"CROP"
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- Alberto Bari
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"CROP"
Alcune considerazioni sui “CROP”
Il “crop” è da tempo l’argomento principe in molte discussioni, quasi sempre il termine è rivolto al sensore in rapporto alla focale dell’ottica che subisce un fattore di moltiplicazione, meno frequentemente viene citato allorchè riferito al taglio di un’immagine durante la post-produzione.
In queste righe vorrei soffermarmi sul rapporto che intercorre fra tipo di sensore, tagli in post-produzione, stampante e carta.
Nel primo caso il fattore di “crop” è fisso e imposto dal tipo di sensore (fattore 2 - 1,6 - 1,5 - 1,33 - 1,0 ecc.), mentre agendo in post-produzione è libero e dipende esclusivamente dalle decisioni del fotografo.
In entrambi i casi il crop deve fare i conti con i formati della carta imposti, in questo caso dai produttori, che hanno scelto un rapporto fra i lati che non coincide mai con i formati dei sensori scelti dai produttori di fotocamere.
Analizziamo in prima battuta i rapporti fra i più utilizzati formati di carta:
A4 = 3 : 2,121212
A3 = 3 : 2,121428
A2 = 3 : 2,121212
A3+ = 3 : 2,043478
Come si può notare nessuno coincide esattamente con il più comune rapporto fra i lati della pellicola 35 mm o dei sensori con rapporto 3:2, così come nel rapporto 4:3.
Se desideriamo riempire il formato A3, A4, A2 con una immagine in rapporto 3 : 2 oppure 4:3, dobbiamo necessariamente tagliare la nostra fotografia nel lato lungo o nel lato corto , ecco alcuni esempi:
4/3 su A3 42x31,5 anziché 42 x 29,7 dobbiamo tagliare 1,8 cm sopra o sotto;
3/2 su A3 44,64 x 29,7 anziché 42x29,7 dobbiamo tagliare 2,64 cm a sinistra o a destra;
3/2 su A3+ 32,9x49,4 anziché 32,9x48,3 dobbiamo tagliare 1,1 cm a sinistra o a destra.
Se prendiamo in considerazione stampanti ink jet di alto livello, come la mia Epson Stylus Pro 3800, e intendiamo stampare a pieno formato, allorchè impostiamo la scelta “A3 pieno formato” accettiamo anche il comando”autoespansione” che significa in pratica mordere qualche millimetro in più ai bordi. quindi il taglio che abbiamo dato alla fotografia non verrà rispettato e vedremo nella stampa qualcosa di meno, qualcosa che non siamo in grado di tenere sotto controllo e che possiamo verificare solo a stampa avvenuta, orientativamente la stampante si mangia mezzo centimetro per parte su un formato A4!
Poichè il taglio si rende quasi sempre necessario, per evitarlo o limitarne i danni ci troviamo di fronte a due scelte:
stampare la nostra fotografia lasciando un bordo bianco intorno all’immagine, magari aggiungendo un bordino nero per staccare dallo sfondo bianco le zone più chiare che si trovano ai bordi dell’area inquadrata. Ovviamente in questo caso i rapporti fra i bordi sopra e sotto non saranno identici a quelli laterali, aggiungendo di fatto una componente antiestetica.
fare uno o due passi indietro in fase di ripresa in modo da poter ritagliare l’immagine senza rifilare la fotografia togliendo o avvicinandoci troppo a parti importanti, come la testa o i piedi di una persona con un sensore 4:3 o un braccio posizionato all’estremità destra o sinistra nel caso di un sensore con rapporto 3:2. Inoltre questa regola ci preserva al problema legato all’auto-espansione nel pieno formato.
Il “crop” è da tempo l’argomento principe in molte discussioni, quasi sempre il termine è rivolto al sensore in rapporto alla focale dell’ottica che subisce un fattore di moltiplicazione, meno frequentemente viene citato allorchè riferito al taglio di un’immagine durante la post-produzione.
In queste righe vorrei soffermarmi sul rapporto che intercorre fra tipo di sensore, tagli in post-produzione, stampante e carta.
