Nel successivo mio intervento sulla resa del Summicron 50 testato sulla M9 a tutta apertura addirittura qualche intervento dove si parlava di immagini impastate e fuori fuoco suggerendo di riproporre scatti con il diaframma più chiuso per meglio poter valutare la plasticità (?).
Pur non essendo io mai stato propenso a strozzare eccessivamente la bocca delle ottiche mi sono adeguato e gli scatti che seguono sono un primo assaggio della resa del 12 mm Còsina quando diaframmato e soprattutto usato abbastanza in bolla e del 50 Summicron diaframmato sia a f/8 che, nuovamente a tutta apertura.
Sono cosciente che chi vuole criticare non perderà l'occasione (ben vengano anzi le critiche a patto che siano costruttive) ma io ragiono da mediocre utilizzatore delle focali sotto il 35 mm e da grande e mai pentito sostenitore dei diaframmi più aperti in tutte le occasioni in cui questo è possibile.
Oggi, con il digitale e la sua impagabile possibilità di arrivare a sensibilità elevate senza grossi problemi, la luminosità massima delle ottiche non è più una conditio sine qua non per lavorare in condizioni di luce precarie ma essenzialmente una scelta del fotografo.
Non commento troppo le immagini e, come ho deciso di fare, mi limito a pubblicarle lasciando il giudizio finale solo a chi guarda, sebbene con i limiti pietosi del web e del monitor.
Se però i risultati del 12 mm usato in modo "corretto" (intendo cercando di mantenere la macchina abbastanza in bolla e non sparacchiando a destra e a manca senza neppure inquadrare) sono quelli che vedo io e che vi propongo, allora i casi sono due: o io non ho una esatta cognizione di che cosa si intenda per "usabile" oppure i limiti di accettabilità di una immagine sono diventati assolutamente soggettivi, forse troppo.
La mia modesta impressione è che il 12 comunque restituisca anche sul pieno formato della M9 risultati assolutamente più che accettabili se consideriamo la ridottissima lunghezza focale e non ho usato il filtro degradè volutamente perchè restasse evidente la vignettatura fisiologica che si mantiene però entro valori che mi sentirei di definire trascurabili.
Ovvio che se da un obiettivo di concorrenza nato per il 35 mm si pretendono risultati da Super Angulon 47 su un banco ottico 13x18 allora il discorso cambia (ma anche in quel caso la vignettatura c'era eccome e ben più marcata e disturbante).
Sulla resa del Summicron 50 ho già detto abbastanza e i due scatti finali sono uno la risposta a chi chiedeva di chiudere il diaframma di qualche stop e l'altro l'esempio di come si possa iniziare a parlare di "plasticità" e di "resa del fuori fuoco" di un obiettivo anche se dietro i vetri non c'è più la pellicola ma il tanto vituperato sensore.
Ne seguiranno altre, non mi fermo certamente qui e non per farne una inutile puntigliosa questione personale ma solo perchè i giudizi, secondo me, vanno sempre espressi con molta cautela, sia in bene che in male.
Inutile ricordare che tutti gli scatti non sono stati assolutamente toccati e sono i jpg ridotti ricavati dai files di M9 così come registrati.
Ciao
M9+12 mm Voigtlander a f/8

M9+12 mm Voigtlander a f/8

M9+12 mm Voigtlander a f/11

M9+12 mm Voigtlander a f/11

M9+12 mm Voigtlander a f/11

M9+50 mm Summicron f f/8

M9+50 mm Summicron f f/2

Ovviamente, se volete, continua ...
