il workflow di Salgado...

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

Moderatori: Emilio Vendramin, Riccardox, Massimiliano Liti, Sergio Frascolla, Michele Azzali, Ferruccio Lobba

Avatar utente
Michele Azzali
Moderatore
Messaggi: 6860
Iscritto il: mer mag 02, 2007 10:39 am
Località: Trento
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Michele Azzali » ven apr 26, 2013 12:23 pm

Ho approfondito (un po'...) la mia conoscenza sui lavori di Salgado e in particolare su questo 'Genesis': ho deciso che vedrò la mostra e comprerò il libro, perchè le foto sono veramente superlative. Uno spunto su cui meditare è che hanno tutte un moderato trattamento in HDR.
Il fatto dei negativi lo giustifico solo per motivi di costo e tempi di sviluppo: vuole fare 15000 scatti a viaggio, ma vuole trasferire solo il meglio su pellicola. Con altri numeri sarebbe veramente poco sensato. Del resto lui è Salgado e c'è chi fa la parte 'noiosa' per lui... :D
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!

http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/

Avatar utente
Roberto Frieri
Messaggi: 2116
Iscritto il: sab ott 10, 2009 4:49 pm
Località: Comano Terme (TN)
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Roberto Frieri » ven apr 26, 2013 1:49 pm

La povera carta rimane comunque il miglior supporto mai inventato in assoluto per la conservazione delle immagini.
Ho recentemente letto di grandi enti museali che stanno testando sistemi per replicare e conservare su carta, per eventuali future scansioni, una mole consistente di immagini (se non sbaglio, si trattatva di un articolo del British Journal of Photography).
Roberto Frieri
http://www.robertofrieri.net" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.twitter.com/robertofrieri" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.facebook.com/robertofrieri.net" onclick="window.open(this.href);return false;

annibale
Messaggi: 178
Iscritto il: gio feb 21, 2008 4:21 pm
Località: Montecorice (SA)

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da annibale » dom apr 28, 2013 8:49 am

Quello che non riesco a capire è quale sia il vantaggio, oltre al discorso dell'archiviazione su un supporto fisico, rispetto al metodo di stampa file/processo chimico (con ingranditore DeVere, per intenderci).
Annibale Catania

Avatar utente
Marco Pampaloni
Messaggi: 4058
Iscritto il: sab set 20, 2008 2:18 pm
Località: Okinawa, Japan
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Marco Pampaloni » dom apr 28, 2013 12:16 pm

Presumo la qualità della stampa stessa, che viene fatta proprio come fosse una stampa chimica...
I should have never switched from whiskey to martinis - H.Bogart
ciao a tutti
Marco

Avatar utente
valerio.falzetti
Messaggi: 4755
Iscritto il: lun ott 18, 2010 9:25 am
Località: Fabriano

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da valerio.falzetti » dom apr 28, 2013 8:18 pm

roby61r ha scritto:
g.caprio ha scritto:Non credo che una 1DSMKIII (in produzione fino a 1 anno fa al costo di 7000 euro) possa considerarsi una attrezzatura obsoleta. Senza nulla togliere ad uno dei miei fotografi preferiti, per il BN certamente tra i primi tre.
infatti Pino ho scritto di una generazione indietro, non considero la 1ds MKIII obsoleta tutt'altro !! ma adesso è uscita la 1Dx....
a tal proposito vi racconto un episodio avvenuto la settimana scorsa in un noto negozio di Roma, molto "fornito" ...nel reparto usato era presente la Ds MK III ad un buon prezzo, macchina in perfette condizioni senza un graffio e con pochissimi scatti, a circa 2200 euro, nel reparto del nuovo dello stesso negozio era esposta la stessa macchina a 6700 euro!! pazzesco!!!

comunque per pochi "spiccioli" in più se qualcuno vuole toccare con mano le foto del maestro può acquistare questo:

http://www.taschen.com/pages/en/catalog ... tion_a.htm
Sarà fantastico, non lo metto in dubbio, ma stiamo parlando di 7.500€ :shock: per 59kg di peso :shock: :shock:

