File come usciti dalla macchina o software editing
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File come usciti dalla macchina o software editing
Mi chiedo chi di voi utilizza di file digitali delle immagini così come escono dalla macchina ovvero procede ai diversi possibili aggiustamenti di esposizione, contrasto, tonalità, etc.
Perché leggo espressioni di fascinazione per i file generati dai sensori di una marca piuttosto che un'altra ma poi i file li lasciate così come sono o li correggete in post-produzione?
Io li correggo per esposizione e per tonalità e per tutti quegli aspetti che mi rendono ciò che voglio effettivamente produrre.
Grazie.
Perché leggo espressioni di fascinazione per i file generati dai sensori di una marca piuttosto che un'altra ma poi i file li lasciate così come sono o li correggete in post-produzione?
Io li correggo per esposizione e per tonalità e per tutti quegli aspetti che mi rendono ciò che voglio effettivamente produrre.
Grazie.
- Alessandro Beltrame
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Re: File come usciti dalla macchina o software editing
io correggo in post produzione esattamente come si faceva in camera oscura all'atto della stampa, con l'ulteriore vantaggio che il digitale mi permette di operare su parametri che erano complicati da effettuare manualmente. Ovviamente sensore e ottiche Leitz con le loro caratteristiche agevolano il risultato finale dandomi un file grezzo già impostato secondo i miei desideri.
Quello che conta per me è l'immagine finale che deve corrispondere alle emozioni che avevano presieduto alla ripresa.
Dai tempi (ormai lontani) dell'Accademia di Belle Arti di Venezia ho sempre tenuto presente la celebre frase di Max Ernst "non è la colla che fa il collage" come una bussola personale.
Quello che conta per me è l'immagine finale che deve corrispondere alle emozioni che avevano presieduto alla ripresa.
Dai tempi (ormai lontani) dell'Accademia di Belle Arti di Venezia ho sempre tenuto presente la celebre frase di Max Ernst "non è la colla che fa il collage" come una bussola personale.
"Le voyage est court. Essayons de le faire en premiére classe." (Noiret)
- Ferruccio Lobba
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Re: File come usciti dalla macchina o software editing
Ciao Luca
Io personalmente scatto solo in DNG (Leica) e per le immagini che voglio stampare o condividere, utilizzando Lightroom 6.14, opero nel seguente modo:
1 - Ritaglio e/o raddrizzatura dove ritengo necessario
2 - Nel caso di immagine che voglio tenere i colori opero su questi parametri (non sempre su tutti)
A - esposizione
B - saturazione
C - contrasto
3 - Nel caso di immagine che voglio convertire in bianco nero, dopo aver eventualmente corretto l'esposizione, la passo da Lightroom a Silver Efex e li opero su questi parametri:
A - Neri / Bianchi
B - Contrasto
Sono contento così....... Non sovrascrivo mai il DNG originale .....
Io personalmente scatto solo in DNG (Leica) e per le immagini che voglio stampare o condividere, utilizzando Lightroom 6.14, opero nel seguente modo:
1 - Ritaglio e/o raddrizzatura dove ritengo necessario
2 - Nel caso di immagine che voglio tenere i colori opero su questi parametri (non sempre su tutti)
A - esposizione
B - saturazione
C - contrasto
3 - Nel caso di immagine che voglio convertire in bianco nero, dopo aver eventualmente corretto l'esposizione, la passo da Lightroom a Silver Efex e li opero su questi parametri:
A - Neri / Bianchi
B - Contrasto
Sono contento così....... Non sovrascrivo mai il DNG originale .....
Ciao
Ferruccio
Ferruccio
- Michele Azzali
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Re: File come usciti dalla macchina o software editing
Ciao Luca, ho impostato la mia fotocamera per salvare solo scatti DNG, per cui devo necessariamente lavorare il file dopo.
Ovviamente devo rinunciare ad utilizzare il file subito, non lo invio a telefonini o spazi web di sorta, ne a miei archivi virtuali.
