Bilanciamento del Bianco - Help
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- Giuseppe Toffoli
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Bilanciamento del Bianco - Help
Qualcuno è a conoscenza di un tutorial o mini-corso on-line che spieghi bene il bilancamento del bianco in post-produzione. Nonostante i miei sforzi non riesco mai a trovare la giusta temperatura e tono. L'unica cosa che mi da soddisfazione è, nel caso della presenza di ritratti, di spostare l'immagine nello spazio colore LabAB e sistemare come segue usando una curva...
Pelle Scura a=13,55 b=14,06
Pelle Chiara a=18,13 b=17,81
Ma un paesaggio, naturale o urbano che sia, non mi soddisfa mai e dominanti "fastidiose" mi fanno andare sempre in bestia.
Grazie per il prezioso aiuto
Giuseppe
Pelle Scura a=13,55 b=14,06
Pelle Chiara a=18,13 b=17,81
Ma un paesaggio, naturale o urbano che sia, non mi soddisfa mai e dominanti "fastidiose" mi fanno andare sempre in bestia.
Grazie per il prezioso aiuto
Giuseppe
Paere del tutto personale: ma perchè doversi incaponire a bilanciare il bianco in un paesaggio o comunque ripresa in esterni, tipo street?
Se la luce, in quel momento ha una dominante "naturale" perchè modificarla?
Passi un ritratto in ombra (o uno still life) con cielo azzurro, o sotto degli alberi fronzuti, o nelle riprese in interni con luci varie, ma un paesaggio, secondo me, andrebbe "lasciato stare com'è".
E, comunque, le modifiche al bilanciamento del bianco, per avere risultati degni di questo nome, andrebbero fatte in ripresa (color checker ed altro): in postproduzione si rischiano dei veri pasticci (chi si ricorda quale era il valore in mired della scena ripresa?).
Sempre che valga la pena di girare, per le nostre "normali" riprese, con termocolorimetro, color checker e cartoncino grigio...
Comunque alcuni programmi di trattamento raw hanno, nella sezione bilanciamento del bianco, lo strumento "pipetta" da usare sul bianco puro, grigio e nero: con questo, in casi poco complessi, si riescono a riportare i valori di bianco su termini più accettabili (sempre che si conosca, a grandi linee, la temperatura di colore al momento della ripresa).
Se la luce, in quel momento ha una dominante "naturale" perchè modificarla?
Passi un ritratto in ombra (o uno still life) con cielo azzurro, o sotto degli alberi fronzuti, o nelle riprese in interni con luci varie, ma un paesaggio, secondo me, andrebbe "lasciato stare com'è".
E, comunque, le modifiche al bilanciamento del bianco, per avere risultati degni di questo nome, andrebbero fatte in ripresa (color checker ed altro): in postproduzione si rischiano dei veri pasticci (chi si ricorda quale era il valore in mired della scena ripresa?).
Sempre che valga la pena di girare, per le nostre "normali" riprese, con termocolorimetro, color checker e cartoncino grigio...
Comunque alcuni programmi di trattamento raw hanno, nella sezione bilanciamento del bianco, lo strumento "pipetta" da usare sul bianco puro, grigio e nero: con questo, in casi poco complessi, si riescono a riportare i valori di bianco su termini più accettabili (sempre che si conosca, a grandi linee, la temperatura di colore al momento della ripresa).
- Ario Arioldi
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In digitale fare il bilanciamento del bianco in ripresa o in postproduzione è sostanzialmente equivalente.
In entrambi i casi occorre però avere la possibilità di individuare nella scena o nel fotogramma una porzione che sia ragionevolmente neutra e che si presti ad essre usata per il campionamento.
Certo mettere nella scena un cartoncino grigio facilita molto le cose ma in esterni io non ho mai trovato grosse difficoltà anche senza carotncino.
Altri modi per correggre il bilanciamento del bianco in postproduzione non ne conosco.
In entrambi i casi occorre però avere la possibilità di individuare nella scena o nel fotogramma una porzione che sia ragionevolmente neutra e che si presti ad essre usata per il campionamento.
Certo mettere nella scena un cartoncino grigio facilita molto le cose ma in esterni io non ho mai trovato grosse difficoltà anche senza carotncino.
Altri modi per correggre il bilanciamento del bianco in postproduzione non ne conosco.
