Esposizione a destra
Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba
Esporre di destra non è altro che adattare il Sistema Zonale con il digitale e ne più e meno di come si faceva con la diapositiva.
Prima si esponeva per le ombre (con i negativi) come giustamente detto, ma chi usava la diapositiva esponeva per le luci...altrimenti i dettagli importanti venivano persi.
Il digitale è un positivo, appunto e quindi occcorre valutare i limiti nelle alte luci e, con un' accurata sovraesposizione delle alte luci (misurazione spot stretta è tarata a dare sempre un media) si collocheranno proprio al limite dell' istogramma.
Non mi sembra da informatici, ma ragionamenti da fotografi che hanno bene in mente cosa sia la sensitometria e la curva caratteristica di una pellicola...almeno per chi prima usava solo questi materiali.
Se volete, ne ho parlato qui sul forum che porto avanti: http://www.qtp.it/forum/viewtopic.php?t ... le&start=0
solo perché ci sono alcuni esempi pratici...mi raccomando.
Prima si esponeva per le ombre (con i negativi) come giustamente detto, ma chi usava la diapositiva esponeva per le luci...altrimenti i dettagli importanti venivano persi.
Il digitale è un positivo, appunto e quindi occcorre valutare i limiti nelle alte luci e, con un' accurata sovraesposizione delle alte luci (misurazione spot stretta è tarata a dare sempre un media) si collocheranno proprio al limite dell' istogramma.
Non mi sembra da informatici, ma ragionamenti da fotografi che hanno bene in mente cosa sia la sensitometria e la curva caratteristica di una pellicola...almeno per chi prima usava solo questi materiali.
Se volete, ne ho parlato qui sul forum che porto avanti: http://www.qtp.it/forum/viewtopic.php?t ... le&start=0
solo perché ci sono alcuni esempi pratici...mi raccomando.
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Bon,
ognuno poi esporrà come meglio si trova però:
a livello tecnico(HARDWARE) l'esposizione a destra è l'unica corretta dato che il sensore
ha una risposta lineare, non c'è nulla da fare, i dettagli nelle ombre avranno a disposizione
sempre una quantità molto minore di sfumature (sia colore che di luminosità) per essere descritti.
Perdere le ombre, inoltre, non è un gran problema dato che è facile chiuderle in pp.
Sempre, ovviamente, restando entro i limiti della gamma tonale a disposizione.
Ciao
ognuno poi esporrà come meglio si trova però:
a livello tecnico(HARDWARE) l'esposizione a destra è l'unica corretta dato che il sensore
ha una risposta lineare, non c'è nulla da fare, i dettagli nelle ombre avranno a disposizione
sempre una quantità molto minore di sfumature (sia colore che di luminosità) per essere descritti.
Perdere le ombre, inoltre, non è un gran problema dato che è facile chiuderle in pp.
Sempre, ovviamente, restando entro i limiti della gamma tonale a disposizione.
Ciao
Francesco
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Come dice Palmerino, il sensore è un positivo anche se il file Raw viene chiamato, negativo digitale, in virù dei possibili aggiustamenti dell’esposizione in fase di elaborazione del file grezzo.
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“non è vero che il sensore si mangia così facilmente il dettaglio nelle alte luci
o almeno quello della M8 è famoso per essere uno di quelli che conserva meglio!”
...
“…su un jpeg creato al volo con impostazioni standard non sul reale
contenuto del file raw per cui anche nel caso segnalasse luci sfondate ci sono
buone probabilità, se la sovra esposizione non è eccessiva, di recuperare tutto,
o quasi, dalle aree lampeggianti”
Francesco N.
- - -
L’esposizione non è un fatto di fede: bisogna conoscere il reale limite in sovraesposizione di un determinato sensore su una determinata macchina, anche utilizzando il formato Raw, che semplicemente sposta più in là il limite.
Noto il limite di sovraesposizione massima tollerata (p.e. +1.5, +1.7, +2.0) si attribuirà alle alte luci quel valore rispetto ad una lettura spot misurata.
La M8 potrà aiutare restituendo una apparente maggior gradualità dei passaggi tonali,
ma non può certo ignorare la linearità dell’esposizione del digitale, e farsi un baffo del punto di non ritorno.
