indifferenziato, nella M9 invece la correzione è indipendente dal fatto che la focale impostata sia 16 o 18 o 21.
Avendo una M9 ed un WATE è facile verificare sperimentalmente questa ultima affermazione.
In conclusione con la M9, a meno che non sia per te interessante registrare negli exif la focale effettiva utilizzata, si può lasciare il riconoscimento in automatico. Se invece preferisci avere un record esatto della focale utilizzata usa l'impostazione manuale.
Resta un mistero il perchè sia stata lasciata la possibilità di differenziare manualmente tra le tre lunghezze focali ma probabilmente si tratta o di una caratteristica ereditata dal FW della M8 (sempre Jenoptik) oppure di una impostazione decisa quando ancora non si sapeva se la correzione dovesse essere differenziata o meno.
La correzione dello shift cromatico indotto dal filtro IR sul sensore direi che a questo stadio è un'arte in evoluzione piuttosto che una scienza.
Questo è quanto risulta dalle informazioni in mio possesso , che ho anche personalmente verificato.
Ciao, Ario
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Messaggio da pippi1971 » lun mag 03, 2010 8:27 am

Fantastico: Roberto ed Ario sostengono l'uno l'esatto opposto dell'altro! :shock: Sono più confuso di prima! :oops:
Al di là delle battute ringrazio tutti e quanto prima effettuerò, come giustamente suggeritomi, delle prove (senza codifica, codifica generica e codifica specifica della reale lunghezza focale impiegata) che vi sottoporrò.
Grazie ancora!
Ciao,
Pio-Andrea G.

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Roberto Piero Ottavi
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » lun mag 03, 2010 8:54 am

Non mi sembra che io e Ario si sia su posizioni contrapposte, il succo del discorso e' che la macchina deve essere informata sull effettiva focale impostata sul Tri Elmar, che poi lo faccia in automatico oppure che si debba intervenire a menù questo e' un aspetto secondo me scomodo ma necessario.
Tra un 16mm e un 21mm i CCD, cioe' i "corner chrome deviation" (bella questa, vero?) sono molto differenti e quindi non credo che si possa assumere una curva generica di correzione cromatica e pertanto, secondo me che comunque non ho la M9 tre le mani, e' sconveniente.
Ciao
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Ario Arioldi
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Messaggio da Ario Arioldi » lun mag 03, 2010 9:15 am

Roberto,
probabilmente mi sono espresso con poca chiarezza.
La mia opinione è che nel caso del WATE la correzione sia indipendente dalla focale effettivamente utilizzata ed eventualmente impostata e che quindi si possa lasciare tranquillamente il riconoscimento in automatico.
L'unico effetto aggiuntivo dell'impostazione manuale è che si avrà il negli exif il record della focale effettivamente utilizzata.
Anche il manuale della M9 a proposto dell'impostazione manuale del WATE fa solo riferimento alla scrittura degli exif e non altro.
D'altro canto, considerando che già era previsto per la M8, sarebbe stato semplice lasciare l'obbligo della selezione manuale anche nella M9, se fosse stato necessario a salvaguardare la qualità dell'immagine.
Io comunque l'ho anche provato, eseguendo degli scatti con la lente coperta da un diffusore bianco e non ho trovato alcuna differenza.
In effetti, per come ho compreso io il problema, mentre ha rilevanza l'angolo di incidenza dei raggi luminosi sul sensore, e quindi diametro e posizione della pupilla di uscita, è più difficile trovare una correlazione diretta con la lunghezza focale.
Ciao, Ario
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Messaggio da Roberto Piero Ottavi » lun mag 03, 2010 10:29 am

Sì, ma a questo punto è lecito chiedersi perchè sulla M8/M8.2 , dove i bordi vengono ritagliati abbondantemente e quindi il problema sia teoricamente che in pratica è molto meno importante, è stata implementata la scelta tra le differenti focali mentre sulla M9, dove i corner acquistano una rilevanza decisamente maggiore, la correzione è una unica per tutte le focali...
O il problema è stato affrontato con leggerezza prima, oppure dopo, non ti pare?
Comunque l'importante è che funzioni e che gli angoli risultino uniformi e cromaticamente allineati con il resto del fotogramma ma se si è costretti, come mi pare di aver sentito dire da più di qualcuno, a ricorrere sempre a software di terze parti per ridurre gli spostamenti cromatici verso il cyan o il magenta, allora significa che comunque, nel caso di raggi con un angolo di incidenza molto stretto come nel caso dei grandangolari spinti, le microlenti non sono sufficienti a correggere nè la perdita di luminosità nè tanto meno gli spostamenti cromatici e quindi, sempre che sia possibile, c'è forse ancora da lavorare sul firmware.
Ciao
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Messaggio da Ario Arioldi » lun mag 03, 2010 12:59 pm

