Anch'io non ne ero sicuro, tuttavia in qualche modo avevo il sospetto.
Infatti non lascio mai lo scanner all'aperto, ma dopo l'uso metto sempre qualcosa che lo ripari dalla polvere.
Considerate poi che io ho un Minolta e nessuno più me lo assiste.
Credo però che la sporcizia gli starà lontano per parecchio tempo, magari se sono fortunato mi si guasta prima così non ci penso.
Impostazioni Nikon Coolscan IV
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Re: Coolscan
Confermo tutto quanto detto, corrisponde anche alla mia esperienza.albertospa ha scritto:Se puo' interessare uso da molto tempo un coolscan V con grandissima soddisfazione e queste sono le mie impressioni:
Diacolor- ottimi risultati, noto solo, rispetto agli originali, una leggera tendenza a rendere le immagini piu'scure e tendenti al freddo, cose facilmente rimediabili con PS secondo i gusti. Uso sempre "Digital Ice normal". Per il fuoco rieseguo una focheggiatura subito prima della scansione dopo che la dia e' stata inserita. Faccio questo perche' con il calore il film incurvandosi si muove e quindi e' importante far partire la scansione subito dopo la focheggiatura.
Bianco nero cromogenico e neg. colore: come per le dia, solo settaggio su negativo colore. Poi con PS regolare i vari parametri, naturalmente togliendo la saturazione per i B.N.
Neg. B.N. tradizionale: il negativo deve essere pulito perche' non si puo' usare Digital Ice. Settare su neg. colore o mono e regolare in P.S.
Una nota importante: con l"uso il sensore dello scanner si sporca restituendo immagini alla fine con perdita di dettaglio, aloni tra zone chiare e scure, e perdita di contrasto. Tutto questo avviene mooolto lentamente e per gradi e quindi si corre il rischio di trovarsi di fronte a delle immagini non soddisfacenti senza riuscire a capirne il motivo. La pulizia costa euro 130 circa. E" una cosa da tenere in considerazione specialmente nel caso dell'acquisto di uno scanner usato.
Buona luce
Grazie, e buona luce!
Gianluca
Gianluca
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Ho il Coolscan solo da un mese e mi trovo d’ accordo con i consigli di Albertospa e G.Toffoli.
Dopo questa mia breve esperienza, aggiungo le mie considerazioni.
Ogni diapositiva, posso dire anche ogni negativo in generale necessita di un suo “ aggiustamento “ personalizzato anche lieve ; soprattutto per le diapositive noto la necessità di schiarire leggermente ma , a parte le foto decisamente sbagliate, non ho mai dovuto fare correzioni eclatanti.
Per il colore dipende ovviamente dall’ emulsione che si usa. Con le vecchie care introvabili EPR64 ( e qui so di toccare un tasto dolente almeno per me e per Andrea D.S. ) NON ho dovuto fare nessuna correzione : sono belle e perfette tutte quelle che erano già belle e perfette in proiezione; con le ultime velvia 100 e 50 ho notato di dover apportare qualche correzione ma sempre modesta: schiarire un poco e correggere leggermente la tendenza al blu e, per la 50, abbassare un pelo il contrasto .
Naturalmente non si può pretendere di avere la stessa impressione visiva tra una dia proiettata con un colorplan a 4/5 mt di distanza e la stessa dia scannerizzata e visionata anche su un buono schermo da 21 pollici perfettamente tarato. L’ ho già detto in altri post: per me non c’ è niente che possa superare la qualità di una dia proiettata .
Assodato che la scannerizzazione porta ad una grana un po’ più evidente ma non spiacevole, non ho riscontrato, mi ripeto, la necessità di intervenire più di tanto per ottenere buone scansioni( per buone intendo corrispondenti almeno al 90% all’ originale ma che mai possono arrivare al 100% , non credo si possa pretendere di più) a patto che si parta da negativi o da dia perfetti come esposizione.
Con sovra o sottoesposizioni leggere si riesce a correggere bene in fase di scansione o postproduzione , con dominanti cromatiche dovute a temperature di colore troppo basse o a luci miste, personalmente preferisco correggere in postproduzione ( forse perché ancora non riesco a dominare bene gli strumenti software dello scanner ).
