Terza camma su Elmarit 135 R di Luca Puntin

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Terza camma su Elmarit 135 R di Luca Puntin

Messaggio da nikarlo » mar mar 22, 2016 8:32 pm

Articolo di Luca Puntin a seguito di una discussione presente nel nostro forum:
Andrea De Sanctis ha scritto:Caro Luca,

Sei davvero un talento,una terza camma da uno scarico di lavandino...
Non ricordo il prezzo che chiedevano i due amici di SamCa,ma non era molto,e si rivolgevano tanti che apprezzavano le prime serie di Summicron e Summilux.
Quanto alle foto del tuo lavoro,credo meritino di essere mostrate a tutto il forum,postale qui.

Ciao
Come promesso, allego le foto richieste e qualche commento, che credo possa risultare utile a chi voglia cimentarsi nell' impresa di aggiungere la terza camma
( camma "R") ad un obiettivo che originariamente ne aveva solo due.
Si rammenta che gli obiettivi, dal lato della pupilla di uscita, non sono tutti uguali e quindi bisogna esaminare la situazione di partenza caso per caso.

1) Abbiamo un obiettivo da "cammare"

Per evitare grossolani errori, la cosa migliore e' copiare la camma da un altro obiettivo con la stessa escursione di apertura minima e massima: i gradini della terza camma informano l' uno il sistema esposimetrico della fotocamera ( dalla R3 alla R9 ) sull' apertura effettivamente impostata, l' altro fa in modo che all' apertura minima ( f16 o f22, dipende dall' obiettivo ) il secondo anello all' interno della bocca della baionetta giunga in quel punto che fa smettere di lampeggiare l' indicazione "T" o "P" nel mirino, ad indicare che per usufruire di queste due modalita' di esposizione ( priorita' di tempi o programmata ) il diaframma e' stato correttamente impostato all' apertura minima. Come si capisce facilmente un "dente" della camma "R" cambia di posizione con l' apertura massima dell' obiettivo, l' altro con la minima.
Nell' esempio che segue, l' obiettivo "bisognoso" di camma "R" e' un Elmarit R 135 mm., quello da cui copiarla un Elmarit R 24mm. : entrambi hanno apertura massima f2.8 e minima f22 ( come desumibile dalle foto che seguono ) e quindi condividono lo stesso profilo per la terza camma. Il 135 e' il modello vecchio, che avrei dovuto riconoscere prima dell' acquisto anche per il fatto che il filetto portafiltri e' da 54mm anziche' i 55mm delle versioni piu' recenti. Tra l' altro il filetto da 54 mm e' stato utilizzato anche sulle prime serie di Elmar / Elmarit / Summicron R da 90 mm. e bisogna fare molta attenzione nell' acquisto delle lenti addizionali ELPRO per essi: filetto da 54 mm. ---> Elpro VIa - VIb - VIIa - VIIb, filetto da 55 mm. ---> Elpro 1, 2, 3, 4. Ovviamente il discorso vale anche per il filetto dei filtri o dell' anello portafiltri ( comunque Series VII).

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A sinistra: Elmarit R 24mm (tre camme), a destra Elmarit R 135mm (due camme).

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Gli stessi obiettivi visti di fianco: si noti la stessa escursione di apertura, da f2.8 ad f22.


2) Vediamo come e' fatta la camma "R" da copiare.

A titolo di esempio, vediamo come e' montata la camma "R" sull'Elmarit R 24mm :

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Terza camma ( detta camma "R" ) sul 24 mm.

Come si puo' notare ( la camma in questione e' quella nera, a gradini, visibile all' interno della baionetta in basso a sinistra ) non si capisce come e' fissata, quindi, facendo attenzione a non perdere la minuscola sferetta del "click!" dei diaframmi, rimuoviamo le sei vitine che fissano la baionetta ed asportiamo questa ultima:

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L' Elmarit R 24 mm. con la baionetta rimossa: notare le vitine
di fissaggio della stessa (6 pz.), la minuscola sferetta e lo
schermo paraluce nero con le sue vitine di fermo (3 pz.).

Lo schermo sulla pupilla posteriore deve essere rimosso per smontare la baionetta solo su alcuni obiettivi, mentre su altri puo' rimanere unito alla baionetta. Talvolta esce solo in determinate posizioni dell' anello dei diaframmi.
Attenzione ad usare il cacciavitino adatto per ciascun tipo di vite !
Non avete idea quanto e' difficile rimuoverne una con l' intaglio rovinato o la testa saltata via...

