In automatico, magari per cogliere scatti "al volo", si telemetra, si inquadra grossolanamente e si schiaccia. Un infinitesimo di secondo dopo si realizza il valore del tempo di otturazione indicato dalla fotocamera, ma è troppo tardi: l'otturatore è già partito. E la fotocamera espone, espone, espone.
Il fotografo bestemmia, toglie subito il tappo dall'obiettivo nella speranza che la fotocamera, notato il balzo di intensità luminosa, chiuda l'otturatore. Ma sarebbe una reazione troppo "umana", la lettura è stata già fatta, perciò nisba.
Dopo un secondo e mezzo/due, il fotografo, pur di non perdere l'attimo, che forse è ancora "caldo" (non succede quasi mai), spegne la fotocamera, aspetta un altro mezzo secondo e la riaccende pregando.
In ritardo clamoroso ri-inquadra alla disperata e ri-schiaccia, ottenendo una foto completamente fuori fuoco ma ben esposta.
All'undicesimo tentativo, come dice Roberto, la fotocamera si ribella ma... a chi non è mai capitato tiri una riga qui sotto!

In alternativa, si aspetta la chiusura dell'otturatore. Mentre il "rumore" viene ridotto, si può scattare di nuovo, mi pare. Stasera faccio una prova.
Ciao,