- - -
L’insieme sensore-software tollera +2,0?
Allora alte luci in zona 7 secondo Ansel.
Non 7,2 perché se per caso quel bianco è la neve o il cielo,
ed occupa un’ampia zona del fotogramma, e lo buchi (fuori gamma),
non rimane nulla.
Non a caso glia americani, molto sensibili ai problemi esposimetrici, chiedevano esposimetri capaci di segnalare differenze in 1/6 di stop nelle reflex digitali, per avere un miglior controllo delle alte luci…
Certo non è un approccio che si può tenere facilmente con una M8.
O, meglio, non è vietato, ma è certo più utile e comodo uno spot stretto.
Comunque l’esperienza aiuta…
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“non è vero che il sensore si mangia così facilmente il dettaglio nelle alte luci
o almeno quello della M8 è famoso per essere uno di quelli che conserva meglio!”
...
“…su un jpeg creato al volo con impostazioni standard non sul reale
contenuto del file raw per cui anche nel caso segnalasse luci sfondate ci sono
buone probabilità, se la sovra esposizione non è eccessiva, di recuperare tutto,
o quasi, dalle aree lampeggianti”
Francesco N.
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L’esposizione non è un fatto di fede: bisogna conoscere il reale limite in sovraesposizione di un determinato sensore su una determinata macchina, anche utilizzando il formato Raw, che semplicemente sposta più in là il limite.
Noto il limite di sovraesposizione massima tollerata (p.e. +1.5, +1.7, +2.0) si attribuirà alle alte luci quel valore rispetto ad una lettura spot misurata.
La M8 potrà aiutare restituendo una apparente maggior gradualità dei passaggi tonali,
ma non può certo ignorare la linearità dell’esposizione del digitale, e farsi un baffo del punto di non ritorno.
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L’insieme sensore-software tollera +2,0?
Allora alte luci in zona 7 secondo Ansel.
Non 7,2 perché se per caso quel bianco è la neve o il cielo,
ed occupa un’ampia zona del fotogramma, e lo buchi (fuori gamma),
non rimane nulla.
Non a caso glia americani, molto sensibili ai problemi esposimetrici, chiedevano esposimetri capaci di segnalare differenze in 1/6 di stop nelle reflex digitali, per avere un miglior controllo delle alte luci…
Certo non è un approccio che si può tenere facilmente con una M8.
O, meglio, non è vietato, ma è certo più utile e comodo uno spot stretto.
Comunque l’esperienza aiuta…
Ciao,
Donatello
Donatello
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Certo, Domenico,domenicocaminiti ha scritto:Scusa Donatello, ma non sei un pellicolaro?
ma quando si parla di esposizione non riesco a trattenermi.
Si sarà capito, che ho un certo debole per le questioni "tecniche".
E poi un critico d'arte o musicale, mica deve saper dipingere, suonare o cantare.
Comunque mi tengo aggiornato,
se mai dovessi capitolare al digitale... fra qualche lustro!
Ciao,
Donatello
Donatello
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Stavo appunto pensando a te quando rispondevo a Domenico, dicendomi:andreadesanctis ha scritto:Ma dilla tutta,Don,usi quasi esclusivamete Nikon D 50.
Ciao!
ora, oltre ad Andrea De Sanctis
- che mi ribadisce ad ogni pie' sospinto che sono pronto per il digitale -
ci si mette anche Domenico Caminiti!
Ciao,
Donatello
Donatello
- Andrea De Sanctis
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Habemus documenta!
Altro che pronto per il digitale,lo usi da tempo!
Bye
Altro che pronto per il digitale,lo usi da tempo!
Bye
Ultima modifica di Andrea De Sanctis il mer nov 19, 2008 8:06 pm, modificato 1 volta in totale.
Andrea
Σκιᾶς ὄναρ ἄνθρωπος (Pindaro)
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- Domenico Caminiti
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Caro Donatello,
mi sà che d'ora in poi, dopo questa flagranza colta da Andrea, le tue costruttive critiche analogiche perdano di attendibilità.
Di ogni attenuante addotta (è un fotomontaggio, non è mia, ecc.) non se ne terrà conto.
mi sà che d'ora in poi, dopo questa flagranza colta da Andrea, le tue costruttive critiche analogiche perdano di attendibilità.