Dalla foto si nota subito che la camma "R" passa sotto alla camma inclinata ( quella cromata ) ed e' fissata con le proprie vitine.

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Particolare della camma. Si nota (in basso sotto le camme) il
forellino in cui alloggia la mollicina che spinge la sferetta del "click!".

Proseguiamo a smontare...
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... e ci ritroviamo in mano le due camme, ma non solo !

Sotto le camme ci sono degli spessori, non rimontarli equivale a far "grippare" l' anello dei diaframmi, stringendolo con le camme contro l' interno del barilotto.

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Sorpresa ! 4 viti ----> 8 fori !

Sotto alle camme ed agli spessori compaiono otto fori filettati, ovviamente se ne utilizzano solo la meta', ma quali ?
Prima di svitare qualsiasi cosa, a parte lavorare dentro un coperchio di scatola da scarpe per evitare di perdere pezzettini di obiettivo, fotografare tutto colla digitalina ( anche col telefonino, meglio di nulla ) puo' risolvere dilemmi amletici durante il riassemblaggio.

Per riposizionare le vitine piu' "difficili" si puo' magnetizzare un cacciavitino con una semplice calamitina...

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... mentre per riposizionare camme, vitine e spessori ci si puo' aiutare con uno stuzzicadenti spezzato in due: una punta al posto di ogni vite della camma cromata per tenere allineati gli spessori intanto che si puntano le due vitine piu' interne con annessa camma "R", poi via gli stuzzicadenti, posizionamento della camma cromata e serraggio ( senza esagerare !) delle quattro vitine.

Per rimontare la baionetta, mettere il diaframma alla minima apertura: la sferetta si appoggia sulla mollicina con un po' di grasso perche' non scappi via e si inizia con due delle sei vitine della baionetta, quella vicina alla posizione della sferetta e quella diametralmente opposta. Tenere la baionetta sollevata e puntare un paio di giri le due vitine, indi, con decisione ma senza violenza, calare la baionetta, in guida sulle viti, sull' obiettivo, curando di mantenerla parallela al piano dell' obiettivo su cui si appoggera'.
Tenerla pressata ed avvitare, senza serrare a fondo le due vitine.
Provare gli scatti del diaframma ed il preselettore: se tutto e' OK, inserire le altre quattro vitine e stringere in croce, come le ruote dell' auto. Controllare il serraggio di tutte le vitine, posizionare lo schermo della pupilla posteriore ( cercando la posizione del diaframma che ne favorisce l' ingresso all' interno della baionetta ), posizionare le vitine e stringerle con dolcezza.
Fine dell' operazione, obiettivo rimontato (speriamo...).

3) Costruiamo la camma "R".

A questo punto abbiamo bisogno di due cose: un amico tornitore ed un po' di c**o...
Occorre procurarci una fettina di tubo di ottone o di alluminio che coincida con la camma che abbiamo rilevato.
Io ho trovato un tubo di sifone di lavandino un po' grossetto che era gia' a misura, bastava tagliarne una fettina col seghetto da traforo ( od altro a dentatura fine ) e rifinirlo a limetta e poi a carta abrasiva sul piano del tavolo in marmo ( o altra superficie piana, come il pavimento od un cristallo). Si puo' provare a cercare fra i tubi da tenda, aste per vario uso o, ultima ratio, partire da un tubo di spessore piu' grosso o anche dal pieno... e chiedere un favore ad un tornitore di fiducia, al limite rvolgersi ad una rettifica motori.

Queste sono le misure adatte ( il pezzo che manca all' anello e' quello che ho usato sull' Elmarit R 135 ):

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Esterno: 41,50 mm.

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Interno: 39,50 mm. ( quindi spessore 1mm.).

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Altezza: 8,60 mm.

Le vitine che si vedono vanno cercate da un ottico, da un orologiaio o da qualche amico appassionato di elettronica che le abbia recuperate da qualche hard disk o da qualche lettore CD-ROM guasto. Le viti dovranno avere filetto M1,2 o 1,4 ed essere lunghe, testa inclusa (svasata) attorno ai 2,5 mm.