Nel primo caso il fattore di “crop” è fisso e imposto dal tipo di sensore (fattore 2 - 1,6 - 1,5 - 1,33 - 1,0 ecc.), mentre agendo in post-produzione è libero e dipende esclusivamente dalle decisioni del fotografo.
In entrambi i casi il crop deve fare i conti con i formati della carta imposti, in questo caso dai produttori, che hanno scelto un rapporto fra i lati che non coincide mai con i formati dei sensori scelti dai produttori di fotocamere.
Analizziamo in prima battuta i rapporti fra i più utilizzati formati di carta:
A4 = 3 : 2,121212
A3 = 3 : 2,121428
A2 = 3 : 2,121212
A3+ = 3 : 2,043478
Come si può notare nessuno coincide esattamente con il più comune rapporto fra i lati della pellicola 35 mm o dei sensori con rapporto 3:2, così come nel rapporto 4:3.
Se desideriamo riempire il formato A3, A4, A2 con una immagine in rapporto 3 : 2 oppure 4:3, dobbiamo necessariamente tagliare la nostra fotografia nel lato lungo o nel lato corto , ecco alcuni esempi:
4/3 su A3 42x31,5 anziché 42 x 29,7 dobbiamo tagliare 1,8 cm sopra o sotto;
3/2 su A3 44,64 x 29,7 anziché 42x29,7 dobbiamo tagliare 2,64 cm a sinistra o a destra;
3/2 su A3+ 32,9x49,4 anziché 32,9x48,3 dobbiamo tagliare 1,1 cm a sinistra o a destra.
Se prendiamo in considerazione stampanti ink jet di alto livello, come la mia Epson Stylus Pro 3800, e intendiamo stampare a pieno formato, allorchè impostiamo la scelta “A3 pieno formato” accettiamo anche il comando”autoespansione” che significa in pratica mordere qualche millimetro in più ai bordi. quindi il taglio che abbiamo dato alla fotografia non verrà rispettato e vedremo nella stampa qualcosa di meno, qualcosa che non siamo in grado di tenere sotto controllo e che possiamo verificare solo a stampa avvenuta, orientativamente la stampante si mangia mezzo centimetro per parte su un formato A4!
Poichè il taglio si rende quasi sempre necessario, per evitarlo o limitarne i danni ci troviamo di fronte a due scelte:
stampare la nostra fotografia lasciando un bordo bianco intorno all’immagine, magari aggiungendo un bordino nero per staccare dallo sfondo bianco le zone più chiare che si trovano ai bordi dell’area inquadrata. Ovviamente in questo caso i rapporti fra i bordi sopra e sotto non saranno identici a quelli laterali, aggiungendo di fatto una componente antiestetica.
fare uno o due passi indietro in fase di ripresa in modo da poter ritagliare l’immagine senza rifilare la fotografia togliendo o avvicinandoci troppo a parti importanti, come la testa o i piedi di una persona con un sensore 4:3 o un braccio posizionato all’estremità destra o sinistra nel caso di un sensore con rapporto 3:2. Inoltre questa regola ci preserva al problema legato all’auto-espansione nel pieno formato.
Va bene e comprendo che la tua sia una lamentela sul fatto che non si possa riprodurre fedelmente quanto visto nel mirino della macchina fotografica.
Ma, ti chiedo, quanto all'atto pratico quel mezzo centimetro per lato incide sui contenuti della fotografia?
Personalmente, forse per limiti personali, non ho mai sentito l'esigenza di sfruttare anche quel mezzo centimetro.
Ma, ti chiedo, quanto all'atto pratico quel mezzo centimetro per lato incide sui contenuti della fotografia?
Personalmente, forse per limiti personali, non ho mai sentito l'esigenza di sfruttare anche quel mezzo centimetro.