Inoltre, il recupero di scatti fortemente sovra o sottoesposti è effettivamente problematico con le dia, ma almeno si possono in certi casi recuperare !, mentre trovo grande soddisfazione con il B&N che, a parte casi limite comunque non stampabili, è forse più malleabile.
In conclusione : da dia o negativi perfetti si riescono ad ottenere scansioni eccellenti senza grandi interventi tenendo sempre presente la visione a monitor. Non ho ancora provato a stampare quindi su questo non mi esprimo.
Caro Francesco ed altri interessati, se ci vedremo a Venezia sarà ovviamente un piacere parlarne anche per me che ho appena iniziato questa strada e che mi affascina non poco.
Ciao
Dopo questa mia breve esperienza, aggiungo le mie considerazioni.
Ogni diapositiva, posso dire anche ogni negativo in generale necessita di un suo “ aggiustamento “ personalizzato anche lieve ; soprattutto per le diapositive noto la necessità di schiarire leggermente ma , a parte le foto decisamente sbagliate, non ho mai dovuto fare correzioni eclatanti.
Per il colore dipende ovviamente dall’ emulsione che si usa. Con le vecchie care introvabili EPR64 ( e qui so di toccare un tasto dolente almeno per me e per Andrea D.S. ) NON ho dovuto fare nessuna correzione : sono belle e perfette tutte quelle che erano già belle e perfette in proiezione; con le ultime velvia 100 e 50 ho notato di dover apportare qualche correzione ma sempre modesta: schiarire un poco e correggere leggermente la tendenza al blu e, per la 50, abbassare un pelo il contrasto .
Naturalmente non si può pretendere di avere la stessa impressione visiva tra una dia proiettata con un colorplan a 4/5 mt di distanza e la stessa dia scannerizzata e visionata anche su un buono schermo da 21 pollici perfettamente tarato. L’ ho già detto in altri post: per me non c’ è niente che possa superare la qualità di una dia proiettata .
Assodato che la scannerizzazione porta ad una grana un po’ più evidente ma non spiacevole, non ho riscontrato, mi ripeto, la necessità di intervenire più di tanto per ottenere buone scansioni( per buone intendo corrispondenti almeno al 90% all’ originale ma che mai possono arrivare al 100% , non credo si possa pretendere di più) a patto che si parta da negativi o da dia perfetti come esposizione.
Con sovra o sottoesposizioni leggere si riesce a correggere bene in fase di scansione o postproduzione , con dominanti cromatiche dovute a temperature di colore troppo basse o a luci miste, personalmente preferisco correggere in postproduzione ( forse perché ancora non riesco a dominare bene gli strumenti software dello scanner ).
Inoltre, il recupero di scatti fortemente sovra o sottoesposti è effettivamente problematico con le dia, ma almeno si possono in certi casi recuperare !, mentre trovo grande soddisfazione con il B&N che, a parte casi limite comunque non stampabili, è forse più malleabile.
In conclusione : da dia o negativi perfetti si riescono ad ottenere scansioni eccellenti senza grandi interventi tenendo sempre presente la visione a monitor. Non ho ancora provato a stampare quindi su questo non mi esprimo.
Caro Francesco ed altri interessati, se ci vedremo a Venezia sarà ovviamente un piacere parlarne anche per me che ho appena iniziato questa strada e che mi affascina non poco.
Ciao
Massimo
- Domenico Caminiti
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Da qualche giorno possiedo il Coolscan IV e lo utilizzo con il Nikon Scan 4.0 ed i drivers per Vista. Non saprei adesso quanto e se la versione del software ed i drivers hardware utilizzati possano influire sul risultato finale, quindi, mi avvalgo del beneficio del dubbio.
Ho scansionato (o scannerizzato?!) alcune vecchie dia a colori che rappresentano varie scene con diverse situazioni di luce. Dai risultati finali devo dire che i precedenti giudizi espressi confermano la tendenza del Coolscan (io parlo del IV) a fornire un file dai toni freddi e lievemente sottoesposti, ovviamente, in relazione al tipo di emulsione utilizzata.
Tuttavia, la tendenza sopra evidenziata non è comune a tutte le situazioni di luce e più avanti posterò i diversi risultati ottenuti dal mio molto modesto test.
