Nuovo sistema di salvataggio foto

fotocamere che possono utilizzare ottiche Leitz/Leica, monitor, scanner, software fotografico

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Alberto Bari
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Nuovo sistema di salvataggio foto

Messaggio da Alberto Bari » mer mag 27, 2009 10:39 am

Come ho avuto modo di ripetere in più occasioni un vantaggio della pellicola sul digitale è rappresentato dalla conservabilità del negativo che garantisce, se ben archiviato, una sicurezza per oltre 50 anni.
Ma anche questo vantaggio della pellicola sta per essere messo in pensione.
E' di oggi la notizia che un nuovo sistema di archiviazione basato sul sistema binario va oltre ogni più rosea aspettativa!
Qui di seguito l'articolo da "corriere.it "

DALL’UNIVERSITÀ DI BERKELEY
La memoria digitale diventa «eterna»
Messo a punto un prototipo di sistema di archiviazione nanotecnologico a durata illimitata, senza silicio


Lo schema del nuovo dispositivo nanotecnologico di archiviazione digitale
MILANO – Dal floppy disc alle pen-drive, passando per il disco ottico, la tecnologia dei supporti di memoria digitale per i Pc ha fatto tanta strada, portando alla realizzazione di prodotti sempre più piccoli e capienti. E la vita media dei moderni dispositivi di archiviazione si è decisamente allungata, anche se la loro durata non è ancora in grado di garantire vita eterna ai dati conservati. Tuttavia, una recente scoperta realizzata dagli scienziati dell’Università di Berkeley potrebbe spingere in avanti di un bel po’ la «data di scadenza» – diciamo così – dei supporti di archiviazione, rendendoli praticamente eterni.

PER SEMPRE BIT - Il professor Alex Zettl e il suo team di ricercatori hanno infatti realizzato un prototipo di memoria digitale praticamente eterno, che andrebbe ben oltre la vita media di 10-30 anni delle attuali memory card e raggiungerebbe una durata di un miliardo d’anni e una capienza pari a un terabyte per pollice quadrato (un trilione di bit). Il tutto senza l’utilizzo di silicio.

GRANDE NANOMEMORIA – Il dispositivo sperimentale creato nei laboratori di Berkeley (California) non sfrutta la tecnologia dei microchip tradizionali, ma si serve invece della nanotecnologia. Zettl e compagni hanno in pratica inserito una nanoparticella di ferro in un nanotubo di carbonio: in presenza di un segnale elettrico, la nanoparticella può essere controllata e spostata con grande precisione all’interno del nanotubo, le cui estremità – ancorate ad elettrodi – rappresentano i due simboli (0 e 1) del codice binario. In questo modo viene realizzato un sistema di memoria programmabile, che permette di registrare le informazioni digitali e riprodurle tramite la tecnologia hardware convenzionale. Lo studio in cui viene illustrata la scoperta degli scienziati statunitensi sarà pubblicato sul numero di giugno del mensile American Chemical Society's Nano Letters.
Alessandra Carboni
26 maggio 2009
Ciao,
Alberto Bari

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Michele Azzali
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Messaggio da Michele Azzali » mer mag 27, 2009 12:29 pm

Grazie Alberto, la notizia sembra rivoluzionaria. Non ho capito bene come funziona (l'articolo non si addentra troppo nella tecnologia), ma resta da vedere quando sarà disponibile, e soprattutto a che prezzi. Il ferro costa molto di più del silicio ed è meno abbondante...
Certo, un terabyte per pollice² (=6,45 cm²) è moltissimo, circa dieci volte quello che si riesce a far stare in una "chiavetta" di oggi. Un bel risparmio di spazio.
Staremo a vedere.
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