Di ogni attenuante addotta (è un fotomontaggio, non è mia, ecc.) non se ne terrà conto.
Domenico
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
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Ma non mi pare di essere in disaccordo, infatti non ho mai detto di bruciare.Donatello Birsa ha scritto: “non è vero che il sensore si mangia così facilmente il dettaglio nelle alte luci
o almeno quello della M8 è famoso per essere uno di quelli che conserva meglio!”
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“…su un jpeg creato al volo con impostazioni standard non sul reale
contenuto del file raw per cui anche nel caso segnalasse luci sfondate ci sono
buone probabilità, se la sovra esposizione non è eccessiva, di recuperare tutto,
o quasi, dalle aree lampeggianti”
Francesco N.
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L’esposizione non è un fatto di fede: bisogna conoscere il reale limite in sovraesposizione di un determinato sensore su una determinata macchina, anche utilizzando il formato Raw, che semplicemente sposta più in là il limite.
Noto il limite di sovraesposizione massima tollerata (p.e. +1.5, +1.7, +2.0) si attribuirà alle alte luci quel valore rispetto ad una lettura spot misurata.
La M8 potrà aiutare restituendo una apparente maggior gradualità dei passaggi tonali,
ma non può certo ignorare la linearità dell’esposizione del digitale, e farsi un baffo del punto di non ritorno.
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L’insieme sensore-software tollera +2,0?
Allora alte luci in zona 7 secondo Ansel.
Non 7,2 perché se per caso quel bianco è la neve o il cielo,
ed occupa un’ampia zona del fotogramma, e lo buchi (fuori gamma),
non rimane nulla.
Non a caso glia americani, molto sensibili ai problemi esposimetrici, chiedevano esposimetri capaci di segnalare differenze in 1/6 di stop nelle reflex digitali, per avere un miglior controllo delle alte luci…
Certo non è un approccio che si può tenere facilmente con una M8.
O, meglio, non è vietato, ma è certo più utile e comodo uno spot stretto.
Comunque l’esperienza aiuta…
Solo di non farsi imbrogliare e di supplire con l'esperienza all'imbroglio del preview. tutto qui.
Ciao
Francesco
-
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Beccato, ma era carnevale 2007!andreadesanctis ha scritto:Habemus documenta!
Altro che pronto per il digitale,lo usi da tempo!
Bye
Guarda te, io candido l'avevo mandata per il "Summilux net non avendone altre.
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“non è vero che il sensore si mangia così facilmente il dettaglio nelle alte luci
o almeno quello della M8 è famoso per essere uno di quelli che conserva meglio!”
...
“…su un jpeg creato al volo con impostazioni standard non sul reale
contenuto del file raw per cui anche nel caso segnalasse luci sfondate ci sono
buone probabilità, se la sovra esposizione non è eccessiva, di recuperare tutto,
o quasi, dalle aree lampeggianti”
...
Ma non mi pare di essere in disaccordo, infatti non ho mai detto di bruciare.
Solo di non farsi imbrogliare e di supplire con l'esperienza all'imbroglio del preview. tutto qui.
Ciao
_________________
Francesco
Mica ho detto che siamo in disaccordo, ho solo detto che l'esposizione precisa e consapevole non è, nemmeno un po', un atto di fede come mi vien da pensare leggendo le tue espressioni che ho riportato sopra
Però. e qui passo la palla agli esperti veri di digitale:
perchè mai le case avrebbero dovuto separare addirittura in tre canali la visualizzazione tramite grafico dell'esposizione e del fuori gamma, di cui il sistema a lampeggio è una visualizzazione parziale riferita alle alte luci, se fosse inattendibile?
Io credo, ma aspetto smentite, che il lampeggio valga per quella combinazione tempo diaframma comprerssa al volo, Se col file Raw posso, per così dire, attribuire, entro certi limiti, una diversa esposizione ed ottenere una compressione meno brutale dei dati, non faccio altro che spostare in là il limite di bruciatura delle alte luci, che però dovrebbe essere definito come valore numerico, o no?
Non credo che la linearità del sistema esposimetrico digitale lasci spazi di soggettività...