Ho un approccio lento all'utilizzo degli scatti, come quando usavo la pellicola. Spesso rimangono nella scheda di memoria per giorni. Una volta "sviluppato" però, sfrutto tutti i vantaggi del formato digitale: conversione in JPG per invio a telefonini, spazi web di cui invio il link ad amici e parenti (soprattutto ai soggetti ritratti, a cui ho promesso la condivisione), ed ovviamente il mio "deposito" virtuale per inserire il collegamento qui nel forum.
Scendendo in particolari se interessano, uso Lightroom e nel modulo sviluppo uso quasi tutte le funzioni: sicuramente esposizione, contrasto e tonalità, ma anche tutti gli altri comandi del pannello "Base" tranne "Rimozione foschia", che secondo me è superfluo. Ma poi per il bianco e nero uso quasi sempre anche i pannelli "Curva di viraggio", "Mixer colori" (che ovviamente sono tradotti in tonalità di grigio), "Color grading" per dare un tono un po' caldo che mi piace, "Dettagli" se serve aumentare la nitidezza o ridurre il disturbo degli alti ISO.
Nelle foto in cui compaiono edifici o strutture uso anche "Trasformazione" per raddrizzare le linee cadenti. Non uso mai "Correzione obiettivo", "Effetti" (niente vignettature artificiali) e "Calibrazione", mentre nell'ultima versione del programma ho scoperto con piacere "Sfocatura con lente", da usare con estrema parsimonia, pena l'assoluta artificiosità del risultato.
Ovviamente non sempre tutto e non sempre insieme...
Uso solo Lightroom, niente Photoshop (che pure avrei nel pacchetto), niente Silver Efex o altri plugin. Anch'io mantengo sempre il DNG originale (è il modo di lavorare di Lightroom), e una volta esportato il JPG (o TIFF o altro) per gli usi sopra descritti, lo cancello dal mio disco perché posso ri-esportarlo identico.
Ovviamente devo rinunciare ad utilizzare il file subito, non lo invio a telefonini o spazi web di sorta, ne a miei archivi virtuali.
Ho un approccio lento all'utilizzo degli scatti, come quando usavo la pellicola. Spesso rimangono nella scheda di memoria per giorni. Una volta "sviluppato" però, sfrutto tutti i vantaggi del formato digitale: conversione in JPG per invio a telefonini, spazi web di cui invio il link ad amici e parenti (soprattutto ai soggetti ritratti, a cui ho promesso la condivisione), ed ovviamente il mio "deposito" virtuale per inserire il collegamento qui nel forum.
Scendendo in particolari se interessano, uso Lightroom e nel modulo sviluppo uso quasi tutte le funzioni: sicuramente esposizione, contrasto e tonalità, ma anche tutti gli altri comandi del pannello "Base" tranne "Rimozione foschia", che secondo me è superfluo. Ma poi per il bianco e nero uso quasi sempre anche i pannelli "Curva di viraggio", "Mixer colori" (che ovviamente sono tradotti in tonalità di grigio), "Color grading" per dare un tono un po' caldo che mi piace, "Dettagli" se serve aumentare la nitidezza o ridurre il disturbo degli alti ISO.
Nelle foto in cui compaiono edifici o strutture uso anche "Trasformazione" per raddrizzare le linee cadenti. Non uso mai "Correzione obiettivo", "Effetti" (niente vignettature artificiali) e "Calibrazione", mentre nell'ultima versione del programma ho scoperto con piacere "Sfocatura con lente", da usare con estrema parsimonia, pena l'assoluta artificiosità del risultato.
Ovviamente non sempre tutto e non sempre insieme...

Uso solo Lightroom, niente Photoshop (che pure avrei nel pacchetto), niente Silver Efex o altri plugin. Anch'io mantengo sempre il DNG originale (è il modo di lavorare di Lightroom), e una volta esportato il JPG (o TIFF o altro) per gli usi sopra descritti, lo cancello dal mio disco perché posso ri-esportarlo identico.