Vale
Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene.
Ansel Adams

Avatar utente
Michele Azzali
Moderatore
Messaggi: 6860
Iscritto il: mer mag 02, 2007 10:39 am
Località: Trento
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Michele Azzali » dom apr 28, 2013 10:43 pm

valerio.falzetti ha scritto:...ma stiamo parlando di 7.500€ :shock: per 59kg di peso :shock: :shock:
Ma te lo porta a casa Salgado in persona... :D
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!

http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/

g.caprio
Messaggi: 1585
Iscritto il: sab mar 26, 2011 4:49 am

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da g.caprio » dom apr 28, 2013 11:15 pm

Siete i soliti spilorci...
Pino

Mario Mazziol
Messaggi: 331
Iscritto il: mar apr 23, 2013 5:08 am
Località: Venezia
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Mario Mazziol » lun apr 29, 2013 8:48 am

Quante "pippe" mentali... portatevi a casa questa edizione che, a casa, ve la porta DHL...
"Hardcover with 17 fold-outs, 24,3 x 35,5 cm, 520 pages, € 49,99".
Sicuramente abbiamo molto da imparare lasciando fuori della porta tutto il resto.
Buona lettura
Mario
______________________
http://www.mariomazziol.blogspot.com/
Solms Wetzlar 2011 ich war dort!

Lorenzo Bassi
Messaggi: 216
Iscritto il: dom feb 06, 2011 10:27 pm

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Lorenzo Bassi » lun apr 29, 2013 9:24 am

Michele Azzali ha scritto:
valerio.falzetti ha scritto:...ma stiamo parlando di 7.500€ :shock: per 59kg di peso :shock: :shock:
Ma te lo porta a casa Salgado in persona... :D

Va considerato anche che nella "cassa" è presente il leggio dall'architetto giapponese Tadao Ando, tutto compreso nel prezzo!
Lorenzo

Avatar utente
espando
Messaggi: 165
Iscritto il: lun mag 21, 2007 12:00 pm
Località: Biella
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da espando » lun apr 29, 2013 10:06 am

Lorenzo Bassi ha scritto:
Michele Azzali ha scritto:
valerio.falzetti ha scritto:...ma stiamo parlando di 7.500€ :shock: per 59kg di peso :shock: :shock:
Ma te lo porta a casa Salgado in persona... :D

Va considerato anche che nella "cassa" è presente il leggio dall'architetto giapponese Tadao Ando, tutto compreso nel prezzo!
E' quello il problema: non so dove mettere il leggio.... :D :D
Emanuele

amati35
Messaggi: 1452
Iscritto il: sab apr 28, 2007 2:45 pm

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da amati35 » mar apr 30, 2013 9:41 pm

...forse, più che per "conservare" gli scatti, si fa fare dei negativi perché sa controllare bene la stampa analogica e non sa e non ha intenzione di imparare ad usare PS, LR e compagnia.
L'idea di selezionare gli scatti usando dei provini a stampa va un po' nella stessa linea: non deve aprire nemmeno i files, né accendere il computer: di fatto è come se continuasse a lavorare in analogico, con la sola differenza che non deve cambiare il rullino ogni 36 scatti, ma una semplice schedina dopo 360 foto o giù di lì. E alla fine probabilmente con questo sistema risparmia pure!
______Claudio_____

fabiosavagnone
Messaggi: 54
Iscritto il: lun nov 28, 2011 7:51 pm

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da fabiosavagnone » gio mag 02, 2013 1:19 am