Ciao,
Donatello
Donatello
- Ario Arioldi
- Messaggi: 2274
- Iscritto il: lun apr 30, 2007 4:35 pm
- Località: Locate di Triulzi (MI)
Io credo che il limite di affidabilità dell'istogramma prodotto in macchina e dei relativi "allarmi" non stia tanto nella compressione dei dati quanto nel fatto che le curve standard che vengono applicate in macchina ai dati raw sono fatte per produrre una immagine gradevole ma non sicuramente ottimizzata per conservare la massima gamma tonale possibile.
Certamente una elaborazione dei dati raw fatta fuori dalla macchina e con software di qualità è in grado di fare molto meglio.
Buona giornata,
Ario
Certamente una elaborazione dei dati raw fatta fuori dalla macchina e con software di qualità è in grado di fare molto meglio.
Buona giornata,
Ario
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- Messaggi: 1275
- Iscritto il: gio ago 23, 2007 11:01 pm
- Località: Roma
Esisteva una macchina che dava l'istogramma preciso dei dati registrati
dal sensore, era una dcs kodak ma non ricordo il modello preciso.
Per il resto ha risposto Ario.
Comunque non è un atto di fede, è solo che anche con le pellicole
esponi in maniera diversa da come ti dice l'esposimetro, o no?
Ciao
dal sensore, era una dcs kodak ma non ricordo il modello preciso.
Per il resto ha risposto Ario.
Comunque non è un atto di fede, è solo che anche con le pellicole
esponi in maniera diversa da come ti dice l'esposimetro, o no?
Ciao
Francesco
Concordo con Donatello che forse è quello che meglio sfrutterebbe la dinamica di un digitale con semplicità e precisione, senza...atti di fede od essere costretto a visualizzare il pratico istogramma.
Basta un esposimetro spot stretto ed anche in jpg (mediamente) si avranno ottimali dinamiche: con le mie Olympus uso quasi sempre questo versatile (per me) formato.
Il lampeggio od il classico istrogramma potrebbe portare fuori strada perché è riferito solo alla luminanza in generale, mentre solo vagliando i tre canali monocromatici singolarmente, si potrà avere la sicurezza di non essere fuori scala. *
Consiglio per questo di essere un pochino avari scegliendo oggetti chiarissimi, ma molto colorati: in questo caso sarà l' esposimetro della fotocamera (probabile) a non essere preciso, perché magari tenderà a perdere sensibilità con alcuni colori, come il rosso.
* Do per scontato che piccole zone possono essere anche bianchissime e senza dettaglio: ogni fotografo sa che queste piccole zone esaltano meglio la scala tonale e magari soggetti più scuri nelle vicinanze.
Basta un esposimetro spot stretto ed anche in jpg (mediamente) si avranno ottimali dinamiche: con le mie Olympus uso quasi sempre questo versatile (per me) formato.
Il lampeggio od il classico istrogramma potrebbe portare fuori strada perché è riferito solo alla luminanza in generale, mentre solo vagliando i tre canali monocromatici singolarmente, si potrà avere la sicurezza di non essere fuori scala. *
Consiglio per questo di essere un pochino avari scegliendo oggetti chiarissimi, ma molto colorati: in questo caso sarà l' esposimetro della fotocamera (probabile) a non essere preciso, perché magari tenderà a perdere sensibilità con alcuni colori, come il rosso.
* Do per scontato che piccole zone possono essere anche bianchissime e senza dettaglio: ogni fotografo sa che queste piccole zone esaltano meglio la scala tonale e magari soggetti più scuri nelle vicinanze.
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francesconicastri ha scritto:...
Comunque non è un atto di fede, è solo che anche con le pellicole
esponi in maniera diversa da come ti dice l'esposimetro, o no?
Ciao
Dipende, non necessariamente, a volte in più, a volte in meno (sovra, sotto), ma con coscienza assoluta di ciò che faccio, non per contraddire
l'esposimetro tout court ...
Per questo mi fanno sorridere quelli che dicono che l'esposizione automatica funziona,
ma anche quelli che espongono in manuale seguendo pedissequamente le indicazioni dell'esposimetro.
Ci sentiamo
Ciao,
Donatello
Donatello