A questo punto bisogna smontare l' obiettivo "bisognoso" di camma "R" fino a disporre della camma cromata che affianca quella mancante. Con la punta adatta ed un trapanino tipo "Dremel" vanno praticati nella camma due forellini piu' bassi possibile (vedi foto ) da filettare. Fare prima una prova di un foratura su una parte dell' anello fatto tornire e filettare con il maschio adatto alle vitine trovate, indi verificare che le vitine si avvitino correttamete: quelle piccole sembrano tutte uguali...
Con un piano di riferimento che simuli l' appoggio della camma sull' obiettivo, accostare un settore del nostro anello alla camma cromata, allineandolo in basso, e forare attraverso uno dei forellini gia' praticati nella camma originale. Allargare il foro nel nostro piccolo settore di ottone perche' la vitina risulti passante, svasare il foro dalla parte giusta perche' la testa della vitina vada a filo per quanto possbile., Filettare il foro corrispondente nella camma originale, pulire eventuali bave e accoppiare i due pezzettini. Usare il foro non ancora filettato sulla camma originale come guida e riprodurlo sul nostro settore. Smontare ed eseguire le operazioni di filettatura, allargamento, svasatura e sbavatura come sopra.
Riavvitare le due vitine e limarle a filo dietro la camma originale ( e se c'e' abbastanza profondita' dell' intaglio, anche un po' sulla testa).
A questo punto si copia la camma dalla orginale: con molta pazienza di determinano le altezze dei due gradini rspetto al bordo della baionetta sull' obiettivo gia' "dotato" , si monta provvisoriamente baionetta e coppia di nuove camme sull' obiettivo da cammare e si riportano tali altezze in orizzontale.
Servendosi di un paio di forbicine, limetta ad ago e lamierino sottile (esempio: lattina di Coca-Cola) si costruiscono delle striscette di comparazione fra la posizione dei gradini dei denti verticali sull' obiettivo "campione" ed un riferimento, ovvero l' estremita' piu' comoda della camma semicircolare piu' vicina. Con queste due striscette ( una per dente) si riporta la stessa distanza sulla camma che abbiamo iniziato a costruire, servendoci della punta di un taglierino come truschino (graffietto, punta da segno).
Svitiamo il settore di anello in ottone, sul quale saranno quindi tracciate due linee orizzontali e due verticali, e, servendoci di un pennarello, evidenziamo la parte che deve rimanere ed asportiamo l' altra con traforo e limette, aiutandoci con una piccola morsa.
Se l' anello era in ferro, dopo averlo sbavato e lucidato con carta abrasiva ( es. nr. 600), lo si puo' brunire scaldandolo sul fornello a gas al rosso e lasciandolo cadere nell' olio. Stessa cosa si puo' fare con le viti. Per alluminio od ottone e' meglio verniciare nero con la solita bomboletta.
A lavoro ultimato, il risultato dovrebbe essere piu' o meno cosi':



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E' molto probabile ( anzi: sicuro) che lo schermo della pupilla posteriore non possa essere rimontato per la presenza dello spessore della nuova camma: bisogna procurarsi una vecchia lametta da barba ( di quelle per i monolama, tipo Gilette o Superinox Bolzano) ed attaccarla con un po' di nastro contro il tubo dello schermo: si potra' limare fino contro ad esso senza rigarlo, lasciando un dentino di spessore uniforme pari a quello della lametta. Pulire le bave, verniciare nero lo spessore che si e' limato ( spruzzare colla bomboletta dentro al suo tappo ed usare uno stuzzicadenti come pennello quando il colore si e' un po' rappreso ed ha la giusta consistenza: masticando un pochino la punta dello stuzzicadenti e lasciando asciugare si ottiene un piccolo pennellino usa e getta... ma va bene anche la punta, dipende dai gusti..).
A questo punto si puo' rimontare il tutto e vedere se l' esposimetro della fotocamera R legge correttamente il diaframma e spegne la spia "T" o "P" con il selettore di tai modalita' in dette posizioni quando il diaframma viene portato alla massima chiusura.

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Protezione della pupilla: il pezzetto di stagnola indica dove posizionare la lametta per limare.

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Il lavoro di cammatura ultimato.

Chi vuole puo' farsi costruire un anello con profilo ad "L" e ricavare la sede nella camma esistente, per fare un lavoro pari all' originale: a parte che serve necessariamente un tornitore per l' anello, nell' biettivo non ci sono i fori di fissaggio gia' pronti per la nuova camma e farli implica il rischio di far entrare trucioli e limatura all' interno del barilotto, con possibilita' di grippaggio dei movimenti.
Se si vuole si puo' eliminare la camma originale ed usare i suoi due fori per la camma "R" (obbligatoriamente con sezione ad "L"), ottenendo cosi' un obiettivo simile ai "R only", ovvero solo per fotocamere dalla R3 alla R9.

In ogni caso qualche attrezzino ci vuole.....

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... oltre ad una buona dose di pazienza e tempo libero :D

Ciao.

Luca

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