Ciao, Ario
Amicus Plato, sed magis amica veritas.
www.arioarioldi.net
http://www.flickr.com/photos/arioarioldi/
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- Giuseppe Toffoli
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Lasciamo perdere il motivo e la tipologia di fotografia da correggere; io lo so che la "pipetta" serve per bilanciare il bianco tanto quanto so che la pipa serve per fumare il tabacco e la paletta per giocare con la sabbia .... cercavo qualche cosa di più. Volevo leggere qualche tipologia e modalità di correzione del bianco in luce mista o no, ecc ecc. è una mia fissa ma credo che ci siano veramente poche persone in grado di fare un buon lavoro in postproduzione. Tempo fa vidi una persona che eliminò alcune dominanti lavorando con altri metodi invece della "pipetta" e ne uscì un lavoro straordinario.... ero solo curioso di trovare qualche tutorial o filmato o lettura a tema.maxberek ha scritto:...Comunque alcuni programmi di trattamento raw hanno, nella sezione bilanciamento del bianco, lo strumento "pipetta" da usare sul bianco puro, grigio e nero: con questo, in casi poco complessi, si riescono a riportare i valori di bianco su termini più accettabili (sempre che si conosca, a grandi linee, la temperatura di colore al momento della ripresa).
Grazie ad entrambi, aspettiamo magari qualcuno ha l'asso nella manica e aspetta a gettarlo sul tavolo.
- Roberto Piero Ottavi
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A Bassano, quest'anno, troverai i tecnici dimostratori di Adobe Lightroom, quelli delle tavolette Wacom e, dulcis in fundo, anche Epson con una stazione di stampa...
Forse se ti porti una live view che fa anche i filmatini torni a casa con molto materiale...
Ciao
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Tutto, in questo mondo terrestre/terreno ha un inizio, una vita e una fine ed io sono sempre stato contrario a qualunque forma di accanimento terapeutico.
Roberto - Site Admin
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Wow... immagino ci saranno orari e date precisi delle dimostrazioni... sarebbe utile saperlo, per chi non partecipa a tutte le giornate...Roberto Piero Ottavi ha scritto:A Bassano, quest'anno, troverai i tecnici dimostratori di Adobe Lightroom, quelli delle tavolette Wacom e, dulcis in fundo, anche Epson con una stazione di stampa...
Forse se ti porti una live view che fa anche i filmatini torni a casa con molto materiale...
Ciao
Riccardo
riccardox.2@libero.it
http://riccardomasi.tumblr.com/
I work by impulse. No philosophy. No ideas. Not by the head but by the eyes.
Instinct is the same as inspiration.
Manuel Alvarez Bravo
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Manuel Alvarez Bravo
- Giuseppe Toffoli
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- Andrea De Sanctis
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Purtroppo questo è un annoso problema, perchè in alcuni casi, come per esempio la riproduzione di quadri, la fotografia d'arte in genere richiede una corretta resa dei colori, in alcuni casi cercare di riprodurre anche le sfumature...
Io con la mia esperienza mi danno quando la correzione deve essere fatta su luce mista, per esempio nella corretta resa di un presepe, utilizzando i flash da studio in fill in, sfruttando le luci artificali delle finestre e del cielo.
Poi bisogna considerare anche la cromaticità dei vari obiettivi, e per chi come me utilizza le ottiche fisse è un ulteriore casino.
Ho da poco acquistato un attrezzo , colorcheker della x-rite, che altro non è che una tavola di colori, ma che con il suo apposito software è in grado di ricostruire un profilo colore specifico per quella ripresa, oltre quindi a regolare i colori, è provvisto anche di una scala di colori per riprodurre una resa più fredda o più calda a seconda delle necessità.
Lavorando in dng potrebbe essere utile anche per l'uso con la m8, per la correzione colore ma francamente ancora non ho avuto modo di provarlo.
Antonio
Io con la mia esperienza mi danno quando la correzione deve essere fatta su luce mista, per esempio nella corretta resa di un presepe, utilizzando i flash da studio in fill in, sfruttando le luci artificali delle finestre e del cielo.
Poi bisogna considerare anche la cromaticità dei vari obiettivi, e per chi come me utilizza le ottiche fisse è un ulteriore casino.
Ho da poco acquistato un attrezzo , colorcheker della x-rite, che altro non è che una tavola di colori, ma che con il suo apposito software è in grado di ricostruire un profilo colore specifico per quella ripresa, oltre quindi a regolare i colori, è provvisto anche di una scala di colori per riprodurre una resa più fredda o più calda a seconda delle necessità.
Lavorando in dng potrebbe essere utile anche per l'uso con la m8, per la correzione colore ma francamente ancora non ho avuto modo di provarlo.
Antonio
io ho una mia soluzione personale: fotografo in biancoenero
ciao
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la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
proverbio fotografico cinese
marco
http://marcoeugenio52.blogspot.it
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- Iscritto il: gio ago 23, 2007 11:01 pm
- Località: Roma
Credo ci sia il bisogno di fare un po' di chiarezza nell'uso del bilanciamento del bianco.
Questa operazione può essere usata per due scopi:
il primo, più diffuso, è quello di raggiungere una corretta rappresentazione del colore della scena;
il secondo, più scientifico forse, permette di raggiungere l'equilibrio tra i canali anche a discapito della resa.