Spesso quello che cerchi è dentro di te... oppure nel frigo!
http://www.photomaz.com/
https://www.instagram.com/photomaz59/
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Re: File come usciti dalla macchina o software editing
Grazie.
Anche io faccio così, ho abbastanza pratica con la suite Adobe, soprattutto Lightroom. Per alcune cose uso anche Photoshop ma non faccio operazioni così spinte da richiedere l’uso dei livelli.
Certo posso dire che mai uso i file come usciti dalla macchina, anche perché capita di frequente che la gamma dinamica sia ampia e, esponendo per le alte luci (in digitale) a differenza della esposizione per le ombre (pellicola), aggiustamenti sono sempre necessari.
Nel digitale ci sono diversi algoritmi proprietari: quello che gestisce il sensore e la “cattura” della luce, quello che gestisce il trasferimento dei bit che escono dal sensore al file. È vero che le case, Leica per prima, investono tantissime risorse in questa parte software che è poco visibile e di cui poco si parla, ma poi resta sempre quello che ci facciamo noi.
Che dai tempi della pellicola, ma anche ora, è stato sempre moltissimo. Penso ad una famosa immagine di James Dean e ad un’altra di Mohamed Ali, a cos’erano i negativi e cosa sono diventate le stampe.
Penso che al di là di tutto il fattore “post” sia sempre stato e sempre sarà preponderante.
Anche io faccio così, ho abbastanza pratica con la suite Adobe, soprattutto Lightroom. Per alcune cose uso anche Photoshop ma non faccio operazioni così spinte da richiedere l’uso dei livelli.
Certo posso dire che mai uso i file come usciti dalla macchina, anche perché capita di frequente che la gamma dinamica sia ampia e, esponendo per le alte luci (in digitale) a differenza della esposizione per le ombre (pellicola), aggiustamenti sono sempre necessari.
Nel digitale ci sono diversi algoritmi proprietari: quello che gestisce il sensore e la “cattura” della luce, quello che gestisce il trasferimento dei bit che escono dal sensore al file. È vero che le case, Leica per prima, investono tantissime risorse in questa parte software che è poco visibile e di cui poco si parla, ma poi resta sempre quello che ci facciamo noi.
Che dai tempi della pellicola, ma anche ora, è stato sempre moltissimo. Penso ad una famosa immagine di James Dean e ad un’altra di Mohamed Ali, a cos’erano i negativi e cosa sono diventate le stampe.
Penso che al di là di tutto il fattore “post” sia sempre stato e sempre sarà preponderante.
- Michele Azzali
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Re: File come usciti dalla macchina o software editing
Certo. Basti dire che ai tempi della pellicola in bianco e nero la scelta della stessa aveva importanza, ma altrettanta se non di più, ne aveva il trattamento successivo, lo sviluppo e tutte le variabili ad esso collegate e che da esso dipendevano direttamente: granulosità, sensibilità (tiraggi ecc.), acutanza, nitidezza.
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- Sergio Frascolla
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Re: File come usciti dalla macchina o software editing
Ciao a tutti, vorrei dire che uso sempre il file jpg generato dalla macchina, perché vorrebbe dire che sono un vero manico nel predisporre tutto prima..
Non e' così, ovviamente, neppure col BN della m8 , dove pero' il risultato e' vicino molto più spesso che a colori.
A volte ritaglio, piu spesso i punti di bianco e di nero piu che il contrasto. Saturazione e temperatura colore dove serve
Niente gomme, il segnale divieto di parcheggio resta li
Non e' così, ovviamente, neppure col BN della m8 , dove pero' il risultato e' vicino molto più spesso che a colori.
A volte ritaglio, piu spesso i punti di bianco e di nero piu che il contrasto. Saturazione e temperatura colore dove serve
Niente gomme, il segnale divieto di parcheggio resta li

Sergio Frascolla.
Louis, credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia
Wetzlar 2011, io c'ero !
Louis, credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia
Wetzlar 2011, io c'ero !