- Alberto Bari
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Innanzi tutto si va dal mezzo centimetro a oltre due centimetri e mezzo, in ogni caso se inquadri una scena alla perfezione lasciando fuori campo ciò che non desideri sia compreso e arrivando al limite con ciò che ti interessa, situazione che si presenta in molte occasioni, ti trovi a disagio quando devi andare in stampa a meno che tu non decida di stampare il 100% con bordo bianco da conservare o ritagliare con le forbici o con la taglierina!Vittorio Tonazzi ha scritto:Va bene e comprendo che la tua sia una lamentela sul fatto che non si possa riprodurre fedelmente quanto visto nel mirino della macchina fotografica.
Ma, ti chiedo, quanto all'atto pratico quel mezzo centimetro per lato incide sui contenuti della fotografia?
Personalmente, forse per limiti personali, non ho mai sentito l'esigenza di sfruttare anche quel mezzo centimetro.
la mia scelta/gusto personale è stampare sempre il fotogramma pieno, con rapporto 3:2 sia per film 35 mm che per file DX (ovviamente cercando di curare l'inquadratura n fase di ripresa); perciò stampando su A4 e A3 scelgo di lasciare un bordino bianco - con l'aggiunta del profilino nero - dando alla stampante il comando di centrare l'immagine. Mi sembra il compromesso migliore, del resto anche la carta fotografica tradizionale a parte il 18x 24 aveva formati 24x30 e 30 x 40 diversi dal 3:2. Ciao.
la migliore macchina fotografica del mondo è quella che si ha con sè al momento di scattare la foto.
proverbio fotografico cinese
marco
http://marcoeugenio52.blogspot.it
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Già !marcobia ha scritto:del resto anche la carta fotografica tradizionale a parte il 18x 24 aveva formati 24x30 e 30 x 40 diversi dal 3:2
E prima del digitale non ci si facevano tutte queste s.....torie mentali !
Alberto Grifantini
http://www.flickr.com/photos/muralto/
"....Quel che io vedo non è quello che vedi tu. E non è solo una questione di prospettiva, io vedo ciò che voglio farti vedere, tu ciò che credi di dover vedere. E che in fondo vuoi vedere..."
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- Alberto Bari
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Io scatto in 2/3 e 4/3, e a volte in 6/6 e non esiste nessuna carta che coincida con uno solo dei formati che utilizzo, quindi stampo sempre con un margine di almeno un centimetro, fatto che mi permette di non toccare le fotografie sulla parte stampata.g.caprio ha scritto:Caro Alberto, con la (scarsa) precisione delle cornicette di una leica M (ma anche delle reflex digitali non top di gamma) ti vai a preoccupare del cm in più o in meno della stampa? E quando a breve passerai al micro 4/3?
Inoltre stampando col margine si risparmia molto inchiostro in quanto il carrello con le testine, nel pieno formato, oltrepassa sia a destra che a sinistra la carta regalando inchiostro alle spugnette assorbenti e sporcando la stampante.
Ho calcolato un consumo orientativo superiore di un 20% rispetto alla stampa con bordo.
Io stampo con il bordo bianco , ritaglio in post e faccio di tutto , tranne taroccare la "FOTO" per cercare di raggiungere lo scopo che mi ero prefissato
Il mito dello scatto perfetto in fase di ripresa , personalmente ho smesso di cercarlo da quando hanno tentato di scipparmi durante la festa per la vittoria del campionato mondiale di calcio . Da allora quando fotgrafo la gente tengo sempre aperti tutti e due gli occhi ed è molto divertente vedere l'epressione di chi viene ritratto che non capisce quando scatti .
Ok sono andato OT e me ne scuso , buon fine settimana a tutti e... pensiamo alle foto non ai crop !
Il mito dello scatto perfetto in fase di ripresa , personalmente ho smesso di cercarlo da quando hanno tentato di scipparmi durante la festa per la vittoria del campionato mondiale di calcio . Da allora quando fotgrafo la gente tengo sempre aperti tutti e due gli occhi ed è molto divertente vedere l'epressione di chi viene ritratto che non capisce quando scatti .
Ok sono andato OT e me ne scuso , buon fine settimana a tutti e... pensiamo alle foto non ai crop !