Nel primo caso otterremo sicuramente un'immagine più bella in fase di sviluppo e "già pronta" ma potremmo
imbatterci in canali prossimi alla saturazione che ci impediranno alcuni interventi di post produzione.
Se sceglieremo di bilanciare perfettamente i canali e di applicare la correzione delle dominanti in post produzione
guadagneremo la libertà di intervenire sulla foto senza il rischio di distruggere informazione in post produzione.
Ovviamente considero la post produzione come l'insieme di operazioni necessarie ad arrivare ad una buona (o ottima)
stampa finale della foto.
Ciao
Questa operazione può essere usata per due scopi:
il primo, più diffuso, è quello di raggiungere una corretta rappresentazione del colore della scena;
il secondo, più scientifico forse, permette di raggiungere l'equilibrio tra i canali anche a discapito della resa.
Nel primo caso otterremo sicuramente un'immagine più bella in fase di sviluppo e "già pronta" ma potremmo
imbatterci in canali prossimi alla saturazione che ci impediranno alcuni interventi di post produzione.
Se sceglieremo di bilanciare perfettamente i canali e di applicare la correzione delle dominanti in post produzione
guadagneremo la libertà di intervenire sulla foto senza il rischio di distruggere informazione in post produzione.
Ovviamente considero la post produzione come l'insieme di operazioni necessarie ad arrivare ad una buona (o ottima)
stampa finale della foto.
Ciao
Francesco
- Giuseppe Toffoli
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Grazie Francesco,francesconicastri ha scritto:Credo ci sia il bisogno di fare un po' di chiarezza nell'uso del bilanciamento del bianco.
Questa operazione può essere usata per due scopi:
il primo, più diffuso, è quello di raggiungere una corretta rappresentazione del colore della scena;
il secondo, più scientifico forse, permette di raggiungere l'equilibrio tra i canali anche a discapito della resa.
Nel primo caso otterremo sicuramente un'immagine più bella in fase di sviluppo e "già pronta" ma potremmo
imbatterci in canali prossimi alla saturazione che ci impediranno alcuni interventi di post produzione.
Se sceglieremo di bilanciare perfettamente i canali e di applicare la correzione delle dominanti in post produzione
guadagneremo la libertà di intervenire sulla foto senza il rischio di distruggere informazione in post produzione.
Ovviamente considero la post produzione come l'insieme di operazioni necessarie ad arrivare ad una buona (o ottima)
stampa finale della foto.
Ciao
ci sono decine di libricini del tipo "digital-photo for dummer" che utilizzano le loro 200 pagine per dire esattamente quello che hai espresso tu in 5 righre, senza aggiungere niente altro. Ho capito che tutto ciò si impara esclusivamente con la pratica e con l'eserienza quindi aspetterò il 13 giugno per fare le domande a chi questo lavoro lo fa di mestiere...
per Riccardo, sono convinto che il bianco e nero sia molto più facile da gestire in quanto la mancanza della componente colore semplifica enormemente le cose, con la consapevolezza che una buona foto in bn non è comunque cosa facile.
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- Iscritto il: gio ago 23, 2007 11:01 pm
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- Ario Arioldi
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- Località: Locate di Triulzi (MI)
Aggiungerei che in genere esistono più vie per arrivare allo stesso risultato e stabilire quale è la migliore o semplicemente la più comoda è molto personale.
Ciao, Ario
Amicus Plato, sed magis amica veritas.
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- Iscritto il: sab apr 28, 2007 6:15 am
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Tempo fa lessi che i fotografi naturalisti impostano sulla macchina fotografica 5500 K in modo da ottenere tutte le dominanti proprie della luce naturale.
Per fotografare in ambiente controllato, la cosa che ho trovato molto utile è quella di fare il bilanciamento manuale misurando su di un cartoncino grigio, e poi scattare la foto definitiva lasciando il cartoncino grigio spuntare da una piccola porzione dell'immagine.
In Ps poi basta "pippettare" sul cartoncino grigio per ottenere un bilanciamento del bianco molto neutro. Alternativa si fanno due scatti, uno con il cartoncino grigio al centro dell'immagine, uno togliendolo, si calibra il primo con la pippetta e poi si applicano le correzioni al secondo scatto.
Saluti
Per fotografare in ambiente controllato, la cosa che ho trovato molto utile è quella di fare il bilanciamento manuale misurando su di un cartoncino grigio, e poi scattare la foto definitiva lasciando il cartoncino grigio spuntare da una piccola porzione dell'immagine.
In Ps poi basta "pippettare" sul cartoncino grigio per ottenere un bilanciamento del bianco molto neutro. Alternativa si fanno due scatti, uno con il cartoncino grigio al centro dell'immagine, uno togliendolo, si calibra il primo con la pippetta e poi si applicano le correzioni al secondo scatto.
Saluti