Sarò probabilmente patetico per alcuni ma tutto ciò per me è veramente osceno!!! Non voglio assolutamente discutere sul Sebastiao fotografo su di cui certamente credo non si possa discutere.
Ho però da dire alcune cose e dirle certamente mi addolora. Ho conosciuto Salgado quando, parecchi, ma parecchi anni fa, è stato a Favignana a fotografare i tonnaroti. Era uno spettacolo vederlo fotografare sembrava essere in una sorta di trans visivo, era al di fuori del mondo...o meglio era lui. la sua leica ed i tonnaroti. Sono stato solo un giorno con lui e la cosa che ho imparato in quel giorno è stata la previsualizzazione...dava infatti, con il suo modo di fotografare, la netta sensazione che la foto fosse nata una frazione di secondo prima nella sua testa...pochi scatti ma al momento giusto.
Da quel giorno non ho più visto Salgado ma ricordo che in quella giornata dalle 7 del mattino alle 6 del pomeriggio scattò circa 15 rullini.
Perché vi racconto questa magnifica esperienza perché oggi pur amando alla follia questo maestro della fotografia non riesco a capire più la metodologia del suo lavoro...mi spiego...perchè fare fotografie in digitale per poi convertirle? quale è il senso io personalmente non riesco a capirlo...non credo che a Salgado manchino i soldi per le pellicole e per le stampe e non credo che, come tanti anni fa oggi non possa avere la possibilità di farsi sviluppare e stampare il vero bianco e nero.!!..ma perchè farsi duplicare i migliori scatti in pellicola....perchè?? Non riesco a capire questa metodologia di lavoro... o è carne o è pesce...Scusate lo sfogo ma credo che oggi si faccia tanta confusione.
Personalmente sono contento di quello che faccio e delle mie scelte...colore con M9 e bianco e nero solo in pellicola e basta perchè per me quello è il bianco e nero...e vi dirò di più io scatto con la M9 come se scattassi a pellicola con la stessa concentrazione di chi scatta a pellicola perchè questo lo ritengo il metodo giusto, mi faccio guidare dall'istinto di chi non vede e non deve vedere immediatamente le immagini nel display, che ho disinserito, sentendosi così appagato di ciò che ha fatto...il risultato lo vedo alla fine della mia giornata scoprendo magari che la foto splendida è magari proprio l'ultima quella che ho fatto quando ancora non ero contento.
Come diceva David Burnett vecchio fotografo di Time..."il digitale ti permette di vedere subito quello che ti sei perso"

Avatar utente
Andrea Podesta'
Messaggi: 3988
Iscritto il: mer giu 13, 2007 9:07 pm
Località: Genova

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Andrea Podesta' » gio mag 02, 2013 7:23 am

... Penso che il processo sia rivelatore di quello che il digitale di fatto rappresenta: La possibilità di centuplicare il flusso di ripresa e di poter disporre di una dinamica espositiva che una sola macchina a pellicola non può garantire.

Concentrato quidi sulla ripresa, una volta catturata la "realta" della luce, usa o fà usare "lo stativo di riproduzione" e la pellicola, come fosse Photoshop,(considerando la pellicola una edizione più avanzata .... ), non rendendosi conto che la cosa, ha effetti sociali sconvolgenti, tra le fazioni contrapposte dei digitalisti e dei pellicolari .... :D :D
Un saluto

Andrea




... prima il contenuto, poi la qualità; oppure, prima, la qualità del contenuto .....
A.P.©

Avatar utente
Giuseppe Papale
Messaggi: 719
Iscritto il: mar dic 21, 2010 3:49 pm
Località: Lombardia
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Giuseppe Papale » gio mag 02, 2013 8:24 am

Andrea Podesta' ha scritto:... non rendendosi conto che la cosa, ha effetti sociali sconvolgenti, tra le fazioni contrapposte dei digitalisti e dei pellicolari .... :D :D
Gustosa osservazione :) però ribadisco quanto detto, Salgado conserva il suo archivio come ha sempre fatto: Pellicola.
Non fosse che per un problema di omogeneitá, pensate a quante migliaia di rullini possa avere...
Cordialità

Giuseppe


http://www.flickr.com/photos/gippo1948/sets" onclick="window.open(this.href);return false;

Avatar utente
Michele Azzali
Moderatore
Messaggi: 6860
Iscritto il: mer mag 02, 2007 10:39 am
Località: Trento
Contatta:

Re: il workflow di Salgado...

Messaggio da Michele Azzali » gio mag 02, 2013 11:53 am

fabiosavagnone ha scritto:...ma perchè farsi duplicare i migliori scatti in pellicola....perchè?? Non riesco a capire questa metodologia di lavoro... o è carne o è pesce...
E' quello che ho detto subito, e condivido. Poi ho pensato ai numeri citati: 15.000 (diconsi quindicimila) scatti a viaggio... ripeto, secondo me è l'unico motivo plausibile.
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!

http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/

Rispondi