Roberto Piero Ottavi ha scritto:Sì, ma a questo punto è lecito chiedersi perchè sulla M8/M8.2 , dove i bordi vengono ritagliati abbondantemente e quindi il problema sia teoricamente che in pratica è molto meno importante, è stata implementata la scelta tra le differenti focali mentre sulla M9, dove i corner acquistano una rilevanza decisamente maggiore, la correzione è una unica per tutte le focali...
O il problema è stato affrontato con leggerezza prima, oppure dopo, non ti pare?
Comunque l'importante è che funzioni e che gli angoli risultino uniformi e cromaticamente allineati con il resto del fotogramma ma se si è costretti, come mi pare di aver sentito dire da più di qualcuno, a ricorrere sempre a software di terze parti per ridurre gli spostamenti cromatici verso il cyan o il magenta, allora significa che comunque, nel caso di raggi con un angolo di incidenza molto stretto come nel caso dei grandangolari spinti, le microlenti non sono sufficienti a correggere nè la perdita di luminosità nè tanto meno gli spostamenti cromatici e quindi, sempre che sia possibile, c'è forse ancora da lavorare sul firmware.
Ciao
Ciao
Provo a dare alcune risposte sulla base di quanto ho appreso sia facendo un pò di sperimentazione in proprio, sia partecipando alle discussioni che ci sono state sull'argomento con altri membri del Forum Internazionale.
Premetto che per quanto riguarda lo spostamento cromatico asimmetrico che si verifica talvolta sulla M9 (ma anche su altre fotocamere digitali non Leica) con alcuni obbiettivi non è stata pubblicata, che io sappia, alcuna teoria che spieghi in modo convincente il fenomeno.
Sono stati riportati anche casi in cui è del tutto evidente che c'è una vaiabilità di comportamento tra esemplari diversi dello stesso obbiettivo.
Il parallelismo con le M8 non è del tutto corretto in quanto in quel caso il filtro è di tipo interferenziale ed è posto davanti all'obbiettivo, mentre nel caso della M9 la filtrazione viene effettuata dallo speciale vetro di protezione posto immediatamente sopra il sensore, che filtra in misura proporzionale alla lunghezza del percorso fatto dai raggi all'interno del filtro stesso.
Nel caso della M8 lo shift cromatico visibile è sempre associato alla vignettatura ed è simmetrico, nel caso della M9 (e delle altre fotocamere in cui è stato osservato) è asimmetrico ma sempre con prevalenza di rosso a sinistra e di blu a destra.
L'entità del fenomeno è strettamente legata al design degli obbiettivi interessati, quasi tutti non retrofocus, più che alla lunghezza focale e dopo l'introduzione dell'ultimo FW riguarda, per quanto a me personalmente risulta, solo obbiettivi non Leica.
Questa è la mia personale situazione:
Il WATE, il 21 asph, il 24/2.8, il 28/2 ed il 28/2.8 asph. e tutti quelli di lunghezza focale superiore escono dalla macchina perfettamente corretti (il 28/2.8 asph con il precedente FW manifestava un pò di shift cromatico ora scomparso).
Ho invece problemi, che riesco però a risolvere agevolmente,con CornerFix, con il CV12, lo Zeiss 18 e, soprattutto, con il CV15.
Con quest'ultimo che è al riguardo il "peggiore" del lotto alcuni amici, con l'ultimo FW, hanno avuto successo codificandolo come un Elmarit 28 asph., il che è una ulteriore dimostrazione di quanto debole sia il legame con la lunghezza focale.
Mi scuso per la lungaggine ma ho pensato che potesse essere utile descrivere la situazione piuttosto che addentrarsi in ipotesi incerte circa la vera origine del fenomeno.
Ciao, Ario
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