Intanto è bene specificare quali siano i parametri ed i settaggi da me utilizzati, nella speranza di essere di aiuto a Francesco ed agli altri amici che lo desiderano. Da premettere che i valori sotto elencati sono quelli che ho trovato fissi dopo l’installazione del Nikon Scan 4.0 (download da Nikon Europe) ed in ogni caso quelli che ritengo ottimali dopo varie prove, al fine di rendere un file che risponda il più possibile ai colori della dia.
Dopo aver aperto il Nikon Scan ed inserito l’adattatore dia, si visualizza il pannello di controllo.
1. La prima cosa da fare è cliccare (sotto Settings) il tipo di supporto da scansionare, in questo caso Positive.
2. Sotto Positive cliccare su Calibrated RGB.
3. Cliccare sul tondino Prefs (Preferences) e fissare i seguenti parametri:
• Gamma: 2,20.
• Color Management: segno di spunta su Use Nikon Management System; Monitor Use factory default monitor profile; RGB Color space sRGB; CMYK Use factory default CMYK profile.
• Single Scan: segno di spunta solo su Auto Focus, Auto exposure for positive film, Auto exposure for negative films.
• Batch Scan: segno di spunta su tutti i parametri tranne che sull’ultimo Close window and eject film.
• File Saving: Tiff.
• Automatic Actions: nessun segno di spunta.
• Advanced Color: RGB e digitare 255 in tutti gli spazi (Master, Red, Green e Blue) di White point target, 128 in tutti gli spazi di Gray point target, 0 in tutti gli spazi di Black point target, 0,5 in Black e White di Auto contrast calculations, 1x1 in Sample point size; Grayscale e digitare 255 in White point target, 0 in Black point target, 0,5 in Black e White di Auto contrast calculations, 1x1 in Sample point size.
• Preview Settings: segno di spunta su tutti I parametri tranne che in Multi sampling
• Grid Settings: Color Black, Display gride line every 1,00, Inches, Display 4.
4. Cliccare infine su OK per Prefs.
5. Cliccare su Tools e fissare i seguenti parametri:
• Crop Keep this crop W 2.870 H 4.203 Pixels, Keep this output size W 0,99 H 1,45 Inches, Keep this file size 69,0 Mbytes, Scale 100%, Resolution 2.900 Pixels/Inch.
• Curves segno spunta: RGB, poi nella casella a sinistra digitare 255 ed in senso antiorario digitare rispettivamente 0, 0, 1 e 255.
• Color Balance segno spunta: 0 su tutti i parametri.
• Unsharp Balance segno spunta: Intensity 5%, Halo Width 5%, Threshold 0.
• LCH Editor segno spunta: Lightness, poi nella casella a sinistra digitare 255 ed in senso antiorario digitare rispettivamente 0, 0, 1 e 255.
• (questa è la funzione più importante del settaggio) Digital ICE4 Advanced: Enable Digital Ice segno spunta e On (Normal); Enable Post Processing segno spunta (oppure no a seconda della scena o/e del risultato voluto e previsualizzato su Processed / Normal sopra il Preview immagine), Digital ROC 5 (funzione che tende a mantenere i colori originali) e Digital GEM 3 (funzione che riduce e livella la grana).
• Analog Gain: 0 su tutti i parametri.
• Scanner Extras: Manual Focus Adjustment Position 15, Scanner extras spunta su Auto focus when film inserted, Scan Bit Depth 12.
6. Cliccare su Preview ed attendere l’immagine che sarà visualizzata in Processed e Normal.
7. Prima di cliccare su Scan ovviamente valutare se il risultato migliore sia quello Processed o Normal. Nel primo caso cliccare su Scan, mentre se l’immagine Normal è quella che più risponde alla dia allora prima di cliccare su Scan eliminare il segno di spunta su Enable Post Processing e cliccare nuovamente su Preview, quindi alla fine su Scan.
8. Salvare il file.
Spero che le indicazioni non siano caotiche, ho cercato di riportarle come se si stesse settando man mano il software.
Ho scansionato (o scannerizzato?!) alcune vecchie dia a colori che rappresentano varie scene con diverse situazioni di luce. Dai risultati finali devo dire che i precedenti giudizi espressi confermano la tendenza del Coolscan (io parlo del IV) a fornire un file dai toni freddi e lievemente sottoesposti, ovviamente, in relazione al tipo di emulsione utilizzata.
Tuttavia, la tendenza sopra evidenziata non è comune a tutte le situazioni di luce e più avanti posterò i diversi risultati ottenuti dal mio molto modesto test.
Intanto è bene specificare quali siano i parametri ed i settaggi da me utilizzati, nella speranza di essere di aiuto a Francesco ed agli altri amici che lo desiderano. Da premettere che i valori sotto elencati sono quelli che ho trovato fissi dopo l’installazione del Nikon Scan 4.0 (download da Nikon Europe) ed in ogni caso quelli che ritengo ottimali dopo varie prove, al fine di rendere un file che risponda il più possibile ai colori della dia.
Dopo aver aperto il Nikon Scan ed inserito l’adattatore dia, si visualizza il pannello di controllo.
1. La prima cosa da fare è cliccare (sotto Settings) il tipo di supporto da scansionare, in questo caso Positive.
2. Sotto Positive cliccare su Calibrated RGB.
3. Cliccare sul tondino Prefs (Preferences) e fissare i seguenti parametri:
• Gamma: 2,20.
• Color Management: segno di spunta su Use Nikon Management System; Monitor Use factory default monitor profile; RGB Color space sRGB; CMYK Use factory default CMYK profile.
• Single Scan: segno di spunta solo su Auto Focus, Auto exposure for positive film, Auto exposure for negative films.
• Batch Scan: segno di spunta su tutti i parametri tranne che sull’ultimo Close window and eject film.
• File Saving: Tiff.
• Automatic Actions: nessun segno di spunta.
• Advanced Color: RGB e digitare 255 in tutti gli spazi (Master, Red, Green e Blue) di White point target, 128 in tutti gli spazi di Gray point target, 0 in tutti gli spazi di Black point target, 0,5 in Black e White di Auto contrast calculations, 1x1 in Sample point size; Grayscale e digitare 255 in White point target, 0 in Black point target, 0,5 in Black e White di Auto contrast calculations, 1x1 in Sample point size.
• Preview Settings: segno di spunta su tutti I parametri tranne che in Multi sampling
• Grid Settings: Color Black, Display gride line every 1,00, Inches, Display 4.
4. Cliccare infine su OK per Prefs.
5. Cliccare su Tools e fissare i seguenti parametri:
• Crop Keep this crop W 2.870 H 4.203 Pixels, Keep this output size W 0,99 H 1,45 Inches, Keep this file size 69,0 Mbytes, Scale 100%, Resolution 2.900 Pixels/Inch.
• Curves segno spunta: RGB, poi nella casella a sinistra digitare 255 ed in senso antiorario digitare rispettivamente 0, 0, 1 e 255.
• Color Balance segno spunta: 0 su tutti i parametri.
• Unsharp Balance segno spunta: Intensity 5%, Halo Width 5%, Threshold 0.
• LCH Editor segno spunta: Lightness, poi nella casella a sinistra digitare 255 ed in senso antiorario digitare rispettivamente 0, 0, 1 e 255.
• (questa è la funzione più importante del settaggio) Digital ICE4 Advanced: Enable Digital Ice segno spunta e On (Normal); Enable Post Processing segno spunta (oppure no a seconda della scena o/e del risultato voluto e previsualizzato su Processed / Normal sopra il Preview immagine), Digital ROC 5 (funzione che tende a mantenere i colori originali) e Digital GEM 3 (funzione che riduce e livella la grana).
• Analog Gain: 0 su tutti i parametri.
• Scanner Extras: Manual Focus Adjustment Position 15, Scanner extras spunta su Auto focus when film inserted, Scan Bit Depth 12.
6. Cliccare su Preview ed attendere l’immagine che sarà visualizzata in Processed e Normal.
7. Prima di cliccare su Scan ovviamente valutare se il risultato migliore sia quello Processed o Normal. Nel primo caso cliccare su Scan, mentre se l’immagine Normal è quella che più risponde alla dia allora prima di cliccare su Scan eliminare il segno di spunta su Enable Post Processing e cliccare nuovamente su Preview, quindi alla fine su Scan.
8. Salvare il file.
Spero che le indicazioni non siano caotiche, ho cercato di riportarle come se si stesse settando man mano il software.
Domenico
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)
A volte si accomoderà sul tappeto fissandovi con occhi tanto teneri , affettuosi ed umani da intenerirvi e sarà impossibile credere che lì non vi sia un'anima. (Théophile Gautier)